30 set 2009

Sagre autunnali

L'autunno è stagione di lavoro, o così dovrebbe essere. E in tanti si rimettono alla scrivania con un groppo in gola, avvinti da una insistente nostalgia delle vacanze appena finite. Non è il caso: ricordiamoci della cicala e della formica. Nella filastrocca di Lafontaine la cicala passava l'estate a cantare, mentre la formica s'ingegnava a far provviste per l'inverno.
Così, mentre l'Italia cittadina è in vacanza (chi può, almeno), l'Italia contadina approfitta della stagione estiva per coltivare e allevare le nostre provviste invernali. L'autunno è quindi stagione di raccolto e vendemmia, piante e animali diventano il cibo che consumeremo. E nel mondo contadino è tempo di festa, tempo di sagra. Sono tante, in tutta Italia: ci rammentano che il nostro Paese abbonda di cose buone: e l'autunno è la ricca e festosa stagione, il momento di assaggiarle.
Partiamo dal Nord Ovest, come si faceva alle elementari studiando la geografia. Sulle Alpi l'arrivo dell'autunno comporta la necessità di ricondurre a valle il bestiame che d'estate aveva pascolato in quota. E il ritorno dall'alpeggio è un'occasione celebrata su tutto l'arco alpino.

In VALLE D'AOSTA lo chiamano "desarpa", e tanti sono i paesi che, nell'ultima domenica di settembre, il 26, celebrano questa discesa, tra il Cervino e il Gran Paradiso, da Cervinia a Valgrisenche a Valtournanche. Suggestiva la sfilata dei bovini e le tavolate organizzate in questi paesi tra formaggi, salumi e tanti altri prodotti tipici. Terra di mele, la Val d'Aosta dedica a questo frutto due importanti sagre autunnali, la Feta di Pomme a Gressan e la Melevallée ad Antey-Saint-André, rispettivamente nella prima e seconda domenica di ottobre. Tante poi, nella regione, le feste dedicate alle castagne: a Fenis (9-10 ottobre), a Pont-Saint-Martin (18 ottobre), e a Perloz (dal 12 al 15 novembre).
È invece il miele che chiude il mese di ottobre, con la festa di Châtillon dedicata a questo prodotto e ai suoi derivati.

Anche il PIEMONTE è terra di miele, prodotto che viene celebrato dal 25 al 27 settembre a Marentino, in provincia di Torino, dove si svolge la XIV Fiera del miele, con oltre cento produttori che espongono e un significativo "ristorante in fiera" gestito dall’Accademia delle Tradizioni Enogastronomiche del Piemonte. Ma l'associazione spontanea con questa regione è quella col vino: domenica 27 settembre Alba ospita l'XI edizione della sua "Festa del vino", e in tutto il centro storico della città, si possono degustare i prodotti più rappresentativi dei territori di Langa e Roero.
L'occasione precede di pochi giorni quello che è uno degli eventi gastronomici più importanti d'Italia, la Fiera del tartufo bianco , di cui la cittadina piemontese è la capitale mondiale: l'esposizione resterà aperta per oltre un mese (dal 3 ottobre all'8 novembre). Sempre il vino è protagonista a Carema: dal 24 al 29 settembre ci sarà la Festa dell'uva e del vino che da più di mezzo secolo anima la cittadina in provincia di Torino; tra gli eventi più attesi la visita alle cantine del paese, dalle 19 in poi, per scoprire la storia dei luoghi di conservazione e invecchiamento del vino e, naturalmente, per bere. Al cinghiale è dedicata la sagra a Migiandone di Ornavasso, in provincia di Verbania, il 4 e il 5 ottobre.

E per chi è curioso di assaggiare una rarità gastronomica, il comune di Carignano (To) propone il 9 e il 10 ottobre la sagra del "ciapinabò", nome locale del topinambur, un tubero antenato della patata, che da quelle parti continuano a coltivare, per mangiarlo con la bagna cauda o la fonduta.

Se la LIGURIA vi fa venire in mente il pesto, e siete ghiotti di questo condimento, il momento è propizio: dal 9 all'11 ottobre a Lavagna, in provincia di Genova, avrà luogo la sesta edizione di "Pesto e dintorni", nel suggestivo centro storico della cittadina: l'evento è dedicato alla specialità ligure e ai "magnifici sette", gli ingredienti che servono alla preparazione del pesto tradizionale, cioè basilico, aglio, olio, sale, pinoli, pecorino e formaggio grana. In provincia della Spezia il Borghetto di Vara ospita l'11 ottobre la sagra dello "sgabeo", specialità della Val di Vara: si tratta di pasta di pane lievitata due volte e poi fritta; una volta pronto lo sgabeo viene farcito con salumi e stracchino, ma può essere anche la base di un dolce. A Calizzano, in provincia di Savona, i protagonisti della festa d'autunno sono i porcini della zona, pietanza principale della festa locale detta Funghinpiazza (il 10 e l'11 ottobre).

La "quarantina bianca" genovese è protagonista della Sagra della patata di Rovegno (4 ottobre).

Fittissimo il calendario di feste gastronomiche in LOMBARDIA, che si apre con due sagre della patata, una a Lazate, in provincia di Milano, dal 24 al 27 settembre e la seconda a Mortara, il 26 e 27: la cittadina in provincia di Pavia ospita negli stessi giorni una festa del salame, mentre sempre nel pavese, a Montesegale, il 27 settembre si svolge il palio dell'oca (e l'oca finisce nel piatto, naturalmente). Virata verso il dolce il 3 e il 4 ottobre, quando sempre nel pavese, a Parona, c'è la sagra delle "offelle", biscotto ovale tipico della zona, e invece a Gessate, alle porte di Milano si celebra il palio del pane e la sagra della Paciarela, torta campagnola caratteristica della Brianza. Negli stessi giorni a Casatenovo, vicino Lecco, c'è la sagra del cinghiale, mentre la zucca è protagonista, nel week end successivo (il 10 e l'11 ottobre) delle sagre di Fagnano Olona (Va), Ponte San Pietro (Bg), Quistello (Mn) e Dorno (Pv); nello stesso fine settimana Sondrio mette i suoi "Formaggi in piazza" mentre a Tirano, in provincia di Sondrio, mentre ad Albavilla, in provincia di Como, c'è la festa dei "crotti", ovvero le grotte naturali, tipiche di questa zona, in cui si conservano vini, bresaola e formaggi (la festa dei crotti è doppia, si svolge anche nel week end precedente). Anche la Lombardia è terra di funghi, e il 25 ottobre a Pizzale (Pv) c'è la festa del fungo chiodino.

In TRENTINO ALTO ADIGE la festa d'autunno si chiama Törggelen: ci si riunisce intorno alla stube, la tavola e le panche tipice del contesto domestico atesino, per assaggiare il vino frutto della prima spremitura (il termine Törggelen deriva dal torchio per l'uva): a Chiusa, in provincia di Bolzano, sono tre i fine settimana in cui si celebra la festività, il 19 e il 26 settembre e il 3 ottobre; il vino nuovo è accompagnato dalle specialità locali: speck, zuppa d'orzo, canederli, salsicce, crauti, krapfen e caldarroste. Ma il Törggelen si celebra in questa stagione un po' in tutto l'arco pedemontano atesino, specie in Val d'Isarco. Sempre nella provincia di Bolzano il 3 ottobre a Funes, c'è la festa dello speck, e il 10 a Terento si festeggia il ritorno dall'alpeggio mentre il 17 il centro storico di Merano si accende con la sua grande festa dell'uva. La ricorrenza di Halloween si manifesta poi da queste parti in una sua originale radice atesina, il "Krapfenbetteln": il primo novembre i bambini di Fundres si mascherano e vanno di maso in maso a bussare per farsi elargire appunto i krapfen. Ma anche per i grandi l'occasione è ghiotta.

Il vino è il protagonista delle sagre autunnali anche in VENETO: quest'anno l'evento clou si svolge a Vicenza, dove si svolgerà, dal 23 al 25 ottobre il primo Festival nazionale dell'enoturismo. I funghi sono invece l'argomento della festa che si svolge, tra il 25 e il 29 di settembre, a Nervesa della Battaglia, in provincia di Treviso; sempre nel trevigiano, a Fanzolo, il 3 e il 4 ottobre sono i giorni di "Caseus veneti, l'eccellenza dei formaggi in mostra". Vicino a Padova, a Curtarolo, dal 10 al 14 ottobre si celebra la Sagra della Madonna di Tessara e spostandosi verso l'Adriatico dura una settimana la quarta edizione di "Un mare di sapori - i sapori del Veneto dal mare alla montagna": fra il 18 e il 25 ottobre tutte le calli e i campielli di Caorle si trasformano in un paradiso gastronomico.

Il FRIULI VENEZIA GIULIA, terra di confine, valorizza questa sua specificità dal 25 al 27 settembre a Gorizia, dove il week end è dedicato ai "Gusti di frontiera": vini, bevande e cibi provenienti da tutte le regioni italiane e da tutta Europa. La "Festa dell'agricoltura" anima il 3 e il 4 ottobre il paese di Resiutta, in provincia di Udine, con polenta, formaggi, vini e alimentazione "di Malga"; sempre da quelle parti, a Montenars, si svolge negli stessi giorni la "Festa delle castagne". La pratica del baratto è all'origine della sagra delle "Masanette" di Villaorba: la masanetta è un granchio diffuso nella non lontana laguna di Marano che, insieme con altro pesce, veniva barattata dai pescatori con i contandini, ottenendo in cambio farina e polenta; ne deriva questa sagra, che si svolge fra il 9 e il 18 ottobre e in cui il pesce è protagonista. Il "Pan zal", letteralmente pane giallo, è una focaccia dolce a base di zucca cui è intitolata la sagra che fra il 15 e il 25 ottobre si svolge a San Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone. Ottobre si chiude ad Ampezzo, che il 31 ottobre festeggia il "capodanno celtico" con la Fiesta de Lis Muars, la festa delle zucche che nella tradizione di Ognissanti comincia dopo il tramonto, quando le zucche intagliate si accendono e illuminano il centro storico del paese e dei suoi cortili, dove non manca da bere e da mangiare.

In termini promozione gastronomica, l'EMILIA ROMAGNA rende omaggio a uno dei suoi simboli, il tortellino. Si chiama "Gran Galà del Tortel Dols" il peculiare evento gastronomico di Colorno dedicato alla riscoperta di questo ripieno tipico della bassa parmense: l'11 ottobre si potrà assaporare il "tortel dols" (tortello dolce) insieme con torte fritte, salumi, caldarroste. E per scoprire i segreti della sua preparazione si può assistere alla gara tra le cuoche che durante la festa si cimenteranno nel cucinare il tortello. Frutti antichi nella mostra dedicata ai prodotti della terra dimenticati e da riscoprire a Pontenure, vicino Piacenza, il 3 e il 4 ottobre; castagne a volontà, sempre da quelle parti e nello stesso weekend a Gusano di Gropparello. La castagna è protagonista anche della "Marronata in piazza" di Pioppe di Sanvaro (Bo), il 18 ottobre. Ogni venerdì, sabato e domenica fino all'11 ottobre, a Madonna Boschi, non distante da Ferrara, si accende il gusto per la mitica salamina da sugo al cucchiaio, una specialità locale cucinata con aceto, grana e patate, e impiegata per condire tagliatelle e lasagne. E poi la Riviera, che vuol dire pesce: la città lagunare di Comacchio rende omaggio alle sue anguille attraverso l'evocazione degli usi e dei costumi che da sempre ruotano attorno a questo pesce di acqua salmastra: dal 3 all'11 ottobre verranno ricostruite le storiche ambientazione vallive e si potrà assaporare l'anguilla locale insieme con i prodotti tipici del territorio ferrarese, come l'aglio, la zucca, la vongola, l'asparago.

La riviera adriatica offre pesce in abbondanza scendendo nelle MARCHE, in ABRUZZO e in MOLISE: ma queste regioni sono tutt'altro che avare di specialità quando ci si sposta nell'entroterra. Fagioli e cotiche abbondano nella sagra marchigiana di Fratte, vicino a Pesaro, il 3 e il 4 ottobre. Nello stesso weekend e nella stessa zona, a Monte Porzio si potrà assistere alle fasi contadine di preparazione del vino: portata in piazza su un carro agricolo, l'uva verrà pesata sotto l'occhio vigile del fattore e poi pigiata a piedi nudi dalle ragazze del paese. Ancora vino nella festa del novello, castagne e olio nuovo di Treglio, dove il 7 e l'8 novembre si aprono le cantine del centro storico per offrire in degustazione anche i piatti tipici dell'antica Frentania. A Sante Marie, vicino all'Aquila, nessuno intende rinunciare alle tradizioni: dal 30 ottobre al primo novembre si può esplorare un vero e proprio villaggio della castagna. Il miele è al centro della promozione gastronomica di Tornareccio, nei pressi di Chieti, dove il 26 e il 27 settembre ci sarà la tradizionale mostra mercato nel centro storico del paese. In tutte le salse troviamo i fagioli molisani nella "Faggiolata" di Acquaviva d'Isernia, martedì 29 settembre.

La varietà agricola della campagna in TOSCANA e in UMBRIA si raccoglie, nelle sagre di questa terra, intorno al blasone dei suoi vini: fino al 27 settembre siamo in tempo per celebrare la vendemmia a Impruneta (Fi), Vagliagli (Si) e Scansano (Gr), dove la festa dell'uva è dedicata al celebre "Morellino" e culmina nel fine settimana del 26 e 27 con l'apertura delle cantine storiche. Sempre nell'ultimo week end di settembre termina a Girone di Fiesole, non distante da Firenze, la sagra del tartufo. Ottobre si apre a sua volta sotto l'insegna del vino: il 3 e il 4 a Poggibonsi si festeggia la sagra detta del "pigio" in cui la spremitura dell'uva è occasione di una contesa fra le varie contrade e soprattutto occasione per assaggiare il vino della Valdelsa e del Chiani senese. L'11 ottobre il borgo di Rivalto nei dintorni di Pisa celebra la sua sagra del marrone e nello stesso giorno, stesse zone, si disputa il palio del papero di San Miniato: questo piccolo borgo del comune di Balconevisi ospita nel fine settimana successivo la sagra del tartufo bianco e del porcino. Il marrone e "i frutti del sottobosco" sono l'argomento della sagra che in tutte le domeniche di ottobre si svolge a Palazzuolo sul Senio, vicino Firenze. Ma la Toscana ci rimanda anche al sapore di mare: e il pesce sarà uno dei protagonisti di Livorno Food, una grande kermesse che raduna espositori gastronomici da tutta Italia. Spostandoci in Umbria la vendemmia si festeggia nel ternano fra il 2 e il 4 ottobre a Penna in Teverina, mentre il 9 e il 10 a Pietralunga, vicino Perugia, si tiene la XXII mostra mercato del tartufo e della patata bianca.

Assorbita nella moltitudine delle meraviglie capitoline, la provincia e la campagna del LAZIO spesso non gode del prestigio che merita. Occorre spegnere le luci sulla città per scoprire dunque la bellezza dei borghi antichi e l'autenticità dei sapori del contado. Gustare prodotti rurali diviene così un modo per visitare questi luoghi un po' dimenticati e conoscere i lasciti storici e artistici che ne hanno fatto l'identità, come le mura poligonali e la Porta Saracena di Segni, sui monti Lepini, che dal 22 al 25 ottobre celebra la sua castagna pregiata, il marrone. Piatti tipici contadini e vini locali sono la base del festival di improvvisazione contadina il 26 e il 27 settembre ad Anguillara Sabazia, che rende omaggio al lavoro contadino con suonatori, stornellatori e poeti a braccio. Non solo sagre anche gare di gusto. Il viterbese è terra di nocciole: la "tonda gentile" romana è protagonista il 7 e l'8 novembre, nel seicentesco Palazzo delle maestranze di Ronciglione, dove verrà premiata la cittadina produttrice della nocciola più pregiata: per i visitatori l'occasione è mangereccia. E anche la zona pontina mette a confronto i suoi sapori: si chiama "Comuni del gusto" la mostra mercato di prodotti tipici di qualità dell'agro pontino, prevista per il 10 e l'11 ottobre al museo Piana delle Orme di Latina. C'è poi la celebratissima tradizione vinicola dei Castelli Romani. Nella storica sagra dell'uva di Marino, dal primo al 5 ottobre, il vino è occasione di festa e allegria. Anche Velletri dedica quattro giornate, dal 24 al 27 settembre, alla promozione della produzione vinicola e gastronomica locale. La degustazione gratuita del vino novello dei Colli accompagnato da caldarroste è quanto offre la sagra dell'11 novembre a Cerveteri. E poi il mare. Per chi si è perso la sagra della tellina di Ostia del 20 settembre la prossima occasione è a Fiumicino, il 18 ottobre: fritto di paranza arricchito con i sapori dei prodotti della terra, accompagnato dal vino di produzione locale, formaggi, salumi, verdure, miele: tutto questo nella mostra e degustazione dei prodotti del territorio che circonda il porto romano.

Zucche, nocciole e castagne sono le protagoniste delle mense autunnali in CAMPANIA e BASILICATA: dal 25 al 27 settembre a Giffoni Sei Casali, dalle parti di Salerno, oltre alla sagra e al mercatino della nocciola ci sarà l'ottava assise nazionale dedicata al prodotto; la sagra della "cucuozza", vale a dire della zucca napoletana, ha luogo invece a Scafati, nella stessa provincia nello stesso fine settimana. E poi la carne: il 3 e il 4 ottobre a Mugnano del Cardinale, in provincia di Avellino, quella di maiale si potrà gustare in tutte le sue declinazioni: salsicce, affettati, bistecche ma anche piedi, orecchie, cotiche. Il cinghiale, accompagnato da funghi porcini, è il protagonista della tavola tutti i venerdì, sabato e domenica di settembre e ottobre a Dugenta, nel beneventano. Semplicemente arrostita o base di piatti tipici lucani, la castagna sarà celebrata a Melfi dal 18 al 19 ottobre nella sagra della "varola", termine che definisce, da quelle parti, per l'appunto proprio il frutto emblema dell'autunno, in gran parte della nostra penisola.

Funghi, formaggi, salumi, miele, olii e prodotti sott'olio e zuppe sono gli ingredienti di ricette dell'antica tradizione in CALABRIA, da gustare in tre weekend di festa a partire dal 16 ottobre fino al primo novembre a Camigliatello (Cs), sui monti della Sila. Scendendo di quota, le specialità enogastronomiche del cosentino arricchiscono di sapori, dal dolce al piccante, il raduno dei suonatori di organetto di altri strumenti tradizionali come la zampogna, il tamburello, la ciaramella, che si svolge il 17 ottobre a Bisignano, con la sagra della "quararella", il tipico spezzatino locale.

Olio, olive, orecchiette: siamo in PUGLIA dove in ottobre, la sagra più importante dedicata alla pasta fresca emblematica della regione si svolge nel primo fine settimana di ottobre a Latiano, in provincia di Brindisi, dove le orecchiette si chiamano "stacchioddi", e le donne del luogo le preparano nella piazza principale del paese, condite in vari modi fra i quali il sugo di braciola di cavallo, specialità del luogo. Tra il 9 e l'11 ottobre a Sannicandro, in provincia di Bari, si svolge invece la ventireesima edizione della sagra delle olive, dove i produttori locali presentano il loro olio il quale è anche la base di tutte le specialità gastronomiche offerte nell'occasione. Negli stessi giorni a Palagiano, in provincia di Taranto la festa della "Madonna della Stella" coincide con la sagra della "tagghiarina", una variante dell'orecchietta che viene cucinata con pomodoro e peperoncino in grandi calderoni d'acciaio. Dulcis in fundo: dal 10 al 13 ottobre a Galatina, nel leccese, c'è un salone dedicato ai più golosi: gelati, pasticcini, cioccolato, specialità locali e da tutta Italia.

L'autunno in SICILIA trattiene il calore dell'estate grazie ai frutti della stagione appena finita: primo fra tutti il fico d'india, originario del Messico (a dispetto del nome) e coltivato in tutto il Sud del Mediterraneo. Se ne fanno vanto Roccapalumba, vicino Palermo, che celebra il suo frutto spinoso dal 19 al 21 ottobre e Militello in Val di Catania che ne ha ricavato una specialità unica al mondo: la mostarda, condimento di tante pietanze durante la sagra locale, dal 9 all'11 ottobre. Coltivata dentro speciali sacchetti che la proteggono da insetti e maltempo, la pesca tardiva leonfortese giunge alla sua maturazione nei giorni della sagra, 3 e 4 ottobre, a Leonforte, in provincia di Enna, dove si potranno gustare anche decine di specialità da tutta l'isola: l'olio, le mandorle, i legumi, il miele e la fava larga. Ma la Sicilia è anche terra araba: il cous cous, piatto nordafricano che nella sua diffusione ha subìto influenze e contaminazioni, si può assaggiare nella sua variante più dotta a San Vito lo Capo, nella zona di Trapani: dal 22 al 27 settembre il Festival internazionale dell’integrazione culturale pone il cous cous come simbolo della sintesi di tutti i paesi del Mediterraneo.

L'ottobre della SARDEGNA è tutto da scoprire: questa regione affollatissima in estate, si ritempra a settembre ritrovando le sue radici. Nei paraggi di Nuoro diversi comuni si avvicendano nel festeggiare l'Autunno in Barbagia, che dal 25 al 27 settembre è occasione di riscoperta dei sapori e delle tradizioni locali a Sorgono, che apre al turista le sue "cortes", i suoi cortili, mettendo in mostra funghi, vini e tessuti ricamati e ad Austis, dove protagonista della tavola è il maialetto. Il 4 ottobre ad Alà dei Sardi, in provincia di Oristano, si festeggia San Francesco con un grande pranzo sardo all'aperto che dura fino a sera. E per chi ama il pane sardo l'occasione buona la offre l'ultimo fine settimana di ottobre, quando a Villaurbana, sempre nei paraggi di Oristano, c'è la sagra di "su pani fattu in domu", cioè del pane fatto in casa. Buon appetito, eh.

http://www.repubblica.it/

1 commento:

matteo ha detto...


La Lomellina è anche terra di dolci, fra cui i celebri biscotti, che vengono festeggiati a Parona ad ottobre. In una sagra dove c’è spazio anche per il riso..
italianguidebook.com

Disclaimer

Questo blog non costituisce una testata giornalistica. Non ha carattere periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità dei materiali. Pertanto non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della Legge. n. 62 del 2001.