18 feb 2011

Coca Cola e la Pepsi potrebbero causare il cancro.

Un ingrediente della Coca Cola e della Pepsi può causare il cancro. A lanciare l'allarme è stata l'organizzazione lobbistica americana Center for Science in the Pubblic Interest (Cspi), che ha puntato il dito contro del caramello artificiale (contenente la sostanza 4-metinzetanolo, 4-Mei) usato per ottenere il caratteristico colore marrone delle due bevande.

L'accusa: ecco perché è tossica
"A differenza del caramello che si può fare a casa sciogliendo lo zucchero in un tegame, il caramello che dà il colore marrone alle 'coke' e ad altri prodotti è ottenuto con una reazione tra zucchero, ammoniaca e solfiti ad alta temperatura e pressione", si legge nel comunicato diffuso dal Cspi. L'organizzazione ha quindi chiesto alle autorità americane della Food &Drug Administration di vietare l'uso di caramelli contenenti ammoniaca. Ma Coca Cola ha negato che il caramello adoperato per la bevanda possa causare il cancro, mentre Pepsi non si è ancora pronunciata.

La difesa: Quelle sostanze non sono tossiche
"Non ci sono evidenze scientifiche che il 4-Mei possa rappresentare un pericolo per la salute umana. Nessuna autorità di regolamentazione nel mondo, comprese l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) e la Food and Drug Administration americana (Fda), ha mai rilevato effetti cancerogeni della sostanza". Questa l'opinione di Assobibe, l'Associazione dei produttori italiani di bevande analcoliche.
Il 4-Mei è presente in un'ampia gamma di prodotti alimentari cucinati o preconfezionati, ed è una sostanza che si forma spontaneamente quando il cibo viene arrostito o riscaldato.
La presenza anche nelle bevande, legate all'impiego di colorante "Caramello", è conforme alle specifiche norme di sicurezza previste dalla normativa europea così come alle indicazioni del Joint Expert Committee on Food Additives (Jefca) dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
La richiesta del Cspi non ha solide basi scientifiche ma prende in considerazione un unico studio del National Toxicology Program (Ntp) condotto sui topi. Gli stessi ricercatori non identificano il 4-Mei come una sostanza potenzialmente cancerogena per l'uomo.

Anche Red Bull e le bevande energetiche sotto accusa
Bevande energetiche come la Red Bull dovrebbero essere regolate rigidamente come l'alcool, il tabacco e i farmaci con ricetta. E' il monito lanciato da alcuni medici britannici secondo cui le bevande ad alto contenuto di caffeina potrebbero provocare convulsioni, attacchi cardiaci e persino morte improvvisa nei bambini; i soggetti più a rischio sono quelli affetti da diabete o disturbi comportamentali.

I ricercatori hanno riscontrati che alcune bevande che sostengono di rafforzare i livelli energetici contengono una quantità di caffeina dalle tre alle cinque volte superiore a quella delle più comuni bevande gassate.

A loro giudizio le bevande energetiche, di cui spesso i ragazzi eccedono attratti da imponenti campagne pubblicitarie, contengono spesso ingredienti che potrebbero esaltare gli effetti della caffeina e dovrebbero essere accuratamente e rigorosamente regolamentati.

Le bevande energetiche non hanno effetti terapeutici, ha avvertito il dottor Steven Lipshultz, dell'istituto di medicina dell'Università di Miami, co-autrice dello studio. Molti ingredienti, ha aggiunto, sono sottostudiati e non regolati.

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