26 feb 2009

Dieta scarsdale

Scarsdale è il nome dell'ennesima dieta nata negli Stati Uniti e dipinta come miracolosa dai suoi numerosi sostenitori. Sviluppata alla fine degli anni settanta dal Dottor Herman Tarnower, la dieta Scarsdale arriva a promettere una perdita di peso quantificabile in 450 grammi al giorno (1 libbra/die). Alla base di questi straordinari risultati vi è un regime dietetico che enfatizza la restrizione dei carboidrati senza preoccuparsi eccessivamente del contenuto calorico totale dei pasti. Il regime alimentare tipico della Dieta Scarsdale favorirebbe anche il mantenimento del peso raggiunto, evitando il pericoloso effetto yo-yo.

Nel libro intitolato "The Complete Scarsdale Medical Diet" si possono trovare numerosi consigli, menù personalizzati e strategie per pianificare al meglio la propria dieta.

La Scarsdale è la classica dieta dell'ultimo minuto, gli autori consigliano infatti di seguirla per 7-14 giorni rispettando uno schema dietetico ben preciso. La giornata inizia con una colazione a base di caffè o tè e agrumi. Pranzo e cena devono invece essere ricchi di alimenti proteici, poveri di carboidrati e privi di condimenti. Tra un pasto e l'altro la dieta Scarsdale bandisce alcolici e spuntini, incentivando l'utilizzo di preparazioni erboristiche in grado di tenere sotto controllo lo stimolo della fame.

Nonostante questa dieta non imponga di pesare gli alimenti è comunque attenta al rispetto del vincolo della restrizione calorica. Gli alimenti che propone (carne, uova, pesce) sono infatti particolarmente sazianti e per molte persone diventa difficile consumarne in grandi quantità.

La Dieta Scarsdale raccomanda di aumentare il consumo di liquidi, in modo da favorire l'eliminazione delle scorie azotate prodotte dalla metabolizzazione delle proteine.

La strategia dimagrante del Dottor Herman non prevede l'accoppiata vincente "dieta e regolare esercizio fisico". Il soggetto viene comunque lasciato libero di praticare attività moderate come una passeggiata di trenta minuti a ritmo spedito. A causa della restrizione calorica la pratica sportiva potrebbe comunque risultare molto più impegnativa del solito. Qualora si decidesse di svolgere comunque un po' di moto consigliamo di portare con sé qualche bustina di zucchero in modo da affrontare rapidamente l'eventuale comparsa di ipoglicemia (assumere lo zucchero quando compaiono sintomi come annebbiamento della vista, debolezza, fame intensa, vertigini e senso di malessere generale)

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