31 lug 2010

Crostini di gamberetti

Crostini di gamberetti

Ingredienti:

1 kg di gamberetti
4 sfilatini di pane tipo baguette
5 pomodori ramati maturi
1 spicchio di aglio
1 pezzetto di radice di zenzero di circa 2,5 cm
1 mazzetto di prezzemolo
9 cucchiai di olio extravergine di oliva
sale
pepe nero in grani

Pulite i gamberetti, sgusciateli ed eliminate il filo nero sul dorso. Mondate e lavate i pomodori; tagliateli a pezzi, passateli al passaverdure e condite la salsa ottenuta con una presa di sale, una macinata di pepe e tre cucchiai di olio.
Pelate lo zenzero e l’aglio, mondate e lavate il prezzemolo. Tritate finemente questi tre ingredienti, tenendo da parte alcune foglie di prezzemolo; fate rosolare il trito in una padella insieme con sei cucchiai di olio. Prima che il trito prenda colore unite i gamberetti, salate e lasciate cuocere a fiamma media per 1 minuto.
Affettate il pane, versate su ogni fettina due cucchiai di salsa di pomodoro e distribuitevi sopra i gamberetti; spolverizzate con pepe nero macinato al momento. 
Guarnite con le foglie di prezzemolo tenute da parte e servite. 

Granita di melone e limoni

Granita di melone e limoni

Ingredienti:
2 meloni retati da circa 1 kg ciascuno
succo di 3 limoni
250 g di zucchero

Raccogliete in un pentolino lo zucchero, il succo filtrato dei limoni e 3 dl di acqua, quindi portate a ebollizione su fiamma moderata e lasciate cuocere per circa 20 minuti, fino a ottenere uno sciroppo. Spegnete il fuoco e lasciate raffreddare.

Tagliate i meloni a fette sottili, privatele dei semi e tagliatene una a spicchi per la guarnizione, quindi frullate le rimanenti con lo sciroppo al limone.

Versate il composto in una vaschetta per gelato, riponete in freezer e lasciate raffreddare la granita per circa 3 ore, mescolando ogni mezz’ora, fino a che avrà assunto una consistenza ghiacciata, ma molto fine.

Trascorso questo tempo, suddividete la granita nelle ciotole individuali e servite guarnendo ogni porzione con gli spicchi di melone tenuti da parte. 

29 lug 2010

Via libera alla pannocchia transgenica

La Commissione europea ha autorizzato oggi le importazioni e l'utilizzo nell'industria alimentare di sei specie di mais geneticamente modificato. 
Le autorizzazioni, valide per 10 anni, non sono da mettere in relazione con il pacchetto di norme recentemente adottato sulla coltivazione degli ogm, come precisa l'esecutivo di Bruxelles.
Le autorizzazioni concesse oggi vanno nella direzione gia' delineata in precedenti occasioni dalla Commissione, nonostante le perplessita' espresse da una gran parte dei paesi Ue sugli Ogm. In particolare, in occasione dell'ultimo consiglio dei ministri dell'Agricoltura, il mese scorso, i 27 non avevano trovato un accordo sulla linea da seguire. "I sei organismi geneticamente modificati in questione - spiega l'esecutivo - hanno ottenuto, fra il febbraio e il settembre dell'anno scorso, un giudizio positivo dall'Autorita europea per la sicurezza alimentare (Efsa), proseguendo cosi' il percorso per ottenere l'autorizzazione cosi' come previsto dalla normativa Ue. Poiche' gli Stati membri non hanno trovato una maggioranza qualificata per schierarsi a favore o contro, il dossier e' tornato alla Commissione per una decisione" che non poteva che essere positiva, ha spiegato un portavoce. La decisione di oggi apre il mercato europeo alle importazioni di mais geneticamente modificato da Stati Uniti, Brasile e Argentina. Si tratta di un mais resistente agli insetti prodotto dalla societa' di biotecnologie svizzera Syngenta, autorizzato fino a 3 anni fa, e di 5 nuovi "ibridi", elaborati e prodotti dalla stessa Syngenta e dalle americane Dupont, Dow Chemical e Monsanto. Il dossier sugli Ogm e' controverso e la maggioranza degli Stati membri ha una posizione contraria; ma per prendere decisioni su questo tema serve una maggioranza qualificata.
Inoltre, il punto di vista di alcuni Paesi si sta ammorbidendo, e l'intenzione gia' espressa dalla Commissione e' quella di andare verso un sempre maggior grado di sussidiarieta', dando liberta' agli Stati di decidere la propria strada sull'argomento. Il dossier Ogm e' uno di quelli che occupera' maggiore spazio nelle discussioni di Bruxelles alla ripresa autunnale, e la presidenza belga ha intenzione di arrivare entro la fine dell'anno a una sua definizione piu' precisa.
(AGI) .

26 lug 2010

Le uova delle galline libere sono migliori

Lo studio è stato compiuto dai ricercatori dell’Università Statale della Pennsylvania (Usa) dipartimento Penn State's College of Agricultural Sciences che hanno confrontato le uova prodotte da galline libere e quelle di galline alimentate a “pastoni” di produzione industriale.
Le analisi hanno permesso di stabilire che le uova delle galline libere di razzolare e nutrirsi di erbe, legumi e altri alimenti contenevamo maggiori quantità di elementi nutrienti. In particolare vi era una maggiore concentrazione di acidi grassi essenziali (polinsaturi) omega-3, vitamine A ed E.

A detta del coordinatore della ricerca, professoressa Heather Karsten, le differenze tra i due tipi di uova erano sorprendenti. «Rispetto alle uova delle galline commerciali, le uova di galline che pascolavano avevano il doppio di vitamina E e acidi grassi a catena lunga come gli omega-3; più del doppio del totale di acidi grassi omega-3, e meno della metà del rapporto tra omega-6 e omega-3. La concentrazione di vitamina A è stata del 38% più alta nelle uova delle galline che pascolavano che nelle uova delle galline commerciali, ma la vitamina A per uovo totale non differiva», ha commentato Karsten.

Il metodo utilizzato dai ricercatori è stato quello del crossover, dove si sono volute constatare le differenze e l’influenza di diverse specie di erbe che le galline possono trovare quando pascolano liberamente.
Settantacinque galline sono state assegnate a ricevere tre diversi tipi di alimenti: erba medica, trifoglio rosso e bianco o un misto d’erbe tipiche della stagione fredda.
A turno, tutte le galline hanno provato i vari tipi di dieta della durata di due settimane ognuna. Nel frattempo il cibo è stato anche integrato con del mangime commerciale.
Al termine del trattamento, durato in totale sei settimane, le uova prodotte da queste galline sono state confrontate con quelle di altre 50 galline allevate in batteria e alimentate con pasture industriali.
«La gallina ha un tratto digestivo corto e può assimilare rapidamente i nutrienti attraverso la dieta. Le vitamine liposolubili [come la vitamina A ed E] nella dieta sono prontamente trasferite al fegato e poi nel tuorlo d’uovo. I livelli di nutrienti nelle uova sono sensibili ai cambiamenti dietetici», ha dichiarato il professor Paul Patterson co-autore dello studio.
Patterson ricorda che già altre ricerche hanno dimostrato che tutte le vitamine liposolubili, tra cui A ed E, i grassi insaturi, gli acidi linoleico e linolenico sono “uova reattivi”, e che la dieta della gallina ha una marcata influenza sulla [loro] concentrazione nelle uova».

Unico neo, se così si può dire, è che le uova delle galline libere pesavano circa il 14% in meno di quelle delle galline allevate in batteria e la produzione era minore del 15%. 

23 lug 2010

Agosto tempo di sagre

Agosto, tempo di sagre: il Molise nascosto con le sue decine di piccoli centri arroccati sui monti o adagiati nelle valli torna ad animarsi onorando antiche tradizioni e soprattutto le tante prelibatezze locali, primi fra tutti i prodotti caseari delle terre di pascolo e quelli del sottobosco, come funghi e tartufi, passando per le ottime carni e paste fatte in casa.

L'Alto Molise è in particolare rinomato per la produzione artigianale di formaggi e latticini, lavorati secondo tecniche tradizionali: fiordilatte, scamorze, caciocavalli, pecorino, trecce e stracciate caratterizzano in particolare i comuni di Carovilli e Vastogirardi. Alcune ottime occasioni per gustare queste specialità sono il Blues & Wine, manifestazione enogastronomica che si tiene a Carovilli il 6 agosto ed è seguita il 7 e l'8 dal Baccomitato Festival (0874 838400). A Vastogirardi festa il 10 agosto con De Gusto e le antiche botteghe che riaprono per le vie del paese. Re della cucina della zona è senz'altro il caciocavallo, prodotto da mucche locali tenute al pascolo o alimentate con foraggi.


Il tartufo nero è presente in abbondante quantità nell'Alto Molise, mentre il tartufo bianco viene raccolto in particolare nel territorio di San Pietro Avellana, che ogni anno organizza per la seconda domenica di agosto la Sagra del Tartufo Estivo seguita, il primo novembre, dalla mostra-mercato del tartufo bianco. Dal '96 il centro è entrato a far parte dell'Associazione nazionale Città del Tartufo.

La cucina dei pastori prende corpo nella pezzata di Capracotta, pietanza a base di carne di pecora fatta a pezzi e cucinata a fuoco lento in paioli di rame stagnato, con acqua, olio, sale ed erbe di bosco. La prima domenica di agosto, quest'anno il primo del mese, il pianoro di Prato Gentile, d'estate gettonato per gite fuori porta e pic nic al fresco con i suoi 1200 metri di altitudine, ospita l'attesa sagra della pezzata, una delle manifestazioni più importanti che animano l'estate molisana e che coinvolge migliaia di persone. La ricetta originale risale ai pastori che durante la transumanza tra le montagne dell'Alto Molise ed il Tavoliere delle Puglie usavano uccidere e cucinare l'animale che si fermava alle rive del fiume e non riusciva più a proseguire il cammino. Alla fine della festa, organizzata dalla pro loco di Capracotta, ai visitatori restano come ricordo la forchetta di legno, una ciotola e un bicchiere di terracotta come souvenir. Molti dei comuni dell'Alto Molise conservano pezzi di tratturi nei propri confini, ideali per escursioni e trekking. Non lontano, ad Agnone, sede delle storiche Fonderie Marinelli specializzate nella produzione di campane, dal 19 al 21 agosto con la Fiera delle Arti e dei Mestieri Antichi si fa un tuffo inedito e affascinante nel passato.

Altro ingrediente che ben rappresenta la produzione agroalimentare molisana è l'olio di oliva, come testimoniano le città dell'olio di Colletorto e Casacalenda. Allo stesso modo il farro, legume dalle origini sannitiche e dal chicco molto piccolo e duro, cucinato a fuoco lento, aromatizzato con erbe di campagna ed olio extra-vergine, rappresenta un modello di valorizzazione del prodotto tipico e tradizionale. Il 5 agosto a Monacilioni c'è la sagra del farro, proposto in zuppe, insalate e anche per dessert. Nello stesso borgo, il primo agosto c'è anche la pizza panoramica, mentre il 10 agosto appuntamento con l'ottima sagra dei cavatelli, conditi con sugo a base di costate di maiale (0874 520000).

Altro paese montanaro amato da chi ama escursioni e arrampicate, ma anche per i palati più avidi è Frosolone. Qui il primo agosto si svolge la tradizionale sfilata di carri allegorici abbinata a una prelibata sagra di baccalà e peperoni (0874 890435). Il 22 agosto invece c'è la sagra mare e monti con l'aiuto di due rinomati chef molisani che abbinano una delle migliori produzioni tipiche, il caciocavallo, ai prodotti del mare. In località Colle dell'Orso, appuntamento il 29 agosto con la corsa degli asini, momento di grande ilarità collettiva, alla quale si accompagna la sagra della fiorentina.

Incastonata tra i massicci del Matese e delle Mainarde, Venafro ad agosto propone la sagra de gl' spzzat, un altro piatto che nasce dall'antica tradizione della transumanza: carne con l'aggiunta di spezie ed erbe aromatiche che viene mescolata di continuo fino a diventare rosolata (0865 902282). Durante gli spostamenti i pastori erano costretti ad abbattere alcuni capi per avere cibo fresco: la parte che non si mangiava veniva sotterrata in apposite buchi o in 'frigoriferi naturali' per poter essere consumata in un secondo momento. A Rionero Sannitico spazio invece per la sagra d' i' miccul, ovvero delle lenticchie, da sempre utilizzate nelle semplici ricette campestri e oggi riscoperte in gustose zuppe accompagnate con le tipiche cotiche o con pasta fatta in casa, taccozze, tagliolini e sagne (0865 848141).

Serata al Borgo a Castelpetroso il 20 agosto con angoli degustativi allestiti per le vie del paese, ognuno con una pietanza proposta in altre sagre molisane: dalla sciuscella alla ciabotta, dalle taccuzzelle coi fagioli alla trippa (0865 93738). A Civitanova del Sannio, il 21 agosto la sagra sotto la coppa: carne con patate cucinata sotto la brace secondo metodo antico. Altra sagra tipica, dal 27 al 29 agosto, quella della caponata e dei torcinelli a San Giovanni in Galdo: i torcinelli sono fatti con le interiora di agnello, mentre la caponata è a base di pomodori, sedano, peperoni, cetrioli uniti a taralli locali.

19 lug 2010

La salute vien mangiando: le ricette di Alessandro Circiello

Quando il mestiere si sposa con i vip e la buona tavola, non puo' mancare anche un libro. E' il caso di Alessandro Circiello, considerato lo chef dei vip grazie ai personaggi che hanno scelto la sua cucina: da Putin, alla principessa Rania di Giordania e allo sceicco arabo Adel Abuljadayel.  
Ha creato piatti esclusivi per il sottosegretario Paolo Bonaiuti, l'attuale presidente della Regione Veneto ed ex Ministro dell'Agricoltura Luca Zaia. Lunedi' 7 giugno alle ore 20.30, in un'esclusiva serata al Momo' Republic di Roma, Circiello presentera' il suo libro 'La salute vien mangiando: le ricette di Alessandro Circiello', edito da PubbliEdi in collaborazione con Rai Eri.
L'opera prima di Circiello corona il successo di uno dei piu' giovani ed affermati talenti della cucina italiana, proponendo un ventaglio di ricette d'autore, molte delle quali realizzate in diretta televisiva: lui infatti e' un volto noto della tv dove offre al pubblico ricette sorprendenti e salutari. Il suo libro ha il duplice obiettivo di appagare la passione per la buona tavola e di fornire i suggerimenti utili per un'alimentazione sana.

"Mangiare -spiega- non e' solo nutrirsi e soddisfare un'esigenza vitale: e' una maniera di leggere la realta'. Si trovano e si riuniscono in un semplice atto fisico modi di pensare diversi, i gusti propri e quelli degli altri, che sono poi fantasie della vita". La prefazione e' firmata da Silvio Borrello, direttore generale della Sicurezza degli alimenti e della nutrizione del ministero della Salute. 

12 lug 2010

Una festa per la mozzarella di bufala!!

Dal 23 al 25 luglio ad Amaseno (FR) si festeggia la mozzarella per eccellenza. Perché l'eccellenza in materia non è solo campana. Un'ottima occasione per scoprire un angolo d'Italia in cui natura, arte e gusto vanno a braccetto


Ma chi lo ha detto che per mettere a tacere i rumori assordanti della città bisogna macinare chilometri e chilometri? Certe volte i piccoli paradisi sono dietro l'angolo. Non lontano da Roma, direzione Sud, c'è un posto tutto da scoprire, verdissimo e portatrice sano di ottimi sapori. Siamo nel Basso Lazio, in provincia di Frosinone , più precisamente nella Valle dell'Amaseno.

Castro dei Volsci, Giuliano di Roma, Maenza, Priverno, Prossedi, Roccasecca dei Volsci, Vallecorsa Villa, Santo Stefano e, appunto, Amaseno. Da queste parti c'è un'unica regina incontrastata: la mozzarella di bufala. Genuina, gustosissima, cerificata. Per molti questo sarebbe già un motivo sufficiente per salire in macchina e partire. Soprattutto perché, come testimoniato di recente da esperti e addetti ai lavori, contrariamente a quanto si può pensare, questa delizia del palato - se consumata con misura - può essere un grande alleato della linea e della salute fisica.

«La valle dell'Amaseno è un luogo incontaminato dove vengono allevate 14mila bufale - ci ha spiegato il presidente del Consorzio allevatori bufalini, Salvatore Rinna - che producono quotidianamente 2.000 chilogrammi di latte e un potenziale di 10mila chilogrammi di mozzarelle». E se i latticini non sono la vostra passione c'è la carne di bufala: «Una carne sana e nutriente - sottolinea il nutrizionista Pietro Migliaccio - ricca di ferro e di agenti benefici, con un'alta percentuale di proteine e un basso apporto di colesterolo».

Dal 23 al 25 luglio, per chiunque volesse toccare con mano e deliziare il palato con quanto ha da offire questa terra, è in programma I love bufala. Una tre giorni di eventi, degustazioni e appuntamenti: visite guidate ai borghi, alle città d'arte e ai caseifici. Un week end lungo dedicato a chi vuole scoprire le eccellenze alimentari della Valle dell'Amaseno tra canti, musica popolare e spettacoli dal vivo. 

5 lug 2010

Carpaccio di tonno con salsa alle erbe

Carpaccio di tonno con salsa alle erbe

INGREDIENTI 
800 g di tonno rosso tagliato a carpaccio, 
10 g di pomodori secchi, 
3 cucchiai di capperi sott’ aceto sgocciolati, 
1 mazzetto di erbe aromatiche fresche (origano, basilico, prezzemolo, maggiorana, timo), 
2 cucchiai di aceto di mele, 
olio extravergine di oliva, sale.

PREPARAZIONE
Metti i pomodori secchi in una ciotolina colma di acqua e lasciali rinvenire per 5 minuti. Lava e asciuga le erbe aromatiche poi mettile nel boccale del mixer con un pizzico di sale e l’ aceto di mele; inizia a frullare versando anche l’ olio a filo in modo da ottenere una salsa fluida. Riprendi i pomodori secchi, sgocciolali e asciugali tamponandoli con carta assorbente da cucina, poi tagliali a srtiscioline. Sgocciola bene anche i capperi sott’ aceto. Distribuisci il carpaccio di tonno direttamente nei piatti preparando le porzioni, aggiungi sopra i filetti di pomodoro e i capperi e servi accompagnandolo con la salsa alle erbe.

4 lug 2010

Anelli di zucchine con riso

Fonte: http://www.alice.tv/


Anelli di zucchine con riso

Ingredienti
120 gr riso basmati
70 gr piselli lessi
2 pomodori
1 mango
maionese
2 limoni
tabasco
coriandolo
olio extra-vergine
sale
Preparazione
Sciacquare e scolare il riso e farlo bollire per 5 minuti con 250 gr di acqua, quindi spegnere il fuoco e lasciarlo riposare coperto finche' avra' assorbito tutta l'acqua. Allargatelo su un vassoio e condirlo con sale, qualche goccia di tabasco, coriandolo, piselli e mango. Tagliare i pomodori, scottateli alla griglia e conditele con olio, sale e succo di limoni. Prendere un coppapasta e inserire all’interno 3 fettine di zucchina, poi pressatevi una porzione di riso. Sfilate l’anello e appoggiate il turbantino su una rotella di pomodoro quindi preparare gli altri. Servire con maionese diluita con poca acqua fredda e condita con succo e buccia di limone a filetti.

Disclaimer

Questo blog non costituisce una testata giornalistica. Non ha carattere periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità dei materiali. Pertanto non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della Legge. n. 62 del 2001.