I motivi principali del malessere primaverile sono facili da riconoscere e da affrontare.
Il corpo umano, ad esempio, interpreta il prolungarsi delle ore di luce (e si consideri anche lo scatto dell’ora legale) come uno stimolo ad attivarsi maggiormente e, dovendo abituarsi a questa nuova condizione, si ritrova affaticato. L’intiepidirsi delle temperature, invece, può provocare l’abbassamento della pressione, condizione che può generare sonnolenza, soprattutto dopo i pasti, vertigini e, in alcuni casi, forti mal di testa. Inutile dire che è questo il periodo più difficile per tutti coloro che soffrono di allergia ai pollini ed alle graminacee: gli occhi si gonfiano, la testa duole, gli starnuti impazzano. Inoltre, non tutti sono pienamente coscienti delle proprie intolleranze e confondono un accenno di allergia con un raffreddore, magari soffrendo senza riuscire a darsi motivo della costipazione che pare non voler cedere alle cure.Infine, anche chi è immune dalle allergie, trovandosi in una situazione metereologica di passaggio con sbalzi di temperatura e piogge che preludono all’assestarsi del tempo, è soggetto più facilmente a raffreddori e infreddature.La buona notizia è che, al contrario di ciò che si può pensare, il cambio di stagione è il momento migliore per depurare il l'organismo, rinforzarlo contro l'inquinamento ed aumentarne le difese immunitarie, ad esempio con una dieta disintossicante, bevendo molto, assumendo probiotici (essenzialmente yogurt, verdura e frutta fresca) e vitamina C.
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