Non bisogna aggiungere acqua fredda quando si scola la pasta.
- Gli spaghetti cotti tendono ad ammassarsi. Il modo migliore per scolarli è versarli nel colapasta e toglierli dall'acqua pochi alla volta con un forchettone di legno.
- La pasta al dente a Napoli si chiama pasta "verde", cioè con un punto centrale ancora crudo.
- La durata della cottura non dipende solo dal formato della pasta, ma anche dallo spessore.
- La pasta deve essere preparata sempre espressa. Non si deve "scottare" prima, per poi riprendere la cottura al momento di servirla, perchè apparirebbe senza elasticità, poco brillante e vischiosa.
- Occorrono 10/12 g. di sale grosso marino ogni litro d'acqua. Il sale va aggiunto solamente quando l'acqua inizia a bollire. Se si mette prima l'ebollizione risulta più lenta.
- Non bisogna lasciarsi prendere dalla tentazione di spezzare gli spaghetti per comodità quando si buttano in acqua. Aspettate che si pieghino e mescolateli con il forchettone di legno.
Incominciamo col scegliere la pentola giusta. Dovrebbe essere grande abbastanza e più alta del suo diametro per contenere una sufficiente quantità d'acqua. Come regola si consiglia 1 Litro d'acqua per 100g di pasta. E' comunque opportuno usare una quantità d'acqua superiore rispetto a questa indicazione, perchè durante i tempi di cottura relativamente brevi la pasta necessita di una temperatura costante e questa rimane più facilmente costante con una grande quantità d'acqua. All'acqua deve essere aggiunto il sale, circa 10 g. (un cucchiaino quasi colmo) per 1 litro d'acqua. Non si possono stabilire i tempi esatti di cottura della pasta, in quanto dipendono dal tipo di formato e dal suo spessore. La pasta fresca è pronta molto prima della pasta secca industriale. Per la pasta fresca il tempo di cottura dipenda da quanto si è già asciugata. Quindi c'è una notevole differenza se la pasta viene cotta subito dopo essere stata tagliata o se verrà cotta dopo ore. Spesso non è possibile stabilire il tempo esatto di cottura in minuti. Il punto giusto di cottura è raggiunto quando la pasta diventa tenera all'esterno, mentre la sua parte interna è ancora dura.
Questo punto di cottura è definito dai cuochi italiani con il termine "al dente". Durante la cottura è necessario assaggiare di tanto in tanto una piccola quantità di pasta per controllare il punto di cottura. Ricordate anche che la pasta non è da passare sotto l'acqua fredda, altrimenti perde il suo strato di amido colloso necessario per legarsi bene con i sughi e i ragù, unica eccezione viene fatta per la pasta che deve essere servita fredda.1 Occorre molta acqua. Come regola almeno 1 litro d'acqua per 100g. di pasta. Per le lasagne ne serve di più.2 Aggiungere l'olio solo nei casi eccezionali. Solo per le sfoglie di pasta più grandi come le lasagne o per la pasta fresca che potrebbe incollarsi.3 Buttare la pasta: la pasta lunga viene buttata tutta insieme, la pasta corta invece versata nell'acqua un poco alla volta. Portare l'acqua in ebollizione.4 Mescolare con la forchetta di legno in modo che tutta la pasta venga rigirata nell'acqua e non si incolli nella fase iniziale.5 Appoggiare il coperchio e coprire la pentola per 2/3; il vapore può fuoriuscire e la pasta cuoce in modo uniforme.6 Prova di cottura per vedere se la pasta è "al dente". E' necessario fare un assaggio ogni tanto.7 Non appena è stato raggiunto il giusto grado di cottura scolare la pasta tutta insieme. Far sgocciolare l'acqua e procedere con la lavorazione.8 La pasta si passa sotto l'acqua fredda solo quando la pasta viene servita come contorno o per le insalate fredde. Raffreddare con l'acqua significa fermare il processo di cottura.
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