Chi è convinto che questo piatto sia un’eccellenza solo dei Castelli
Romani, sbaglia. Vale la pena di provare, infatti, la porchetta di
Poggio Bustone che ha una lunga storia nella località reatina. La sagra a
lei dedicata è arrivata alla 61esima edizione che prenderà il via il
prossimo 2 ottobre.
La ricetta è semplice. Niente finocchio, a differenza di quanto avviene
altrove, ma pepe macinato, aglio, rosmarino e sale per la porchetta di
qui. Dai racconti popolari sembra che in tempi lontani un macellaio
poiano, chiamato Moretto, fece un viaggio in Oriente. Durante il suo
soggiorno assistette all’incendio di un capanno dove morirono arrostiti
alcuni maiali. Le carni al contatto con le erbe aromatiche presenti sul
terreno avevano assunto un aroma gustoso e fragrante. Moretto ripetè,
con successo, l’esperimento una volta tornato nel paese. Scrisse la
ricetta, che fino a ora è stata tramandata e organizzò la sagra
accompagnata dalle stesse musiche che ancora oggi vengono utilizzate.
La 61esima sagra della porchetta si svolgerà nel parco pubblico 'I
Giardini di Marzo', dove saranno inoltre presenti decine di stand di
prodotti tipici enogastronomici tra cui quelli della Coldiretti per
'Campagna amica'.
A fare da spalla alla festa dedicata alla porchetta ci sarà poi la
decima edizione della 'Sagra delle sagre' che quest’anno ospita mezze
maniche con sugo all’amatriciana, porchetta di Poggio Bustone, le patate
di Leonessa e la pizzola di Morro Reatino. Il tutto condito da
stornelli romaneschi e musica popolare. Per chi ama i fuoriporta non
solo per ragioni gastronomiche è prevista una passeggiata urbana e
collinare non impegnativa organizzata dal CAI di Poggio Bustone. Sarà
possibile inoltre fare un’escursione intorno ai paesi confinati in
motocicletta.
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