31 ott 2010

TORRETTA DI PAN DI SPAGNA CON CREMA DI CACHI di Lorella Cuccarini da 'La Prova del Cuoco'

TORRETTA DI PAN DI SPAGNA CON CREMA DI CACHI












Ingredienti: 
200g di pan di spagna,
200ml di panna, 
2 cachi, 
50g zucchero
10g di cacao in polvere,
20g di nocciole tritate.

Tagliare il pan di spagna a fette e foderare uno stampino. A parte, montare
la panna (10gr di zucchero ogni 100gr di panna) e poi suddividerla in due contenitori:
in uno aggiungere il cacao in
polvere, nell'altro aggiungere le nocciole tritate. Riempire gli stampini
con due composti e sformare sul piattodi portata con la salsa ottenuta dopo
aver frullato i cachi.

Amaretti di Sal Di Riso dalla Prova del Cuoco

Amaretti

Ingredienti

Gr 300 di mandorle scure sgusciate
3 mandorle amare
Gr 900 di zucchero
Albumi (non ha dato la quantità)

Tritare e mischiare gli ingredienti. Metterli in un sac a poche e formare degli amaretti su una teglia ricoperta da carta da forno. Cospargerli di zucchero e farli riposare un quarto d'ora. 
Cuocere in forno a 130° per 1h circa, finchè non diventano croccanti.





LINGUINE CON ACCIUGHE E BRICIOLE di Antonella Clerici

LINGUINE CON ACCIUGHE E BRICIOLE












Ingredienti: 
160g di linguine,
25g di filetti di acciughe sott'olio, 
2 cucchiai abbondanti di pangrattato, 
7 cucchiai di olio extra vergine di oliva,
1 limone non trattato, 
olio e sale q.b.

Lavare ed asciugare il limone, grattugiarne la scorza. Spremerne il succo.
In una padella antiaderente tostare il pangrattato con 3 cucchiai d'olio, girare
in continuazione; dorato lasciarlo raffreddare in una ciotola ed unirvi la
scorza di limone. In un altra padella, sciogliere le acciughe in 4 cucchiai di olio, unire
il succo di limone e, dopo 2', la pasta scolata al dente. Versarla nella padella con le acciughe.
Condire con la scorza del limone ed il pangrattato tostato.

ZUCCA RIPIENA DI VERDURE E FONTINA di Anna Moroni

ZUCCA RIPIENA DI VERDURE E FONTINA

Ingredienti: 
1 zucca intera di 3.5Kg,
600g di zucchine romanesche, 
600g di spinaci puliti, 
250g di fontina, 
1 cipolla, 
150g di prosciutto cotto di praga,
100g di formaggio grana grattugiato,
olio extravergine di oliva,
sale e pepe.

Tagliare la parte superiore della zucca a 2/3 dell'altezza, praticando un taglio orizzontale.
Svuotare la zucca lasciando 1cm di polpa dal bordo, pulire "il cappello" della zucca dai semi. Avvolgere
separatamente la zucca con il cappello in carta stagnola e infornare a 170° per 10'. 
Cuocere gli spinaci in padella. A parte tagliare cipolla e zucchine a rondelle e la polpa di zucca a dadini. Stufare in padella con un filo d'olio la cipolla e la zucca, salare e pepare.
Saltare a fuoco vivo le zucchine e gli spinaci strizzati. Togliere la zucca dal forno e riempirla a strati con una parte delle zucchine, gli spinaci e la polpa di zucca stufata.
Condire ogni strato con sale, pepe e grana grattugiato. Riempiti i primi strati con zucca e zucchine,
proseguire riempiendo di prosciutto tagliati a pezzi, spinaci, grana e fettine di fontina, alternare il
resto delle verdure sempre procedendo a strati.
Terminare con il formaggio grana, chiudere la zucca con il cappello in un foglio di alluminio 
e cuocere a 180° per 1h e 30' anche 2 h. Sfornare e servire calda.
Volendo spennellarla con un pò d'olio che diviene lucida

30 ott 2010

La spesa di Novembre

Cominciando dalla verdura in questo mese è possibile comprare nel pieno della loro produzione broccoli, cardi, cavolfiore, cavolini di Bruxelles, cavolo cappuccio, cavolo verza, porro, rape e sedano rapa mentre e possibile trovare ancora non per molto (diciamo fino alla fine del mese) bietole da coste, carote, catalogna, cicoria, cicoria belga, finocchio e ancora qualche sedano ma la novità più importante del mese è sicuramente il carciofo che, variando luoghi di provenienza (e di conseguenza varietà), ci accompagnerà fino a maggio.
Per quanto riguarda la frutta possiamo acquistare pere, mele, uva, melograni, cachi, castagne, noci, nocciole, clementine e si cominciano ad avvistare i primi mandarini e le prime arance 
(anche se consiglio di aspettare un po’).
La new entry più importante del mese nel reparto frutta è il kiwi ma al di là del nome non preoccupatevi della sua provenienza perché, a dispetto dell’origine esotica (è cinese ma perfezionato nelle varietà dai neozelandesi che ne hanno fatto il loro frutto simbolo) il maggiore produttore a livello mondiale di questo frutto è proprio l’Italia. 

Erbe e spezie in cucina

Aneto: marinate e insalate.

Anice: arrosti e dolci.

Basilico: pesto genovese, insalate - pomodori.

Borragine: ripieni e frittelle.

Cannella: dolci e carni bianche

Cappero: carne, pesci lessati, salse, frittate, pizze, insalate. 

Coriandolo: cavoli, crauti, legumi, pesce, agnello, maiale e mele forno. 

Curry: pollo, riso 
In realtà é una miscela di peperoncino, coriandolo, cumino, senape, pepe, fieno greco, zenzero e curcuma.

Dragoncello: insalate, minestre, piatti a base di pesce, carne, pollo, arrosti e carni alla griglia. 

Erba cipollina: insalate, minestre, sughi e patate bollite.

Finocchio: pasta con le sarde, porchetta e carni grasse.

Ginepro: selvaggina, porchetta, cacciagione, arrosti, bolliti, spiedini - lessi - spiedini. 
Non va mangiato ma scartato una volta che fosse nel piatto.

Issopo: minestre, ragù ed insalate.

Lauro o Alloro: sughi, brodi di carne e pesce, conserve in olio e aceto e marinate.

Levistico: minestroni, verdura, sughi e formaggi.

Menta: arrosti e carni alla brace.

Origano: carne, pesce, formaggi freschi, pizze, fagioli lessati, melanzane, pomodori, intingoli, ripieni e carni in umido.

Melissa: insalate, zuppe, marinate. 

Noce moscata: ricotta, spinaci, ripieni, dolci, punch e vin brulé.

Paprika e Peperoncino: carni, sughi.

Pepe: a parte i dolci può essere utilizzato su qualunque alimento.

Rosmarino: crostacei, pesci, carni, arrosti, sughi, pizzaiole, carne alla griglia.

Salvia: pesce, brodo, fegato, frittelle e come condimento con il burro.

Santoreggia: legumi, carne di agnello, selvaggina ed intingoli

Scalogno: insalate, minestre, sughi e papate bollite. Da preferire alla cipolla anche per i soffritti.

Senape: usata per preparare l’omonima salsa.

Timo: carne, cacciagione e pesce. 

Vaniglia: dolci in genere.

Zafferano: zuppe vegetali e risotti.

Zenzero: carne, cacciagione, pesce, crostacei e dolci secchi. 

Dove bisogna buttare l'olio della frittura?

Sapete dove buttare l'olio della padella dopo una frittura fatta in casa?

Sebbene non si facciano molte fritture, quando le facciamo siamo soliti buttare l'olio usato nel lavandino
della cucina o in qualche scarico, vero ?

Questo é uno dei maggiori errori che possiamo commettere.

Perché lo facciamo?
Semplicemente perché non c'é nessuno che ci spieghi come farlo in forma adeguata.

Il meglio che possiamo fare è aspettare che si raffreddi e collocare l'olio usato in contenitori idonei, chiuderli e metterli nella spazzatura.

Un litro di olio rende non potabile circa 1 milione di litri d’acqua una quantità sufficiente per il consumo di acqua di una persona per 14 anni.

Se poi siete così volenterosi da consegnarlo ad una ricicleria pubblica ancora meglio,
diventerà biodisel o combustibile.

CioccoShow a Bologna

L'inconfondibile profumo e il sublime sapore del cioccolato attraversa la Penisola e giunge fino in Emilia per la sesta edizione di CioccoShow, la kermesse che la Dotta organizza in Piazza Maggiore e dintorni interamente dedicata al goloso e sfizioso cibo degli Dei.  
Perché nella città di Galvani e Marconi, Morandi (il pittore prima ancora che il cantante) e Rossini, la tradizione culinaria vuole a tavola non solo tagliatelle al ragù, lasagne, tortellini e mortadella, ma anche dolci gustosi, ricchi e antichi come la zuppa inglese, la torta di riso e lo zuccherino. Perché, dunque, non dedicare anche al cioccolato, quello artigianale e di qualità, sano e gustoso a tutte le età, il suo meritato momento di gloria?

Da mercoledì 24 a domenica 28 novembre 2010 nel centro storico della città, fra Piazza Maggiore e Piazza Nettuno, via dell'Archiginnasio, Piazza Galvani, Piazza Re Enzo, Piazza Mercanzia e Piazza Santo Stefano, i Maitre Chocolatiers esporranno le loro creazioni da ammirare e soprattutto gustare. Fondente, bianco, al latte, con nocciole, mandorle, pistacchi, noci, alla cannella o al peperoncino, al rum o liscio: a Bologna ce ne sarà per tutti i gusti.

Cinque giorni, quindi, in cui la Magia del cioccolato sarà la protagonista assoluta, fra laboratori artigianali per aspiranti cioccolatai, ma anche adulti e bambini desiderosi di imparare, il Percorso delle Delizie, un itinerario storico-gastronomico per la città alla scoperta di vicoli e scorci del centro fra un piatto e l'altro rigorosamente preparato col cioccolato, e poi musica e spettacoli per la Ciocconight di sabato 27 novembre che andrò avanti fino a mezzanotte e l'atteso concorso Vinci il tuo peso in cioccolato che eleggerà anche quest'anno le migliori ricette di dolci al cioccolato: la prima sarà premiata, per l'appunto, con tanto cioccolato quanto il peso dell'autrice o dell'autore.

29 ott 2010

BISCOTTI MORBIDI AI FIOCCHI D'ORZO di Anna Moroni

BISCOTTI MORBIDI AI FIOCCHI

Ingredienti: 
2 tazze di fiocchi d'orzo,
1/2 tazza di prugne secche denocciolate, 
1/2 tazza di nocciole, 
1/2 tazza di uvetta sultanina, 
1/2 tazza di farina di riso, 
2 mele, 
50 cl (1/2 bicchiere) di succo di mela senza zucchero, 
1 cucchiaino di cannella, 
1 cucchiaino d'olio di mais, 
sale.

Mettere a bagno i fiocchi d'orzo nel succo di mela con un pizzico di sale e
lasciarli ammorbidire. In una padella tostare le nocciole e dopo la tostatura, frullarle in un mixer grossolanamente. Lasciarne solo alcune intere da parte. In una ciotola unire le nocciole tritate, le prugne secche (rinvenute in poca acqua tiepida), l'uvetta, le mele grattugiate, la cannella e la farina di riso finché tutti gli ingredienti formino un impasto morbido. 
Ungere una teglia e mettere l'impasto a cucchiaiate sulla teglia, con una nocciola sopra ogni biscotto. 
Infornare per circa 15/20' a 180°. Spolverizzare quando sono freddi con la cannella o zucchero a velo

28 ott 2010

‘Premio Tartufo di Gubbio’

Sua maestà il tartufo sarà protagonista a Gubbio, il 18 e il 19 novembre.
In occasione del ‘Premio Tartufo di Gubbio’, ci sarà una vera e propria sfida tra grandi chef da cui emergerà un unico vincitore. La manifestazione coinvolgerà ristoratori, giornalisti del settore, scuole alberghiere, l’accademia della cucina, l’Università dei sapori e tanti altri interlocutori in un clima festoso tra personaggi dello spettacolo e tanti ospiti amanti della buona tavola.

Il regolamento. ‘Tartufo di Gubbio’ è un premio culinario che prevede la partecipazione di diversi chef impegnati nella realizzazione di un antipasto, un primo e un secondo piatto a piacimento con un solo obbligo: usare per ogni piatto il tartufo bianco di Gubbio. I piatti dovranno essere corredati da una ricetta scritta, che potrà essere liberamente usata e pubblicizzata dagli organizzatori della manifestazione per attività di promozione. Al termine, le specialità saranno valutati da una Giuria, designata insindacabilmente dagli organizzatori del ‘Tartufo di Gubbio, composta da personaggi del mondo della ristorazione, spettacolo e giornalistico.

SFORMATINO DI PATATE CON PANCETTA da 'La Prova del Cuoco'

SFORMATINO DI PATATE CON PANCETTA

Ingredienti: 
200g di patate,
50g di pancetta affumicata,
100g di radicchio trevigiano, 
7 noci, 
formaggio grattugiato,
olio extravergine di oliva q.b. 
sale e pepe q.b.

Sbucciare le patate, cuocerle in acqua bollente salata e poi schiacciarle.
Condirle con l'olio e regolare di sale e pepe. Tagliare finemente la pancetta e
il radicchio. Tritare grossolanamente le noci. Mettere a strati la pancetta,
il radicchio, le noci e le patate in un coppapasta. Terminare con una spolverata di formaggio grattugiato. Cuocere lo sformatino in forno a 200° per 10'.

POLPETTONE DI CAVOLFIORE di Antonella Clerici

POLPETTONE DI CAVOLFIORE












Ingredienti: 
1 piccolo cavolfiore,
2 bicchieri di farina di grano duro,
1 spicchio d'aglio, 
3 acciughe sotto sale (facoltative, solo se piacciono),
2 cucchiai di pinoli, 
lollo rossa gia' lavata,
olio e sale q.b. 

Scaldare l'aglio in un tegame con olio, le alici tritate ed i pinoli. Nel frattempo pulire il cavolfiore e separarlo
cima per cima; rosolarlo per alcuni istanti, unire un bicchiere d'acqua e
lasciar cuocere con coperchio per 15'.
Prelevare l'aglio, trasferire il tuttto in una ciotola e schiacciarlo con una forchetta, 
unendo un filo d'olio e farina. Formare con le mani un polpettone un 
po' schiacciato, trasferirlo in una teglia da forno unta d'olio 
(oppure avvolgerlo a mo' di caramella dentro un foglio di carta da forno gia' bagnata e strizzata, 
quindi chiusa con uno spago ai lati). 
Cuocerlo per 15' a 180°. Affettare e servire con dell'insalata di
stagione condita con olio e sale.

BOCCONCINI DI VITELLO CON LIMONE E ZENZERO da 'La Prova del Cuoco'

BOCCONCINI DI VITELLO CON LIMONE E ZENZERO













Ingredienti: 
500g di campanello di vitello tagliato a bocconcini, 
1 cipolla
1 limone non trattato,
50g di olive verdi snocciolate, 
zenzero fresco, 
1 spicchio di aglio schiacciato, 
1 bustina di zafferano, 
farina q.b.,
brodo vegetale,
olio extravergine d'oliva, 
sale e pepe.

Lavare il limone e togliere la pellicina gialla. Spremere il succo del limone in una ciotola.
Sbucciare e grattugiare un pezzetto di zenzero. In una padella, versare due cucchiai d'olio, aggiungere la
cipolla tritata, l'aglio e lo zenzero e farli appassire al fuoco. Mettere anche
i bocconcini di carne, prima infarinati, e lasciare insaporire per cinque minuti lasciando che si formi una crosticina. Aggiungere il succo di mezzo limone.
Aggiungere anche un pò di brodo e metà della buccia di limone a pezzettini o grattugiata.
Mettere ancha la bustina di zafferano e le olive verdi denocciolate tagliate a metà.
Cuocere per 40' a fiamma bassa. Quando mancano 5' aggiungere l'altra metà di succo di limone e delle buccie se possibile tagliate a striscioline.



27 ott 2010

Fiera nazionale del tartufo di Fragno

Nei mercatini e negli stand, oltre al tartufo di Fragno, si potranno scoprire i sapori dell’Appennino parmense con tutte le sue eccellenze. Tutte le domeniche saranno proposte visite guidate su prenotazione in tartufaia e degustazioni di menù tipici a base di prodotti biologici a chilometro zero. Oltre alle specialità gastronomiche al tartufo, disponibili nei ristoranti locali, sarà possibile assaporare frittelle, caldarroste e vin brulé, certificati dal Consorzio qualità Val Baganza.












DOMENICA 17/24/31 e DOMENICA 7 e 14 NOVEMBRE Calestano dalle ore 8,00 “XX FIERA NAZIONALE DEL TARTUFO NERO DI FRAGNO” organizzata dalla Pro Loco e Amm.Com.le.


I Broccoletti














Il broccolo fa parte della famiglia delle Crucifere. Il nome deriva dal altino brachium, chesignifica "ramo" o "braccio", probabilmente per la sua forma ad albero. I broccoli si sono sviluppati dalla pianta selvatica dei cavoli, originaria dell'Europa, e sebbene poveri di calorie, sono tra i cibi più ricchi di sostanze nutritive (particolarmente di vitamina C). Sono un'eccellente fonte di vitamine K, C e A, come pure di acido folico e di fibre: come altri membri della famiglia dei cavoli, hanno notevoli effetti in caso di tumore al seno.

I broccoletti italiani e in particolare quelli biologici sono molto
apprezzati nel nord Europa. Nei supermercati scandinavi vengono spesso venduti come broccoletti di Napoli o Barletta o di altre città pugliesi, in quanto associati proprio al luogo di provenienza. Saporiti, poco calorici e ricchi di fibre, i broccoletti contengono molti antiossidanti, sostanze in grado di ridurre i radicali liberi presenti nell’organismo, migliorando l’energia fisica e mentale e l’efficienza del sistema immunitario.

TRANCI DI SALMONE IN SANDWICH DI ROSTI da 'La Prova del Cuoco'

TRANCI DI SALMONE IN SANDWICH DI ROSTI














Ingredienti: 
1 trancio di salmone da 800g, 
5 cucchiai di olio extravergine di oliva, 
800g di patate metà lessate e metà crude,
4 cucchiaini di erba cipollina tritata,
100cc di panna liquida, 
6 cucchiai di burro fuso, 
80g di pancetta
1 cucchiaio di salsa di soia, 
1 cucchiaio di succo di limone, 
sale e pepe q.b.

Scaloppare il trancio di salmone e rosolare le scaloppine in una padella con
dell'olio per qualche minuto fino a doratura. 
Preparare i tortini di patate (Rosti): sbucciare la metà delle patate (400g) lavarle e grattugiarle; mescolarvi due cucchiaini di erba cipollina, 3 cucchiai di burro fuso, 
un pò di sale e un pò di pepe. 
Scaldare un padellino antiaderente di piccole dimensioni (8 cm), versarvi una cucchiaiata di preparato di patate: rosolare da entrambi i lati e procedere fino a fine impasto (otterremo 12 tortini). 
Nel frattempo sbucciare e lessare a vapore le rimanenti patate, passarle allo schiacciapatate e amalgamarle alla panna fresca da cucina, al burro e al resto dell'erba cipollina, sale e pepe formando un purè. 
In una padella rosolare anche il pancetta a listarelle. Aggiungere nel fondo di
rosolatura la salsa di soia e il succo di limone.
Comporre il piatto appoggiando i  rosti, una scaloppina di salmone, un secondo tortino, un altro strato di pesce, un terzo tortino, guarnire tutto  intorno con ciuffetti di purè e listarelle di pancetta e irrorare il tutto con l'emulsione di salsa di soia e limone.

PASTEL DE PAPAS di Anna Moroni da 'La Prova del Cuoco'

PASTEL DE PAPAS













Ingredienti per il puré: 
1 kg di patate lesse, 
latte q.b., 
Gr 80 di burro, 
noce moscata q.b. 

Per il ripieno: 
300g di carne tritata,
1 cipolla bianca, 
2 carote,
1 costa di sedano,
pepe q.b.,
1 peperone rosso, 
50g di olive verdi, 
sale q.b.,
olio extravergine di oliva q.b., 
formaggio grana grattugiato,
100g di pangrattato, 
1 mozzarella. 

Preparare il purè, quindi lessare le patate con il sale e quando sono cotte
passarle nel passapatate, metterle in una pentola aggiugendo il latte caldo un pò alla volta, 
il burro e la noce moscata.
la consistenza non deve essere molto molle, anzi e' preferibile che sia piuttosto pastosa. Mentre si fa raffreddare il purè mettere a soffriggere (usando olio extravergine di oliva) la cipolla, il sedano, le
carote e il peperone, che precedentemente sono state tagliate a cubetti. Salarle un pò così cuociono prima.
Quando iniziano a dorarsi aggiungere la carne tritata, far amalgamare bene il tutto per far sì che la carne si insaporisca, lasciare cuocere a fuoco moderato finché la carne non è
completamente cotta. Prendere una teglia e aggiungere un filo d'olio (o carta forno), poi fare uno strato molto piccolo di purè aggiungere un pò di grana, dopo, tutto il ripieno di carne spargendolo in maniera omogenea ed infine mettere sopra la mozzarella tagliata a pezzi e le olive.
Coprire nuovamente con uno stato altodi purè, e sopra la copertura mettere il pangrattato. 
Mettere in forno per 40', finchè non si è fatta la crosticina.
Da servire caldo, ma il giorno dopo è ancora meglio.

Consiglio: 
I peperoni talvolta risultano indigesti, allora togliamo un pochino di pelle col pelapatate 
e mettiamoli un pò in acqua e sale prima di cucinarli

26 ott 2010

Cotolette alla milanese di Antonella Clerici

Cotolette alla milanese con insalata croccante belga













Ingredienti:
2 fette di carne di vitello
Burro q.b.
1 uovo
Pangrattato
Sale e pepe

1 cespo di indivia
1 mela verde
2 cucchiai di mandorle
Limone
Uva passa
2 cucchiai di olio
Sale

Mettere subito il burro a sciogliere in padella. Prendere le cotolette, batterle bene e togliere il grasso. Battere un uovo con del sale, passarci le cotolette e poi impanarle (volendo si può fare 2 volte).
Metterele a cuocere nel burro.
Ora prepariamo il contorno:
Tagliare l'indivia e lavarla, poi prendere la mela, sbucciarla e tagliarla a spicchi.
Preparare un emulsione di 1/2 limone, l'olio ed un pò di sale e mischiare bene.
Mettere l'indivia e le mele in una ciotola con delle mandorle ed un pò di uvetta e condire il tutto con l'emulsione.

LASAGNE ALLA BOLOGNESE di Alessandra Spisni da 'La Prova del Cuoco'

LASAGNE ALLA BOLOGNESE

Ingredienti per il ragu': 
1kg di carne tritata di sottospalla di manzo,
2 gambi di sedano, 
2 carote, 
3 cipolle dorate
150g di strutto, 
500g di passata di pomodoro, 
2 cucchiai rasi di sale grosso,
1 pizzico di pepe, 
1 bicchiere di vino rosso.

Sfoglia verde: 
300g di farina 00, 
50g di spinaci cotti e strizzati, 
noce moscata, 
2 uova.

Besciamella: 
1 litro di latte, 
60g di farina, 
90g di burro,
sale q.b., 
noce moscata q.b, 
150g di formaggio grana grattugiato.

Per il ragù: 
Pulire, lavare e tritare finemente le verdure da odori (sedano, carota,cipolla). In un tegame di coccio
o di alluminio fondere lo strutto fino a fargli raggiungere il punto di fumo
per far evaporare velocemente l'acqua delle verdure. Unire gli odori e farli
stufare a fuoco medio senza perderli d'occhio. Mettere del sale grosso e del
pepe sulla carne alzando la fiamma, mescolare velocemente fino a che la carne
non cambia colore. Appena la carne comincia a rilasciare i suoi umori bagnare con il vino rosso. 
Lasciare evaporare l'alcool. Terminare l'esecuzione unendo il pomodoro e mescolando. Quando il composto
avra' ripreso a bollire, aggiungere dell'acqua e lasciar sobbollire per almeno 2 ore fino a cottura ultimata. Impastare gli ingredienti e tirare una sfoglia sostenuta.
Asciugare poco e tagliare a triangoli della stessa misura della teglia. Mettere a bollire il latte
in un pentolino che lo contenga in abbondanza e portare a bollore con sale e
moscata. In un padellino soffriggere la farina nel burro fuso e quando schiuma
versare tutto nel latte caldo mescolando con la frusta appena un attimo. 

Per confezionare le lasagne: cuocere la sfoglia in acqua bollente salata e raffreddarla passandola un attimo in acqua fredda salata. 
Fare almeno 4 strati di: sfoglia condita con besciamella, ragù e formaggio. 
Terminare con la besciamella, poco ragù e formaggio. 
Mettere in forno a 180°circa per 30 minuti.

CREMA FRITTA di Anna Moroni da 'La Prova del Cuoco'

CREMA FRITTA













Ingredienti: 
1/2 l di latte intero, 
130g di farina 0 (le creme si fanno sempre con farina 0), 
150g di zucchero, 
2 uova intere + 1 rosso, 
scorza di un limone, 
1/2 stecca di vaniglia. 

Per friggere:
Pangrattato + 1 uovo

Mettere a bollire il latte con la buccia di limone e i semini di vaniglia 
(aprirla e togliere tutti i semini col coltello). 
In un altro tegame mescolare lo zucchero con le  uova, lavorarli, poi mettere la farina e mescolare ancora, 
poi aggiungere un pò di latte filtrato. Agiungere il restante latte, mescolare e versare nel tegame rifiltrando 
di nuovo. Stemperare con una frusta e cuocere la crema per 5-6' minuti lavorandola
con una spatola di legno. 
Scodellarla in un recipiente rettangolare unto per farla raffreddare. 
Usare una pirofila di cm 15 x 25. 
Quando è fredda tagliare a cubetti o a rombi piuttosto piccoli.
Sbattere 1 uovo in una terrina (con un poco di latte se si vuole). 
Passare i pezzetti prima nel pangrattato, successivamente nell'uovo e poi ancora nel
pangrattato. Friggerli in abbondante olio (o strutto) ben caldo fino a quando il colore è bello dorato.

Un consiglio: preparare la crema il giorno prima perchè deve essere ben fredda. 


Possiamo fare un fritto misto con cavolfiore e mele preparando una pastellina:

5 cucchiai di maizena
2 uova
Acqua
Pangrattato

Mettere 1 uovo, la maizena e l'acqua (un pochino) in una ciotola e sbattere bene con la forchetta, se fosse troppo lento aggiungere dell'altra maizena.
Lessare precedentemente il cavolfiore, intingerlo nella pastella, impanarlo e di nuovo nell'uovo e nel pangrattato. Così anche con le mele.

25 ott 2010

Pollo alla piastra con spinaci......per stare leggeri!!

Pollo alla piastra con spinaci

Ingredienti
400 g di petto di pollo;
1 limone;
1 cucchiaino di zenzero;
1 cucchiaio d'olio d'oliva extravergine;
200 g di spinaci giovani;
sale marino integrale q.b.

Preparazione
Metti il petto di pollo affettato in un piatto e cospargilo con il succo del limone e lo zenzero in polvere (Lo zenzero facilita la digestione e svolge un'azione disintossicante). Lascia riposare per 15 minuti, poi scola il pollo dalla marinata e fallo dorare in una padella antiaderente con l'olio. Quando il pollo è cotto, regola di sale e servi in tavola con gli spinaci mondati, lavati, asciugati e conditi con un filo d'olio e aceto di mele.

Pane alle mele

Pane alle mele

Ingredienti per 4 pagnotte:
1 kg di farina di farro 
80 g di semi di girasole 
80 g di sesamo 
1 cucchiaino di sale
40 g di lievito 
1 l di acqua tiepida 
200 g di mele secche

Versare la farina di farro in una ciotola, alla quale si aggiungeranno i semi di girasole, il sesamo e il sale. Poi si sbriciola all'interno dell'impasto il lievito, vi si versa l'acqua e si mescola bene. Contemporaneamente, con l'affettatrice o una mandolina, bisogna tagliare alcune sottili fettine di mela, metterle in forno a 25°C per tre/quattro ore a temperatura costante e aspettare fino a che non si saranno essiccate. Una volta pronte, è necessario aggiungerle all'impasto, dopo averle sminuzzate con le mani. Non resta che modellare il tutto a piacimento dando sfogo alla propria creatività, disporre le pagnotte su una teglia imburrata e farle cuocere in forno a 190° per 35 minuti circa. Lo chef suggerisce di mettere nel forno anche un pentolino con dell'acqua in modo che le pagnotte non si secchino troppo. Il risultato è un pane casalingo, fragrante e genuino che stupirà i vostri ospiti, una alternativa sana alle merendine preconfezionate per i bambini che potranno così scoprire il sapore autentico del pane casereccio.

Tiramisù alla frutta, un dolce adatto ai celiaci

Tiramisù alla frutta

Ingredienti:
250 g di biscotti savoiardi,
2 arance,
2 banane,
5 kiwi,
250 ml di panna fresca da montare,
una decina di noci e cacao a piacere.

Montate la panna con la frusta elettrica; pulite le banane e i kiwi preparandone delle fettine, spremete le arance ponendone il succo in una terrina, pulite e tritate le noci e lasciatene dei gherigli interi per la decorazione. Imbevete i savoiardi con il succo d'arancia e disponeteli in una pirofila da portata, possibilmente con i bordi alti. Fatene uno strato omogeneo, sistematevi sopra le fettine di frutta alternandole, ricoprite con la panna montata e spolverate di cacao. Fatene quanti strati volete. Per ultimo spolverate con abbondante cacao e guarnite con i gherigli di noce. Mettete in frigorifero per 1 ora almeno e servite freddo.
Da  Sono CELIACO, non malato! 

Torta caprese al limone di Sal Di Riso da 'La Prova del Cuoco'

Torta caprese al limone

Ingredienti:
5 Uova
100 gr di Olio e.v.
Sale
100gr di zucchero a velo
150gr di Cioccolato bianco
200gr di Mandorle
1 limone gratt.
1 limone candito
3gr di lievito
Fecola

Preparare un'emulsione di uova e olio con 5 tuorli con 100gr di olio versandolo a filo. Aggiungere un pò di sale e mescoliamo con una frusta. Adesso andiamo ad aggungere 100gr di zucchero a velo, misceliamo bene gli ingredienti ed aggiungiamoci circa la metà degli albumi a neve. Tritiamo del cioccolato bianco e versiamo nella ciotola con delle mandorle anch'esse tritate, ma non tritate. Mescoliamo bene e aggiungiamo l'altra metà degli albumi. A questo punto mettiamo del limone grattuggiato e del limone candito. Infine un pizzico di lievito. Versate in una tortiera infarinata con la fecola e mettete in forno a 170° per circa 40/45'.

Torta caprese classica di Sal di Riso da 'La Prova del Cuoco'

Torta caprese classica

Ingredienti
Gr 175 di zucchero
Gr 175 di burro
5 uova
Sale
Gr 175 di cioccolato fondente al 50%
Gr 30 di cacao in polvere
Gr 60 di Fecola
1 bustina di Lievito
Gr 75 di Mandorle

Montare con un frustino il burro con lo zucchero, aggiungere 5 tuorli, un pò di sale. Miscelare il cacao in polvere con il cioccolato fondente grattugiato, aggiungere il lievito e la fecola.
Versiamo il cioccolato nella ciotola della crema, aggiungere anche gli albumi montati a neve e mescolare bene con una spatola. Mettere le mandorle sgusciate e tritate.
Versare in una teglia, imburrate e infarinata non con la farina, ma la fecola, per 45' a 170° circa

Canederli alla veneta da 'La Prova del Cuoco'

Canederli alla veneta con distillato di pomodoro













Ingredienti:
200g di pane raffermo
1 bicchiere di latte fresco
prezzemolo q.b.
½ spicchio di aglio
1 cucchiaio di cipolla rossa stufata
1 uovo intero
3 cucchiai di formaggio grattugiato
60g di soppressa
1 acciuga
1 caprino
25g di burro morbido
1 cucchiaio di senape in grani
erba cipollina q.b.
2 cucchiai di mandorle tostate
paprika q.b.
3 pomodori basilico q.b.
1 cucchiaio di farina
olio extra vergine di oliva q.b.
sale e pepe q.b.
brodo vegetale q.b.

Preparare il brodo vegetale. In una terrina bagnare il pane raffermo spezzettato con il latte. Nel frattempo, amalgamare il caprino con il burro morbido, l’erba cipollina, la senape in grani e le mandorle tostate tritate. Profumare con l’aglio disidratato e la paprika. In una fondina formare una base circolare con il caprino e lasciarlo raffreddare nel frigorifero per 5’. Prendere una moka sterile, porre nel serbatoio l’acqua di vegetazione dei pomodori e nel filtro il basilico e procedere come per un caffè. Impastare i canederli di pane raffermo in maniera classica. Aggiungere il latte, il prezzemolo, la cipolla stufata, l’uovo e il formaggio grattugiato. Unire la soppressa tritata, l’acciuga e la farina. Cuocere i canederli per un paio di minuti nel brodo vegetale. Scolarli quando vengono a galla, condirli con un filo d’olio extravergine di oliva e regolare di pepe. Porre il caprino sul fondo del piatto, sistemare i tre canederli cotti nel brodo e terminare con l’acqua di vegetazione del pomodoro.

24 ott 2010

Biscotti fantasma

Biscotti fantasma

Ingredienti:
Gr 250 di burro
Gr 250 di zucchero
3 uova
1 cucchiaio di vaniglia
Gr 800 di farina per dolci
1/2 cucchiaio di bicarbonato di sodio
1/2 cucchiaio di lievito

Unite in una ciotola il burro e lo zucchero.
Amalgamateli bene ed aggiungetevi le uova, la vaniglia e la farina. Mescolate energicamente.
Appena l'impasto sarà liscio e solido, lasciatelo riposare per 40-50' in frio. Riprendetelo e lavoratelo di nuovo, stendetelo e ritagliatevi delle formine da fantasma (volendo anche forme diverse!!!).
Imburrate una teglia (o usate carta da forno) e disponetevi i biscotti cuocendoli a 250° per pochissimi minuti.
Volendo ricoprirli di glassa bianca.
Buon halloween!!!!

Pan di Zucca (ricettina per Halloween da preparare con i bimbi)

Pan di Zucca

Gr 250 di polpa di zucca
Gr 500 di farina
Gr 100 di burro
Gr 100 di zucchero
1 pizzico di sale
1 bustina di lievito

Cuocete la polpa di zucca fino a farla diventare un purè morbido.
Mescolatevi la farina, il burro, lo zucchero e, alla fine, aggiungete un pò di sale. unite mezza dose di lievito e lasciate riposare per almeno 30'.
Aggiungete l'altra metà di lievito ed impastate accuratamente. Infornate a 180° per 45'.

LASAGNETTA DI PASTA FRESCA CON TALEGGIO, RADICCHIO E SPECK da 'La Prova del Cuoco'

LASAGNETTA DI PASTA FRESCA CON TALEGGIO, RADICCHIO E SPECK

Ingredienti: 
200g di farina,
100g di taleggio, 
2 uova, 
1/2 cespo di radicchio,
100g di speck, 
olio extravergine di oliva, 
sale q.b.

Impastare la farina con le uova, stendere la pasta e ricavare le lasagnette.
Tagliare il formaggio e lo speck. Sbollentare il radicchio. 
Cuocere brevemente le lasagnette in acqua bollente salata. Montare le lasagnette alternandole con il radicchio, il taleggio e lo speck. Terminare la cottura in forno a 180° per 10 minuti.

BOCCONCINI DI POLLO AL PANE ROSSO CON PORCINI SALTATI da 'La Prova del Cuoco'

BOCCONCINI DI POLLO AL PANE ROSSO CON PORCINI SALTATI 

Ingredienti: 
400g di fusi di pollo,
200g di porcini,
farina q.b., 
1 uovo, 
pangrattato q.b., 
concentrato di pomodoro,
prezzemolo q.b., 
1 spicchio di aglio,
olio extravergine di oliva, 
sale q.b. 

Ricavare la polpa dai fusi di pollo e tagliarla a pezzetti. Passare la polpa nella farina, poi nell'uovo sbattuto e
nel pangrattato precedentemente frullato con il concentrato di pomodoro.
Rosolare la carne in una padella con l'olio. Regolare di sale. Pulire i fun-
ghi e saltarli in padella con l'olio, il prezzemolo e l'aglio. Servire i porcini
sul fondo del piatto con sopra i bocconcini di pollo.

POLPETTINE DI MANZO CON RADICCHIO AL BALSAMICO da 'La Prova del Cuoco'

POLPETTINE DI MANZO CON RADICCHIO AL BALSAMICO

Ingredienti: 
300g di macinato di manzo,
150g di patate novelle, 
1 uovo, 
1/2 cespo di radicchio, 
aceto balsamico q.b.,
pangrattato q.b.,
vino bianco q.b.,
olio extravergine di oliva,
sale e pepe q.b.

Cuocere le patate e poi schiacciarle con lo schiacciapatate. Lavorare il macinato, l'uovo e le patate schiacciate con le mani. Regolare di sale e pepe.
Formare le polpette, passarle nel pangrattato e poi friggerle in padella.
Sfumare con il vino bianco.

PETTO FARCITO CON BESCIAMELLA AI FUNGHI di Anna Moroni da 'La Prova del Cuoco'

PETTO FARCITO CON BESCIAMELLA AI FUNGHI













Ingredienti: 
600g di petto di vitello senza osso, 
un bicchiere di latte (da circa 250g) ,
basilico q.b.,
salvia q.b.,
timo q.b., 
rosmarino q.b., 
100g di burro, 
1 cucchiaio colmo di farina, 
50g di funghi porcini o secchi, 
100g di mollica di pane, 
1 tuorlo d'uovo, 
1 cucchiaio di grana,
1 fettina di prosciutto (50 gr), 
sale q.b., 
acqua q.b., 
vino bianco q.b.,
1 spicchio d'aglio. 

Spianare e battere il petto di vitello. Preparare la besciamella: aromatizzare il latte con salvia, rosmarino, timo e basilico lasciare scaldare. Far fondere in un pentolino una noce di burro ed aggiungere un cucchiaio di farina e diluire con il latte aromatizzato, privato delle erbe aromatiche, aggiustare di
sale. Preparare i fughi secchi mettendoli a bagno, farli rinvenire, saltarli in padella con burro, acqua calda un
mestolo e salare. Una volta cotti aggiugere la besciamella, il pane bagnato nel latte e strizzato, un tuorlo di
uovo e il prosciutto tagliato a dadini ed infine il grana. 
Amalgamare bene tutti gli ingredienti e stendere la besciamella sul petto di vitello. Arrotolare e chiudere con spago da cucina, cucire l'estremità. Cuocere in un tegame ovale con olio e burro,
uno spicchio di aglio e due foglie di salvia, rosolare bene e finire di cuocere con il vino bianco e se necessario
del brodo. La cottura sarà di 1 ora. Lasciare freddare, tagliare e servire.



23 ott 2010

‘Un Po di gusto’- Quarta Rassegna Gastronomica del Po

La rassegna gastronomica Un Po di Gusto torna sulle rive del Grande Fiume dal 15 ottobre all’8 dicembre 2010.  
La Bassa piacentina, il lembo di pianura padana al limite occidentale si accende con Un Po di gusto e celebra la sua gastronomia rendendo omaggio a quel fiume che la simboleggia. Dal 15 ottobre all’8 dicembre 2010 si svolge la Quarta Rassegna Gastronomica del Po, un ideale viaggio che attraverso osterie, trattorie, ristoranti e aziende agricole conduce alla (ri)scoperta della tradizione culinaria e delle specialità tipiche del territorio. Quattordici ristoranti, i sette comuni che fanno parte della Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina, propongono per quasi due mesi la degustazione di oltre cento piatti! Le prelibatezze sono suddivise in 28 menu a prezzo fisso, compresi tra i 25 e i 35 euro, con bevande incluse. Un Po di Gusto è l’idea per una cena con gli amici, un pranzo in famiglia, un appuntamento romantico all’insegna del buon cibo tradizionale. I classici piacentini sono i protagonisti sulla tavola, primi tra tutti la coppa, la pancetta e il salame Dop, il formaggio padano, seguiti da must come pisarei e fasò, tortelli di ricotta e spinaci, stracotti, culatello, mariola, fritto d’acqua dolce, anguilla in umido, la torta sbrisolona, la mostarda di fichi… e tante altre ghiottonerie. La caratteristica comune è che ogni menu è completo, e composto dall’antipasto al dolce unicamente con prodotti provenienti da aziende del territorio. Sapori genuini, che derivano da una millenaria tradizione di attenzione e gusto per la tavola e il cibo, e che si espongono in un ideale buffet che mescola fiume e terra, raffinatezze e piatti contadini. L’evento, che quest’anno si allunga fino a coprire una cinquantina di giorni golosi, è organizzato in collaborazione con l’Assessorato al Turismo della Provincia di Piacenza. “Con un Po di Gusto – sottolinea Maurizio Parma, assessore al Turismo della provincia di Piacenza e presidente della Strada del Po – l’Associazione intende rafforzare l’immagine di un prodotto all’avanguardia per quanto riguarda la qualità dell’offerta, e che è in grado di conquistare spazi rilevanti nell’ambito del moderno mercato turistico. La rassegna gastronomica è ideale per soddisfare la sensibilità con la quale il turista-viaggiatore odierno si accosta a realtà e tradizioni diverse dalle proprie”. Solo qualche dato per dare la dimensione dell’evento: l’itinerario della Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina misura nel suo complesso circa 80 km, si sviluppa in una cornice di borgate dall’impianto urbanistico lineare e geometrico e riunisce 52 tra soci pubblici (la Provincia di Piacenza, la Camera di Commercio di Piacenza insieme ai Comuni di Besenzone, Caorso, Castelvetro Piacentino, Cortemaggiore, Monticelli d’Ongina, San Pietro in Cerro, Villanova sull’Arda) e privati (aziende agricole, ristoranti, agriturismi, salumifici, caseifici, musei, castelli, botteghe del tipico, associazioni di categoria).

“Biogustando – Io faccio la cena giusta”

Da sabato 16 a domenica 31 ottobre a Bologna torna la quinta edizione di “Biogustando – Io faccio la cena giusta”, l’iniziativa promossa da AIAB Emilia Romagna in collaborazione con Fairtrade Italia. 
Numerosi ristoranti e agriturismi bolognesi portano in tavola cene biologiche, etiche e solidali, tra sapori della tradizione e profumi del sud del mondo. Qualità, salubrità ed equità sulla forchetta. Da sabato 16 a domenica 31 ottobre sulle tavole dell’Emilia Romagna torna BioGustando, la serie di appuntamenti conviviali che AIAB Emilia Romagna propone ormai da 5 anni. In provincia di Bologna cinque agriturismi propongono pranzi e cene dai sapori autunnali, con piatti a base di zucca o castagne e magari profumati dagli aromi di altre terre in una scelta ampissima di piatti, dalle zuppe, tagliatelle e arrosti, alla polenta o i piatti vegetariani, fino ai dolci con zenzero e zucchero di canna equo solidale: il biologico è per tutti i gusti. Le strutture bolognesi che hanno aderito a BioGustando sono: Estravagario di Bologna, Osteria San Pietro di Ozzano, Agriturismo Fattoria Quercia di Castello di Serravalle, Agriturismo Vinearegum di Castel San Pietro, Agriturismo Villa Buontempo di Dozza. L’iniziativa si estende all’intero territorio regionale, con altre cinque province coinvolte: oltre a Bologna hanno aderito anche, Modena, Parma, Ravenna, Forlì Cesena e Ferrara. In tutta l’Emilia Romagna 18 agriturismi e ristoranti portano sulle loro tavole la sicurezza e l’elevata qualità dei prodotti biologici provenienti da coltivazioni e allevamenti sapientemente curati. Alle tradizioni culinarie locali, poi, si uniscono sapori e profumi che vengono da terre lontane: grazie alla collaborazione con Fair Trade Italia i ristoratori possono contare su una vasta gamma di prodotti certificati dal marchio Fairtrade: dal riso alle spezie, dal caffè al cacao, le tavole di BioGustando diventano preziose e giuste, arricchendo i piatti più tradizionali con la cultura e i valori dei produttori del sud del mondo e diventando partecipi della campagna nazionale “Io faccio la cena giusta”. Le cene che BioGustando propone durante le due settimane dal 16 al 31 ottobre sono quindi Biologiche, Equo Solidali e anche Etiche, grazie alla partnership di Banca Etica. BioGustando porta sulle tavole di agriturismi e ristoranti l’elevato valore di chi promuove, sostiene e produce, dal locale al sud del mondo, seguendo criteri biologici: un ricchissimo calendario di appuntamenti impreziositi quest’anno dalla ricchezza di chi sostiene un modello agricolo e culturale che rimette al centro le comunità agricole locali e favorisce scambi etici tra le diverse realtà.


Salone del Gusto a Torino

Il cibo di qualità sposa l’arte, l’ecologia, l’educazione, le tradizioni delle diverse culture del mondo ed i piaceri: succede a Torino al Salone internazionale del Gusto, massimo appuntamento italiano dedicato al cibo sostenibile e al territorio, fino al 25 ottobre (orari: 11-23, lunedì 25 ottobre, dalle 11 alle 20; per i dettagli www.salonedelgusto.it).  
La manifestazione che si tiene al Lingotto, è alla sua ottava edizione, è luogo di divertimento e di scambio di culture anche per il viaggiatore del weekend, una sorta di agorà contemporanea in cui contadini e artigiani, mondo della cultura accademica e cuochi, pellegrini e specialisti dell’enogastronomia insieme ai curiosi approfondiscono le proprie conoscenze, non solo del palato.

E dà lo spunto per visitare Torino e i suoi tesori. Infatti conservando il biglietto d'ingresso del Salone si può entrare uno dei quattro musei civici torinesi – Palazzo Madama-Museo d'Arte Antica, Gam-Galleria d'Arte Modena e Contemporanea, Mao-Museo d'Arte Orientale e Borgo Medievale – e al Museo del Cinema a prezzo ridotto. i sono anche facilitazioni per partecipare all’edizione speciale della Merenda Reale (sabato 23 al Palazzo Reale) a base di cioccolata calda e pasticceria artigianale, rito tanto amato dai regnanti di Casa Savoia, alle degustazioni Chocopass, o per la Piemonte card (utile per i mezzi pubblici). Essendo in giro per Torino è da consigliare una visita golosa alla bottega di Guido Gobino, un’impareggiabile firma dell’artigianato della cioccolata (www.guidogobino.it).

All’interno del Lingotto la passeggiata è tanto lunga quanto piacevole nel “Mercato” che proietta il visitatore nella produzione degli alimenti. Nei padiglioni 2 e 3 si incontrano i prodotti del territorio italiano, mentre nel padiglione 1 troviamo quelli del resto del mondo, fra cui oltre 200 stand dei Presìdi (i prodotti tutelati da Slow Food). Nell’Oval ci si imbatte nell’evento “Terra Madre”, con le comunità del cibo che perseguono l’obiettivo della filiera sostenibile e del rispetto delle tradizioni. Nello spazio dell’Enoteca si può assaggiare con pochi euro il meglio della produzione vinicola – per le annate più prestigiose però bisogna recarsi alla Banca del Vino (50euro per i non soci Slow Food) -, mentre nel padiglione 5 si incontrano le cucine di strada, che sorprendono con i loro semplici ma gustosissimi prodotti (dalla focaccia di Recco al panino col lampredotto o alla piadina romagnola).

Nei Laboratori del Gusto (prenotazione obbligatoria) produttori esperti e grandi chef accompagnano il pubblico in esperienze sensoriali uniche. Al cocktail bar (padiglione 1) poi la sosta merita non solo per provare eccezionali bevande realizzate da professionisti, ma anche per assistere alle spettacolari esibizioni di cocktail-acrobatici. E poi gli “Appuntamenti a Tavola”: 24 occasioni con chef da tutto il mondo; da leccarsi i baffi (ultime prenotazioni direttamente in fiera) ed il Teatro del Gusto, dove si esibiscono nell’arte culinaria cuochi italiani e internazionali, dei quali lo spettatore può assaggiare i piatti simbolo. Per aggiornarsi sulle tendenze nella ricerca e confrontarsi sui temi di attualità come lo spreco, lo sviluppo sostenibile e la fame nel mondo è utile partecipare alle conferenze di relatori quali Stefano Rodotà, l'ambientalista indiana Vandana Shiva, Andrea Segrè della Facoltà di Agraria di Bologna, Marco de Ponte di Action Aid.

E cammina cammina si approda sulla Via Francigena: vista la esatta sintonia di ritmi e di costante ricerca culturale con la filosofia del Salone, l’associazione europea delle vie Francigene si presenta in fiera con lo speciale connubio cultural-gastronomico fra itinerario religioso e Parmigiano-Reggiano. Il pellegrino moderno può così assaggiare il semplice (nella formula) pane e formaggio, scoprendo invece l’eccellenza del pane di Altopascio e del formaggio simbolo di italianità nel mondo, il Parmigiano-Reggiano. E’ sempre più diffusa infatti la voglia di percorrere una parte almeno della Via Francigena; ogni turista lo fa con motivazioni diverse, vista la varietà di stimoli che questo itinerario promette, da quello della natura, a quello della cultura, dell’arte e delle tradizioni, e non ultimo quello del cibo. L’iniziativa dal titolo “Via Francigena: in cammino lungo la Via del Gusto” (presente anche la mostra “Da Canterbury a Roma: 1800 km attraverso l’Europa”; per informazioni www.viafrancigena.eu e www.rivistaviafrancigena.it) è un viaggio fra oltre 40 prodotti tipici, DOP e IGP che si incontrano sulla Via; non solo un itinerario culturale, un cammino spirituale, un percorso atletico o un viaggio fra i piatti tradizionali, bensì soprattutto un esempio di turismo sostenibile.

22 ott 2010

ORATA IN CROSTA DI SESAMO CON BARBABIETOLE da 'La Prova del cuoco'

ORATA IN CROSTA DI SESAMO CON BARBABIETOLE













Ingredienti: 
1 orata da 400g, 
2 barbabietole precotte,
1 cipolla rossa, 
prezzemolo q.b.
,menta fresca q.b.,
1 fetta di pane cassetta, 
semi di sesamo q.b.,
sale e pepe q.b., 
olio extravergine di oliva q.b., 
menta fresca q.b.

Pulire l'orata e ricavare 4 filetti. Appiattire due filetti, dopo averli coperti con una pellicola, con il batticarne. Tagliare a mo' di tartare i restanti filetti e condire con il prezzemolo, la menta e il pane in cassetta
tritati.Regolare di sale e pepe. Farcire con il ripieno ottenuto i due filetti di orata e formare due involtini.
Passare gli involtini nei semi di sesamo e poi cuocerli in padella con poco olio. Sbollentare le barbabietole in
acqua. Tagliare una barbabietola a fette e grigliarle in padella, frullare la seconda barbabietola con la cipolla.
Servire l'orata sulla crema di barbabietola con accanto la barbabietola gratinata. 
Terminare con un filo d'olio e decorare con delle foglioline di menta.

OSSIBUCHI DI TACCHINO CON PORCINI da 'La Prova del Cuoco'

OSSIBUCHI DI TACCHINO CON PORCINI SALTATI E PESTO DI RUCOLA













Ingredienti: 
400g di ossibuchi di tacchino, 
1 porcino, 
100g di rucola, 
pinoli q.b., 
vino bianco q.b., 
2 carote,
1 costa di sedano, 
2 spicchi d'aglio,
1 cipolla, 
50g di pomodori pelati, 
rosmarino q.b., 
olio extravergine di oliva q.b., 
burro q.b., 
sale q.b.

Pulire le carote e il sedano, tagliarli a dadini e poi rosolarli in padella con la cipolla, i pelati e l'olio extravergine. Unire gli ossibuchi e sfumare con il vino. Tagliare il porcino a fette,
saltarlo in padella con l'aglio in camicia, l'olio e poco burro. Regolare di
sale solo al termine della cottura. Terminare la cottura degli ossibuchi in forno con il rosmarino. 
Frullare la rucola con i pinoli e poco aglio e l'olio extravergine. Servire mettendo il pesto
di rucola sul fondo del piatto, gli ossibuchi con le carote e il sedano sopra
e accanto i porcini saltati in padella.

FRITTELLE DI PERE di Anna Moroni

FRITTELLE DI PERE













Ingredienti: 
250g di acqua, 
80g di burro, 
170g di farina bianca, 
sale q.b.,
5 uova, 
350g di patate lesse, 
120g di mandorle sgusciate, 
500g di pere (2 pere grandi), 
100g di gocce di cioccolato, 
zucchero semolato q.b., 
olio extravergine di oliva.

Portate a bollore 250g d'acqua con un pizzico di sale e il burro. Versare la farina, tutta in una volta e, sempre
mescolando, tenete l'impasto sul fuoco fino a quando farà uno sfrigolio come
se friggesse e si staccherà dai bordi e dalle pareti della casseruola; allora trasferire nella ciotola dell'impastatrice e lasciare raffreddare. Lavorare l'impasto con la frusta a gancio, aggiungendo le uova, uno alla volta e non unendo il successivo se il precedente non sarà stato perfettamente amalgamato. 
All'impasto incorporare le patate passate allo schiacciapatate, le mandorle grossolanamente tritate, 
le pere a cubetti di un paio di centimetri, le gocce di cioccolato.
Riscaldate con abbondante olio nella padella i fritti, poi versatevi l'impasto a cucchiate, quando le bignole saranno ben gonfie e dorate, toglietele con il mestolo forato e fatele sgocciolare su un doppio foglio di carta assorbente, tuffatele in abbondante zucchero semolato. Servitele calde.

Disclaimer

Questo blog non costituisce una testata giornalistica. Non ha carattere periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità dei materiali. Pertanto non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della Legge. n. 62 del 2001.