Per vendere in Italia prodotti agroalimentari Made in Italy diventa obbligatorio indicare su tutti i cibi nell'etichetta luogo di origine o di provenienza, per dare così informazioni chiare e precise ai consumatori su cosa consumano ogni giorno. È la principale novità contenuta nel disegno di legge 2260-bis, approvato oggi in via definitiva dalla Camera dei Deputati dopo un iter iniziato nel 2008.
La legge estende quindi l'indicazione di provenienza anche a pasta, carne di maliale e salumi, carne di coniglio, frutta e verdura trasformata, derivati del pomodoro diversi da passata, formaggi, derivati dei cereali (pane, pasta), carne di pecora e agnello, latte a lunga conservazione, tutti prodotti finora non etichettati da questo punto di vista. Ad oggi, infatti, l'indicazione di provenienza era presente solo su carne bovina (il promo prodotto, dal 2002), carne di pollo e derivati, frutta e verdura fresche, uova, passata di pomodoro, latte fresco, pesce, extravergine di oliva, miele.
Saranno ora i singoli decreti attuativi della legge a stabilire nel dettaglio le modalità di applicazione delle norme del ddl per ogni singola filiera. Si inizierà da quella suina e dalla lattiero-casearia. "Da oggi gli italiani potranno comprare prodotti ancora più sicuri, perché sapranno sempre da dove provengono. E' finita l'era del falso Made in Italy agroalimentare che danneggia i nostri prodotti tipici e tradizionali", ha commentato il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Giancarlo Galan in una conferenza stampa nel pomeriggio alla Camera.
1 commento:
penso proprio che sia un'ottima cosa l'etichetta...
Posta un commento