Amaranto
Amaranto insieme al mais e la quinoa erano i cibi degli Incas, di origine
antichissima dunque, provenienti proprio da quelle zone dell’America
Centrale.
L’amaranto è stato riscoperto solo negli anni ‘60 da nutrizionisti
e salutisti statunitensi.
Considerato uno ‘pseudo-cereale’
per via delle sue caratteristiche simili alle graminacee, è in realtà il seme
di una pianta simile d’aspetto al
nostro sorgo.
È un concentrato
puro di proteine, ricco di lisina,
un amminoacido che non viene
prodotto dal corpo umano e
produttore di collagene, l’agente
che favorisce il rinnovamento
cellulare.
Quinoa
La quinoa appartiene alla
famiglia degli spinaci, anche questi
semini sono un super alimento,
ricchissimi di minerali come ferro,
magnesio, zinco e fosforo, fibre,
vitamine e flavonoidi, considerati gli
antiossidanti vegetali.
Entrambi, oltre a essere cibi light,
dal basso contenuto calorico, sono
soprattutto alimenti naturalmente
gluten-free, privi di glutine.
Miglio
È originario dell’Oriente. Considerato un cereale
minore, è stato anche lui a
lungo dimenticato e utilizzato soltanto
nella cucina macrobiotica.
Ricchissimo
di vitamine, acido folico, sali minerali e
tante fibre è anch'esso privo di glutine in
natura e alimento dietetico. Contiene: vitamine A, la vitamina E, la vitamina K e quelle del gruppo B.
Tra i sali minerali sono presenti ferro, fosforo, calcio, magnesio e zinco.
Ancora più interessante è il contenuto proteico.
Grano saraceno
Il grano saraceno è
erroneamente considerato un
cereale, il suo nome non botanico
infatti porta fuori strada.
È coltivato soprattutto in Trentino e
in Valtellina.
Non a caso i pizzoccheri
sono una pasta fatta con farina di
grano saraceno che dà a questa
ricetta della tradizione valtellinese
un gusto davvero unico.
È molto
ricco di tannini e rutina che aiuta a
rafforzare i capillari e a contrastare
l’ipertensione.
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