Il loro nome botanico Lens esculenta deriva dalla loro forma a lente. Sono stati tra i primi legumi consumati dall'uomo: furono ritrovati in Turchia già nel 5500 a.C. e anche in tombe egizie del 2500 a.C. Le lenticchie, fra l'altro, sono il primo legume ad essere menzionato nella Bibbia. Possono essere cucinate come contorno di cereali (generalmente in umido), o lessate e unite fredde ad un'insalata, nelle zuppe sia semplici che con la pasta, il riso o altri cereali e legumi misti. Anche il passato o la purea risultano molto gustosi e possono tranquillamente sostituire la carne. Le lenticchie sono ricchissime di sali minerali (ferro, potassio, fosforo) e di vitamine del gruppo B, che le rendono preziose nei casi di anemia, stanchezza cronica e cali d'umore d'origine "stagionale".
Digeribili e nutrienti
Un etto di lenticchie sostituisce la carne
La lenticchia ha un alto valore nutritivo: infatti contiene circa il 23% di proteine, il 51% di carboidrati e l'1% di grassi vegetali. È inoltre un legume ricco di fosforo, ferro, potassio e vitamine del gruppo B: si può calcolare che 100 g lenticchie crude equivalgono a circa 100 g di carne. Le calorie sono 291 per 100 g di lenticchie crude: invece la stessa quantità di prodotto bollito ed in scatola contiene solo 92 calorie.
Le lenticchie sono molto nutrienti e digeribili purché vengano cotte a lungo dopo l'ammollo in acqua.
Le lenticchie rosse di Rodi, invece, possono essere cucinate senza metterle in ammollo prima della cottura poiché sono già naturalmente decorticate e sono più morbide fin dall'inizio. Questo tipo di lenticchie è quindi quello più indicato in caso di meteorismo poiché non c'è la buccia, principale responsabile delle fermentazioni che provocano i gas intestinali.
Nessun commento:
Posta un commento