«Se i macelli avessero le pareti di vetro saremmo tutti vegetariani», diceva Tolstoj.
Ma non mangiare carne non è soltanto una "questione d'amore", ma anche una questione di salute. L'interesse nei confronti della dieta vegetariana è infatti aumentato molto in questi ultimi anni; molte persone aderiscono a questo modello alimentare spinte da considerazioni ideologiche, altre soltanto perché la ritengono una dieta particolarmente efficace e salutare.
Quando si tenta di adottare una dieta vegetariana (senza carne, salumi, pesce e derivati), il primo problema è riorganizzare i pasti quotidiani. In realtà, una dieta vegetariana non è molto diversa da una onnivora, il vegetariano è solo più informato e attento, e tende a consumare alimenti più completi, spesso integrali, in maniera bilanciata. Lasciando a medici, dietologi e nutrizionisti la parola su pro e contro, vantaggi e carenze della dieta vegetariana, la regola più importante è variare il più possibile, sia per assicurarsi tutti i nutrienti, vitamine e minerali, sia per non annoiarsi delle solite verdurine e insalata. Abbinando una vasta scelta di cereali integrali, legumi, verdura e frutta e semi oleosi, si ottengono piatti non solo equilibrati dal punto di vista nutrizionale, ma soprattutto sfiziosi
Nell’immaginario comune la dieta vegetariana viene spesso intesa come un regime alimentare semplicemente privo di prodotti di origine animale. In realtà il concetto è ben più ampio e vi rientrano diversi modelli alimentari:
- dieta vegetariana: è vietato il consumo di carne e pesce (molluschi e crostacei compresi) mentre sono consentiti alimenti derivanti dagli animali come uova, latte, formaggi e miele (latte-ovo vegetariani); il lacto-vegetariano oltre a carne, pesce e selvaggina esclude anche le uova
- dieta vegana: rinuncia a tutti i prodotti di origine animale, compresi i derivati
- dieta crudista: si basa sul solo consumo di frutta e verdure crude
- dieta fruttista: sì solo a frutta, semi oleosi e semi germogliati
- dieta eco-vegana: simile alla tradizionale dieta vegana impone il consumo di soli alimenti vegetali provenienti da coltivazioni biologiche o bio-dinamiche.
I derivati animali nascosti
E’ buona abitudine leggere sempre l’elenco degli ingredienti dei cibi confezionati per evitare sorprese. In questo caso attenzione a:
• Se si vuole preparare un un risotto, utilizzare il dado vegetale per il brodo.
• Alcuni farinacei come le piadine o i grissini possono contenere strutto (grasso di maiale).
• Anche alcuni piatti pronti, apparentemente adatti per un vegetariano, in realtà contengono insaporitori di origine animale come strutto, pancetta, acciughe etc. Leggere sempre bene etichette della pasta ripiena e dei primi già conditi.
• Anche se i vegetariani mangiano i latticini, non tutti i formaggi vanno bene, perché alcuni contengono caglio animale (estratto dallo stomaco dei vitelli), soprattutto i formaggi tipici preparati in modo artigianale.
• Pe i dolci: evitate quelli che contengono gelatina, quasi sempre di origine animale (colla di pesce). Al suo posti, si trovano in commercio dei gelificanti vegetali (pectina, agar-agar o carragenani).
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