31 ott 2009

Strozzapreti con gorgonzola e noci da La Prova del Cuoco


Strozzapreti con gorgonzola e noci



Ingredienti per la pasta:

farina per sfoglia 400 gr

acqua a temperatura ambiente 250 gr

Preparazione


Impastare acqua e farina fino ad ottenere un impasto liscio, ed elastico, tirare con il matterello una sfoglia sottile, tagliarla a striscie sottili e confezionare gli strozzapreti.

Buttare gli strozzapreti in acqua salata.


Salsa di gorgonzola e noci

gorgonzola 100 gr

mascarpone 100 gr

formaggio grattugiato 30 gr

sale,pepe q.b.

noci sgusciate e tritate grossolanamente 8

prezzemolo tritato 1 cucchiaio

Preparazione

Mettere sul fuoco un tegame basso e largo con mascarpone, gorgonzola a cubi, sale e pepe e qualche cucchiaiata di acqua di cottura degli strozzapreti.

Tirare gli strozzapreti nella salsa al gorgonzola aiutandosi con un poco di acqua di cottura se occorre, spolverare con formaggio grattugiato e noci tritate.

A fuoco spento aggiungere il prezzemolo tritato fresco e servire.


'Se i macelli avessero le pareti di vetro saremmo tutti vegetariani'

«Se i macelli avessero le pareti di vetro saremmo tutti vegetariani», diceva Tolstoj.


Ma non mangiare carne non è soltanto una "questione d'amore", ma anche una questione di salute. L'interesse nei confronti della dieta vegetariana è infatti aumentato molto in questi ultimi anni; molte persone aderiscono a questo modello alimentare spinte da considerazioni ideologiche, altre soltanto perché la ritengono una dieta particolarmente efficace e salutare.

Quando si tenta di adottare una dieta vegetariana (senza carne, salumi, pesce e derivati), il primo problema è riorganizzare i pasti quotidiani. In realtà, una dieta vegetariana non è molto diversa da una onnivora, il vegetariano è solo più informato e attento, e tende a consumare alimenti più completi, spesso integrali, in maniera bilanciata. Lasciando a medici, dietologi e nutrizionisti la parola su pro e contro, vantaggi e carenze della dieta vegetariana, la regola più importante è variare il più possibile, sia per assicurarsi tutti i nutrienti, vitamine e minerali, sia per non annoiarsi delle solite verdurine e insalata. Abbinando una vasta scelta di cereali integrali, legumi, verdura e frutta e semi oleosi, si ottengono piatti non solo equilibrati dal punto di vista nutrizionale, ma soprattutto sfiziosi

Nell’immaginario comune la dieta vegetariana viene spesso intesa come un regime alimentare semplicemente privo di prodotti di origine animale. In realtà il concetto è ben più ampio e vi rientrano diversi modelli alimentari:


- dieta vegetariana: è vietato il consumo di carne e pesce (molluschi e crostacei compresi) mentre sono consentiti alimenti derivanti dagli animali come uova, latte, formaggi e miele (latte-ovo vegetariani); il lacto-vegetariano oltre a carne, pesce e selvaggina esclude anche le uova

- dieta vegana: rinuncia a tutti i prodotti di origine animale, compresi i derivati

- dieta crudista: si basa sul solo consumo di frutta e verdure crude

- dieta fruttista: sì solo a frutta, semi oleosi e semi germogliati

- dieta eco-vegana: simile alla tradizionale dieta vegana impone il consumo di soli alimenti vegetali provenienti da coltivazioni biologiche o bio-dinamiche.

I derivati animali nascosti

E’ buona abitudine leggere sempre l’elenco degli ingredienti dei cibi confezionati per evitare sorprese. In questo caso attenzione a:

• Se si vuole preparare un un risotto, utilizzare il dado vegetale per il brodo.

• Alcuni farinacei come le piadine o i grissini possono contenere strutto (grasso di maiale).

• Anche alcuni piatti pronti, apparentemente adatti per un vegetariano, in realtà contengono insaporitori di origine animale come strutto, pancetta, acciughe etc. Leggere sempre bene etichette della pasta ripiena e dei primi già conditi.

• Anche se i vegetariani mangiano i latticini, non tutti i formaggi vanno bene, perché alcuni contengono caglio animale (estratto dallo stomaco dei vitelli), soprattutto i formaggi tipici preparati in modo artigianale.

• Pe i dolci: evitate quelli che contengono gelatina, quasi sempre di origine animale (colla di pesce). Al suo posti, si trovano in commercio dei gelificanti vegetali (pectina, agar-agar o carragenani).


http://temi.repubblica.it/casa

30 ott 2009

Torta per una colazione da Re

Torta per colazione

Ingredienti:

Gr 270 di zucchero

7 uova

1 bustina di vanillina

Gr 120 di farina 00

Gr 100 di amido di patate

Burro q.b.

Zucchero a velo

1 limone biologico

Sale q.b.

 

Preparazione:

Mettere in una terrina lo zucchero con i tuorli, 1 pizzico di sale, la vanillina e la scorza grattugiata del limone. Sbattere tutti gli ingredienti fino ad ottenere una crema gonfia e spumosa.

Mescolare 100gr di farina con l’amido di patate, poi setacciarli ed unirli a cucchiaiate al composto delle uova. Mescolare con un cucchiaio di legno.

Sbattere gli albumi con un pizzico di sale, fino a montarli a neve. Unirli delicatamente al composto. Imburrare ed infarinare una tortiera, versarvi il composto e cuocere a 180° per 50’.

Lasciare riposare un pò la torta in forno spento, ma con lo sportello aperto. Poi sfornarla e farla raffreddare bene.

Aggiungere sopra lo zucchero a velo e buon appetito!!

 

29 ott 2009

Cannelloni di zucca da Alice Tv


Cannelloni di zucca

Ingredienti


Ripieno:

250 gr macinato di maiale

500 gr salsicce di maiale

300 gr zucca

1 spicchio di aglio

prezzemolo q.b.

sale q.b.

olio di Oliva

1/2 bicchiere di vino bianco

Sugo:

300 gr zucca

1 spicchio di aglio

prezzemolo q.b.

olio di Oliva

sale q.b.

500 cannelloni

1 bicchiere scarso di latte per la besciamella

farina bianca per la besciamella

sale


Preparazione


Ripieno: Rosolare l'olio con l'aglio. Aggiungere il macinato e le salsicce fatte a pezzi piccoli, quindi sfumate con il vino ed aspettare che questo evapori.

Aggiungere il sale ed il prezzemolo.

A questo punto si mettono i ticchetti di zucca e si lascia cuocere finchè la zucca non sia diventate quasi cremosa.

Sugo: Rosolare l'olio con l'aglio. Aggiungere la zucca a tocchetti piccoli.

Cuocere finchè non la zucca non sia diventata quasi cremosa.

Aggiungere il sale ed il prezzemolo. Frullare metà del composto per poi rimischiarlo alla parte rimanente.

Preparazione cannelloni: Porre i cannelloni nella teglia, riempiti con il ripieno che abbiamo preparato, mettendo sul fondo della pirofila un velo di besciamella, pochissima solo per posizionare per bene i cannelloni. Cospargeteli del sugo di zucca, e spolverate la superficie con abbondante parmigiano.

Riporre in forno a 180°  per 20/25 minuti.


Torta Hello kitty


27 ott 2009

Pane allo zenzero (ricetta inglese)

Pane allo zenzero


Ingredienti:

115 g di burro,

1 tazza di sciroppo dorato (di sapore simile al miele ma fatto con lo zucchero),

1 tazza di zucchero di canna,

2 ½ tazza di farina,

1 cucchiaino di zenzero,

1 cucchiaino di spezie miste,

1 cucchiaino di cannella,

1 cucchiaino di bicarbonato,

1 tazza di latte


Scaldate il forno a 180°C. Foderate con della carta-forno e ungete un grosso stampo per torte. Sciogliete il burro e lo sciroppo dorato in una ampia casseruola. Aggiungete lo zucchero e sbattete fino a ottenere un composto cremoso.

Setacciate gli ingredienti secchi in una grossa ciotola. Miscelate in un altro contenitore il latte con il bicarbonato. Incorporate il composto di burro e quello di latte negli ingredienti secchi appena setacciati.

Versate il composto nello stampo. Infornate per 1 – 1 ¼ ore.
Questo pane è ottimo se servitor caldo con un po’ di burro.


Tarallucci ai semi di finocchio


Tarallucci ai semi di finocchio

INGREDIENTI:


300 gr di farina 00

20 gr di lievito di birra

2 cucchiaini di semi di finocchio

sale

Sciogliere il lievito in poca acqua tiepida, unirvi tre cucchiai di farina, impastare e lasciar lievitare per 30 minuti.

Disporre il resto dela farina a fontana su una spianatoia e mettere al centro il lievito, i semi di finocchio, un cucchiaino di sale e un pò d'acqua tiepida in quantità necessaria da ottenere un impasto morbido.

Lavorare l'impasto per alcuni minuti aggiungendo acqua se necessario, dividere in una quindicina di parti a cui dare la forma di cordoncini. Unire le estremità formando così delle piccole ciambelline e lasciarle lievitare per 1 ora, aspettando che siano raddoppiate di volume.

Far cuocere i tarallucci ottenuti, pochi alla volta, in acqua bollente estraendoli una volta che saranno venuti a galla. Sgocciolarli e adagiarli su una teglia con della carta da forno.

Cuocere in forno già caldo a 180° per 15-20 minuti circa. Se necessario, appena i taralli saranno dorati sulla superficie, girarli dall'altra parte e continuare la cottura per qualche minuto. Far raffreddare e servire.

26 ott 2009

Budino al limone

Budino al limone

Ingredienti
1/4 di succo di limone
250 grammi di yogurt
100 grammi di zucchero
4 uova
2 cucchiai di gelatina in polvere
Sale


Procedimento
Sbattete i tuorli con il succo del limone, lo zucchero, la gelatina in polvere, una presa di sale e cuocete a bagnomaria fino a che la gelatina è completamente sciolta e prestando attenzione a non arrivare al bollore. Versate il composto in una terrina e lasciatelo raffreddare a temperatura ambiente. Montate gli albumi a neve e incorporateli al composto insieme con lo yogurt, mescolando delicatamente per non far smontare gli albumi. Versate il composto in stampini per budino e lasciate in frigo per almeno due ore. (206 kcal)

Tortellini natalizi

Tortellini natalizi

600 gr di farina
8 uova
2 litri di brodo
300 gr di lombo di maiale
100 gr di prosciutto crudo
100 gr di mortadella
100 gr di parmigiano grattugiato
50 gr di burro
50 gr di midollo di bue
1 petto di tacchina
noce moscata
sale pepe


Fate la fontana con la farina e nel mezzo, rompetevi 6 delle 8 uova.

Lavorate il composto energicamente, unendo anche qualche cucchiaio d'acqua ed un pizzico di sale. Una volta ottenuto un impasto liscio e consistente, tirate la sfoglia sottile con un mattarello.

Poi ricavate dei dischetti del diametro di 2-3 cm.

Preparazione del ripieno:

fate rosolare la carne di maiale in una casseruola con la metà del burro, salate leggermente, spruzzate con poca acqua e cuocete per 5-6 minuti a fiamma moderata. Quindi fate lo stesso anche per la carne di tacchina.

A questo punto tritate: lombo, tacchina, mortadella, prosciutto e midollo; unitevi le uova, la metà del parmigiano, pepe, noce moscata e il resto del burro; amalgamate per bene. Disponete un mucchietto di ripieno su ogni disco di pasta, piegate i tortellini e sigillate i bordi, premendo con le dita. Portate il brodo ad ebollizione, lessatevi i tortellini per una decina di minuti e portate in tavola, cospargendo con il resto del parmigiano.

Sidilly

Stracci al basilico

Stracci al basilico

 

Ingredienti:
1 bel mazzo di basilico
olio e.v.
sale
2 uova
300gr farina o poco meno
pomodorini ciliegio

e, facoltativi,  2 cucchiai di polpa pomodoro
aglio
olive nere
olio e.v.
sale pepe


Frullare il basilico con un po' d'olio impastarlo alla farina (io ho usato semola di grano duro rimacinata) con 2 uova .

Lasciar riposare la pasta e poi stenderla e ritagliarla a pezzetti irregolari (stracci) o come meglio preferite.
1


Tagliare i pomodorini a spicchi e metterli in padella capiente con aglio olive nere olio 2 cucchiai di polpa di pomodoro salare pepare...

e far cuocere un po'
2
Cuocere la pasta in abbondante acqua salata e con poco olio

Scolare e condire in padella con il sughetto.
3

Grazie CRI!!!!

CAVATELLI, GNOCCHI DI SOLA ACQUA E FARINA

Cavatelli

INGREDIENTI:
Farina di grano duro - 500 g
Acqua - circa 300 ml


ESECUZIONE:
Versare la farina a fontana sulla spianatoia, incominciare a versare un po' di acqua fredda nella cavità centrale e impastare poca farina.

Continuare a versare acqua e a raccogliere e impastare farina fino al suo esaurimento.

Alla fine si deve ottenere un impasto duro. La farina non assorbe sempre la stessa quantità di acqua e quindi non è possibile precisare più di tanto la dose.
Coprire con un telo la pasta e farla riposare per circa 30 minuti.

A questo punto, sulla spianatoia infarinata, ricavare dall'impasto dei cilindretti di mezzo centimetro di spessore e tagliarli a pezzetti di un centimetro. Prendere ciascun pezzetto e, con l'aiuto di un coltello dalla punta arrotondata, trascinarlo sulla spianatoia ottenendo così i cavatelli.


Suggerimenti
- È una tipica pasta fresca del sud d'Italia
- Si lessano in abbondante acqua salata e si condiscono in varie maniere: con cime di rapa,
con la ricotta salata, con la rucola e le olive, con ragù di carne o come meglio suggerisce
la vostra fantasia.

IO LI FACCIO SEMPRE ALLA SORRENTINA O ALLO SCARPARIELLO

                                                                                                           MaryRose79

Pane Natalizio dal Cile

Pane Natalizio

Ingredienti:

2 tazze di farina,
1 tazza di latte,
1 cucchiaino di lievito,
100 g di ciliegie glassate,
1 cucchiaino di cognac o brandy,
1 tazza di farina normale,
1 tazza di zucchero,
1 tazza di misto di uva sultanina e mandorle tritate,
½ tazza di frutta glassata,
2 uova,
120gr di zucchero,
scorza di 1 limone grattugiata


Setacciare la farina. Tagliare il burro a cubetti.
Far ammorbidire il burro e lo zucchero fino a creare una crema, aggiungere le uova e mescolare bene.
Aggiungere l'uva sultanina e le mandorle, la frutta glassata, la scorza di limone, la vaniglia, le ciliegie e il cognac alla farina.
Mescolate bene e versate il composto in uno stampo imburrato.
Infornate a 150° per 1 ½ ore.

25 ott 2009

Cottura a vapore

La cottura a vapore è una tecnica di cucina con cui si evita il contatto diretto tra l'acqua ed il cibo da cuocere.

Il sistema permette inoltre di rinunciare all'impiego di olio o altre sostanze grasse. Le pietanze vengono adagiate su una superficie provvista di aperture o comunque permeabile (cestino di metallo, ripiano di bambù etc.), sotto la quale si trova il fondo della pentola con uno strato di acqua allo stato liquido.

Grazie alla copertura, si instaura nella pentola una circolazione di aria e vapore nella quale cuoce il cibo. In linea di massima, con la cottura a vapore si raggiungono temperature leggermente inferiori a quelle generate con la cottura tradizionale. Merita comunque un discorso a parte la cottura a vapore praticata con l'ausilio della pentola a pressione.

Il sistema è diffuso in tutti i continenti. In particolare, è popolare in diverse zone dell'Asia, dove vengono usati pure apparecchi elettrici appositamente concepiti (ad esempio per il riso). Anche il piatto tradizionale del Nordafrica, il cuscus, prevede una cottura al vapore, ed esiste un recipiente apposito per questo tipo di cottura (due pentole sovrapponibili ad incastro, quella superiore col fondo bucherellato), denominata cuscussiera. In Europa, è facile che il metodo venga utilizzato per le verdure.

Cuocere a vapore è spesso meglio che lessare, in quanto, oltre al già citato minor uso di grassi, è più difficile che le sostanze aromatiche e nutritive (ad esempio i sali minerali o le vitamine idrosolubili) vengano disperse, per il processo di diluizione, nell'acqua (che spesso viene scartata). D'altro canto, diverse pietanze non possono essere preparate a vapore: la carne grassa, ad esempio, necessita di temperature relativamente alte, che non sempre possono essere generate con questo sistema; per il pesce, invece, la cottura a vapore è considerata un buon sistema. Da tener presente che alcune verdure e legumi al termine della cottura presentano una consistenza differente da quella che si ottiene con altre tecniche di cottura, e pertanto, potrebbero non soddisfare i gusti di tutti.

È importante, usando questa tecnica, scegliere il giusto livello dell'acqua: se è troppo alto, c'è il pericolo che con il contatto tra cibo ed acqua, le sostanze nutritive ed aromatiche vadano disperse; se è troppo basso, potrebbe accadere che tutta l'acqua finisca per evaporare prima che la cottura sia compiuta.

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Pagina_principale

 

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22 ott 2009

DOLCE A SPIRALE

DOLCE A SPIRALE


Gr. 60 di farina

Gr. 60 di zucchero

3 uova

Panna liquida

Gelatina di albicocca

codette di cioccolato

Rhum

Nutella



Mettere i tuorli d'uovo in una ciotola, tenendo da parte gli albumi. Unite lo zucchero e lavorate per ottenere un composto ben montato. Incorporatevi la farina. Montate gl ialbumi a neve e uniteli al composto. Rivestite laplacca del forno con crta di alluminio. Ungetelo leggermente di burro e stendete il composto sull'intera placca livellandolo bene ad un'altezza di cica 1/2 cm.. Mettete in forno a 200° per 10'. Avvolgete la pasta cotta, dopo aver tolto l'alluminio, su un canovaccio leggermente inumidito e fatela raffreddare. Incorporate gr. 200 di NUtella, 2 cucchiaiate di panna. Srotolate la pasta, stendetela e spalmatela con la Nutella. Avvolgete la pasta su se stessa e racchiudetela in un foglio di alluminio. Torcete le due estremità dell'alluminio stesso come a formare una caramella. Tenete in frigo. Prima di servire il dolce togliete l'alluminio e tagliate in diagonale le due estremità del dolce stesso. Spalmatelo con la gelatina di albicocca, prima riscaldata a bagnomaria e diluita con un pò di rhum. Decorate con le codette di cioccolato.


PLUM CAKE CON NOCCIOLINE


PLUM CAKE CON NOCCIOLINE


Gr. 120 di farina integrale

Gr. 120 di farina bianca

Gr. 100 di arachidi tostate

Gr. 200 di zucchero

Gr. 70 di burro

2 bicchieri di latte

1 bustina di lievito in polvere

2 uova

Zucchero a velo



Tritate finemente 70 gr di arachidi e tenete da parte le altre. Setacciate insieme i 2 tipi di farina, con le arachidi tritate e il lievito, facendo cadere il composto in una ciotola. In un pentolino fate fondere il burro su fiamma dolcissima. In un'altra ciotola rompete le uova e incorporatevi lo zucchero sbattendo fino a quando otterrete una crema densa e biancastra. Unite il burro fuso a filo e continuando a sbattere. Incorporate quindi al composto le arachidi tritate alternandolo con il latte e continuando a mescolare. Scaldate il forno a 180°. Imburrate e infarinate uno stampo da plum cake di 1,2 litri circa di capacità e riempitelo con la preparazione precedente. Infornate elasciate cuocere per 50' circa. Sarà pronto quando lo stecchino uscirà asciutto. Trascorso il tempo di cottura indicato, togliete il dolce dal forno e lasciatelo riposare per 10'. Sformatelo su un piatto da portata, spolverizzatelo con lo zucchero a velo. Servitelo tiepido.


TAGLIATELLE ALLE NOCI


TAGLIATELLE ALLE NOCI

Gr. 350 di tagliatelle verdi fresche


Gr. 130 di yogurt greco

Gr. 60 di gherigli di noce

Gr. 50 di mollica di pane

2 cucchiai di olio

1 spicchio d'aglio

1 cucchiaio di pepe rosa in grani

Sale

Pepe



In una pentola portate ad ebollizione 1/2 litro d'acqua, gettatevi 50 gr di gherigli e lasciateli sobbollire per 5'. Scolateli e asciugateli con un panno, strofinandoli accuratamente per eliminare la pellicina. Ammorbidite la mollica di pane in acqua fredda per 10'. Scolatela e strizzatela. Tritate insieme i gherigli, la mollica di pane e lo spicchio d'aglio. Amalgamate al trito ottenuto l'olio versato a filo e mescolate con un cucchiaio di legno.

Salate, pepate, incorporatevi lo yogurt e il pepe rosa. In una pentola, portate a ebollizione abbondante acqua e quando bolle, salatela. Tuffatevi le tagliatelle e lessatele al dente. Scolatele mantenendole leggermente umide e conditele con la salsa di noci e yogurt preparata. Trasferite la pasta su un grande piatto da portata e spolverizzatela con i gherigli di noce rimanenti. Servite subito.




TORTA SABRINA


Torta Sabrina

Ingredienti:

Pasta:


(per uno stampo a cerchio apribile del

diametro di 24 cm circa)

4 uova

150 g di zucchero

1 bustina di Vanillina

1 pizzico di sale

130 g di farina bianca

70 g di Frumina

1/2 bustina (2 cucchiaini) di LIEVITO


Per farcire e decorare:

2 buste di preparato per Crema Pasticcera

500 ml di latte

140 g di nocciole pelate e macinate

150 g di burro

25 g di Codette

1 confezione di fiori
 
Sbattere a schiuma i tuorli (serbando le chiare) con 4 cucchiai di


acqua bollente ed aggiungere gradatamente 100 g di zucchero,

vanillina e sale, sbattendo fino ad ottenere una massa cremosa.

Montare le chiare a neve durissima, aggiungendo lo zucchero rimasto,

metterle sopra i tuorli sbattuti e setacciarvi sopra la farina

mescolata con la Frumina e, per ultimo, il lievito setacciato. Incorporare delicatamente (non

sbattere) il tutto ai tuorli sbattuti.

Mettere l’impasto in uno stampo a cerchio apribile
con il fondo foderato con carta da forno e cuocere per 30 minuti

circa nella parte inferiore del forno preriscaldato

(elettrico: 175-200°C; ventilato: 160-180°C; a gas: 190-210°C).

Preparare la crema pasticcera con 500 ml di latte come indicato

sulla confezione ed incorporarvi 75 g di nocciole pelate e macinate.

Lavorare il burro a crema ed aggiungervi a cucchiaiate la crema

pasticcera, mescolando fino ad ottenere una crema di burro liscia

e omogenea.

Tagliare la torta raffreddata in 3 strati, distribuire sul primo strato

un terzo della crema, ripetere l’operazione con il secondo

strato e ricomporre la torta.

Ricoprire la torta con la crema rimanente. Mettere un piattino

capovolto al centro della torta e cospargere il bordo e la superficie

libera con le nocciole rimaste.

Togliere il piattino e decorare il centro della torta con le codette

e i fiori di zucchero.

17 ott 2009

Consigli utili in cucina


Indivia Belga: Vi piacerebbe anche se non fosse così amara? Prendete in mano il ceppo di indivia: tagliate via la base dura marrone. Vedete il "cuore" sotto la parte tagliata? questa è la parte che va eliminata. Ha una forma a cono, quindi basta usare un coltellino a punta e scavare. Potete a questo punto tagliare il ceppo di indivia belga a fettine se volete prepararla in insalata.


Per evitare che la pasta si incolli durante la cottura e darle profumo, basta aggiungere dell'acqua dell'olio aromatizzato con basilico, aneto o rosmarino

Prima di iniziare a friggere, proviamo a mettere un pezzo di mela con la buccia nell’olio bollente. Ne sprigionerà un odore totalmente diverso e, quel che più conta, assai gradevole

Troppo sale nell'acqua di cottura?
Aggiungere una patata cruda, che dovremo però ricordarci di togliere prima di servire in tavola.

Prima di tagliare la cipolla immergiamola per qualche istante nell’acqua bollente, e poi in quella fredda, oppure sbucciamola tenendola sotto il rubinetto

Il caffè va conservato in una scatola metallica o di plastica, non trasparente, di preferenza in frigorifero.

E' una buona miscela di caffè?
Mettere un pizzico della polvere nell’acqua. Se resta a galla e non colora l’acqua, è puro, altrimenti sarà stato miscelato con altre sostanze.

Per rendere teneri seppie e polipi basterà, una volta puliti e lavati, cospargerli di sale grosso.
Dopo un’ora si sciacqueranno e si friggeranno.

Manca il burro?
Frullare la panna insieme a qualche cubetto di ghiaccio. Il grasso si separerà dal siero dando una palla di burro fresco pronto da utilizzare

È sufficiente un pizzico di sale fino aggiunto alla farina prima di amalgamarla ad acqua o latte, e i grumi saranno solo un lontano ricordo

Il dolce o il budino, si staccheranno dallo stampo?
Una volta raffreddato in frigorifero, capovolgerlo sul piatto, avendo cura, prima di sollevarlo, di scaldare per pochi secondi con il phön il fondo dello stampo

Per ammorbidire la carne e renderla anche più gustosa, immergerla un paio di ore prima di cuocerla in una marinata di aceto o limone a cui avremo aggiunto le erbe aromatiche preferite. Sarà una vera delizia.

Per calamari e totani è preferibile invece un bagno di birra: in un’ora saranno tenerissimi

Per una facile pulizia e diliscamento del pesce, tenerlo per quindici minuti in freezer.

Per la besciamella: si eviteranno i grumi usando metà farina normale e metà fecola

Il limone più è giallo e più contiene vitamina C.
Scegliere dei limoni rotondi che sono più succosi di quelli oblunghi

Il colore vivo della carota è un segno di qualità.
Quando si grattano è necessario consumarle subito, oppure spruzzarle immediatamente di limone, altrimenti anneriranno a contatto dell’aria

Il più grande difetto delle cipolle è di far piangere quando le si sbuccia.
Per ovviare a ciò sbucciare le cipolle sotto un rubinetto d’acqua fredda.

Per cancellare l’odore della cipolla cruda dalle mani, strofinatele con del limone e soprattutto lavatele con l’acqua fredda perché l’acqua calda fisserebbe l’odore.

Una volta iniziata, una cipolla non deve essere conservata al di là di una giornata, altrimenti sviluppa delle tossine pericolose per l’organismo.

Non toccare le patate la cui buccia presenta delle macchie verdastre: indicano la presenza di una sostanza tossica. Diffidare delle patate germinate, molto malsane.

Non sbucciare le patate in anticipo, oppure conservarle in una bacinella piena d’acqua altrimenti si scuriscono a contatto con l’aria e sviluppano una sostanza tossica.

Cominciare la cottura delle patate con acqua fredda Non si conservano in frigorifero né cotte né crude.

La buccia dei pomodori è indigesta e mal tollerata dagli intestini delicati:
è meglio sbucciarli, che siano cotti o crudi.

Per proteggere il sale dall’umidità, nella saliera, mettere qualche granello di riso.

Per riconoscere un uovo fresco basta immergerlo in acqua, se galleggia non va consumato, se resta a metà non si può mangiarlo alla coque ma in qualunque altra maniera, se va a fondo è ottimo.

Nel frigorifero le uova vanno riposte con la punta in basso.

Le uova sode cuociono otto minuti dal bollire dell’acqua. Quelle alla coque in quattro minuti.

Ortaggi e legumi verdi si mettono a cuocere nell’acqua salata quando l’acqua inizia a bollire e senza coperchio.

Le patate, i fagioli e tutti i farinacei si mettono a cuocere in acqua fredda.

Usare un cucchiaio di legno per mescolare le salse ed i sughi; il metallo altera i sapori.

Lavare le fragole senza togliere il peduncolo: l’acqua non penetrerà nel frutto.

Il pancarrè se lo terrete in frigorifero durerà molto più a lungo.

Gli additivi sono i coloranti.
Sono fuorilegge: E103, E105, E111, E121, E125, E126, E 127, E130, E152, E181.

L’olio teme la luce ed il calore. Le scorte vanno tenute in un luogo buio e fresco.

La carta da forno si utilizza per foderare le teglie e la placca da forno.
Adatta anche per le cotture al cartoccio, è particolarmente indicata per il forno a microonde


La polenta


La polenta è una ricetta tipica dell'Italia Settentrionale ed in particolar modo della Valtellina dove la tradizione della polenta è molto ricca e radicata.


Da sempre definita il "piatto dei poveri" la polenta sta alla base di molte delle ricette tipiche valtellinesi proprio grazie alla sua bontà e semplicità: la polenta, infatti, altro non è se non un impasto di acqua e farina di cereali, cotto in un paiolo.

Al contrario di quello che si pensa, la polenta non si fa solo con la farina di granoturco, ma può essere preparata con una grande varietà di cereali e addirittura con le castagne.

Le origini della polenta affondano le loro radici nell'antichità, al periodo in cui Cristoforo Colombo, di ritorno dall'America, portò con se una pianta fino ad allora mai vista in Europa: il mais o granturco.

Colombo spiegò che gli Indigeni delle Americhe usavano preparare una specie di composto a base di farina di mais e acqua, che veniva poi cucinato e arricchito con salse, legumi, carni o formaggi.

Un volta coltivata, la pianta del granturco, cresceva molto prosperosa nella parte settentrionale della nostra penisola e proprio per questa grande abbondanza, insieme al basso costo, divenne l'alimento preferito dei poveri e soprattutto dei contadini che la coltivavano.

Poichè la polenta ha un sapore molto "neutro", facilmente adattabile, i contadini trovarono mille varianti per combinare questo alimento, molto nutriente e poco costoso, con altri piatti già esistenti.

Addirittura, col passare del tempo, la polenta prese il posto del troppo costoso pane nell'alimentazione dei contadini.

Ad un certo punto la polenta divenne un piatto talmente comune che in alcuni posti non si mangiava altro e durante il periodo della pellagra si scoprì che, coloro che si nutrivano solo di polenta senza accompagnarci un qualsiasi altro alimento, si ammalavano prima a causa di carenza delle sostanze necessarie all'organismo per difendersi dalla malattia.

Al giorno d'oggi, le ricette a base di polenta che ci sono state tramandate dai nostri connazionali montanari, sono veramente tantissime e tutte buonissime: dalla polenta fritta, alla polenta e osei, per concludere con le famose polente concia e taragna.

La polenta taragna, in molte zone conosciuta come tiragna, è una ricetta tipica della cucina valtellinese e delle valli bresciane e bergamasche. Il suo nome deriva dal tarai ("tarel"), un lungo bastone usato per mescolarla all'interno del paiolo di rame in cui veniva preparata. Come altre polente della montagna lombarda (ad esempio la pulénta vüncia, polenta uncia cioè unta), è preparata con una miscela contenente farina di grano saraceno, che le conferisce il tipico colore scuro, diversamente dalle preparazioni di altre regioni che utilizzano un solo tipo di farina, ottenendo quindi una polenta gialla. A differenza dell'oncia, nella polenta taragna il formaggio viene incorporato durante la cottura.

La polenta concia è uno dei più noti piatti tipici valdostani e biellesi. Molto indicata per riempire e scaldare nelle giornate fredde, è conosciuta anche come "polenta grassa". I suoi ingredienti sono quelli tipici della cucina popolare tradizionale delle montagne italiane: farina di mais e formaggio. La polenta concia non ha una ricetta rigida, ma viene tendenzialmente preparata fondendo nella polenta a fine cottura cubetti di fontina e/o toma.

Nella variante valdostana, vengono versati sul piatto già pronto burro fuso, formaggio stagionato (ad esempio grana) grattugiato e pepe. Spesso il piatto viene a questo punto messo in forno per qualche minuto per far fondere il formaggio grattugiato e formare una crosta croccante. In alcune zone, si aggiunge sulla polenta fumante anche una fetta di lardo d'Arnad.

Nella variante biellese, il burro viene aggiunto nel paiolo, insieme alla toma. Dal paiolo la polenta concia si versa nel piatto a mestolate, senza ulteriori aggiunte.

La polenta con i ciccioli è una ricetta diffusa nel Piacentino (pulëinta e graséi), nell'Oltrepò Pavese, in alcune zone del Basso Lodigiano, nel Parmense (pulenta rugnusa) e nel Bresciano. Alla polenta di farina di granoturco abitualmente cotta e mescolata nel paiolo, vengono aggiunti i ciccioli, ossia pezzi di carne e grasso di maiale cotti, salati ed essiccati.

Nelle zone del Trentino meridionale si usa anche fare la polenta di patate ed altri ingredienti che ne arricchiscono il sapore. Per fare quella di patate è sufficiente cuocere nell'acqua salata alcune patate a tocchetti che a cottura adeguata si pestano o si frullano aggiungendo farina gialla o misto di farine a piacere. Verso fine cottura si possono aggiungere tocchetti di salame locale, formaggi, cipolle soffritte o varianti personali.

Nel centro Italia la polenta assume un aspetto differente. Viene preparata più fluida e servita su una tavola rettangolare di legno di ciliegio o pero intorno alla quale tutta la famiglia si siede per consumare il pasto. La cottura viene effettuata nel tradizionale paiolo di rame per circa 45 minuti durante i quali la polenta viene continuamente mescolata con l'altrettanto tradizionale "sguasciapallotti", il bastone di legno di orniello (usato anche nel nord Italia) che ha la particolarità di essere particolarmente dritto e terminare con un incrocio di quattro rami e che assolve egregiamente alla funzione di sciogliere i grumi di farina.
Questo piatto si presta particolarmente bene ad essere accompagnato o accompagnare carni, verdure, pesce e sughetti vari, tutti frutto della fantasia popolare.

Per preparare la vera polenta, oltre agli ingredienti genuini, bisognerebbe avere anche la strumentazione adatta: gli strumenti più importanti sono sicuramente il paiolo che, secondo la tradizione, deve essere assolutamente di rame ed il tradizionale mestolo per girare la polenta chiamato "mescola".

Inoltre, molto importante è anche il modo di tagliare la polenta che deve essere affettata con un filo di cotone da cucito, che si tende serrandolo tra le dita e si affonda nella polenta provocando così un taglio netto, preciso e pulito
 

Gratinare


La cottura al gratin (in forno) comporta la formazione sugli alimenti di una sottile crosta dorata dovuta alle elevate temperature (200-300°C).
Durante la cottura al gratin, possibile scegliendo il programma di riscaldamento della parte superiore del forno o il programma grill, i carboidrati e le proteine degli alimenti sviluppano degli aromi più intensi.


I piatti da gratinare vengono spesso ricoperti con una miscela di panna, uova e formaggio o con pan grattato. Qualche esempio di prelibatezze al gratin: gratin di patate e sformati di pasta (ad es. lasagne).

Per cucinare al gratin è consigliato l'impiego di pirofile o di teglie da forno di terraglia.


16 ott 2009

Verdure e frutti autunnali


Verdure e frutti autunnali


Barbabietole

Bietole

Broccoli

Carote

Cavoli cappuccio e verza

Cavolini di Bruxelles

Cavolfiore

Cicorie

Cipolle

Erbette

Fagioli

Finocchi

Funghi

Indivia

Lattughe

Pomodori a grappolo

Porri

Radicchi rossi

Rosmarino

Ravanelli

Sedano

Sedano rapa

Spinaci

Scorzonera

Topinambours

Valerianella

Zucche





Cachi

Castagna

Cotogne

Cedri

Datteri

Fichi

Limoni

Mandaranci

Mandarini

Mandorle

Melograno

Mele

Nespole

Nocciole

Noci

Pere

Pompelmi

Uva


15 ott 2009

Cioccolato e acqua antidolorifici


Sorpresa: anche l'acqua calma il dolore.


Basta aprire il rubinetto e buttarne giù qualche sorso per spegnere, almeno in parte, la sofferenza.
Proprietà antidolorifiche che accomunano l'acqua al cioccolato, con la differenza che mentre la prima non fa ingrassare, il secondo diletta il palato ma rischia di spostare a destra l'ago della bilancia. I ricercatori dell'ateneo di Chicago, capitanati da Peggy Mason, hanno stanato i meccanismi che acqua e cioccolato innescano per mettere a tacere il dolore, in uno studio condotto su topi ma i cui risultati, a detta degli specialisti, possono essere estesi anche agli uomini.


Mangiucchiare cioccolato o sorseggiare acqua, dunque, per agire su un'area cerebrale che prende il nome di Rafe Magnus, meglio nota come la via di controllo del dolore. La soglia di tollerabilità della sofferenza si alza, dunque, grazie a una reazione propriamente biologica innescata da bevande o alimenti piacevoli.

I topi oggetto dello studio, infatti, sopportavano meglio il calore sprigionato dal pavimento della loro gabbietta mentre erano intenti a mangiare cioccolato o a bere acqua. Impiegavano più tempo, infatti, ad alzare la zampetta, mentre gli altri roditori che non ricevevano ne l'uno ne l'altro erano molto più lesti a tirare su le zampe. "Un risultato - sottolinea Mason - davvero sorprendente, soprattutto relativamente all'acqua".
 

13 ott 2009

CASTAGNACCIO


CASTAGNACCIO



Ingredienti:


250 g di farina di castagne

2 cucchiai di zucchero

2 cucchiai di uvetta

2 cucchiai di pinoli

olio d'oliva


Metti in una terrina la farina, l'uvetta, lo zucchero, 3 cucchiaiate d'olio e mescola con una forchetta; inserisci poi dell'acqua

tiepida fino ad ottenere una pastella piuttosto densa.Ungi una teglia e versaci dentro la pastella, poi distribuisci

sul composto i pinoli e metti in forno a 200 gradi per circa un'ora.


Eurochocolate

eurochocolate

A Perugia dal 16 al 25 Ottobre si svolgerà la sedicesima edizione di Eurochocolate. L’idea di quest’anno è un chiaro invito ad andare oltre le consuetudini per potersi gustare il cibo degli Dei in un nuovo modo: ‘Rompete le righe!’

Alcuni ristoranti della città offriranno menù equo e solidali.

 

www.eurochocolate.com

Corsi e Degustazioni

09:15-10:15
ABC del Cioccolato - I sessione - riservato alle scuole

Centro G. Alessi, Via Danzetta
Appuntamento didattico-degustativi guidato dalla Chocotaster Ufficiale Monica Meschini

09:30-10:30
I PasticciOni - I sessione mattutina

Sala Forno, Rocca Paolina
Laboratori pratici per bambini in collaborazione con Cioccolentino

10:45-11:45
ABC del Cioccolato - II sessione - riservato alle scuole

Centro G. Alessi, Via Danzetta
Appuntamento didattico-degustativo guidato dalla Chocotaster Ufficiale Monica Meschini

11:00-12:00
I PasticciOni - II sessione mattutina - riservato alle scuole

Sala Forno, Rocca Paolina
Laboratori pratici per bambini in collaborazione con Cioccolentino

12:00-13:00
Mon Bon by Monini

Centro G. Alessi, Via Danzetta
Degustazioni guidate dal Maestro Cioccolatiere Andrea Bianchini

14:00-15:00
NoccioliAmo!

Centro G. Alessi, Via Danzetta
In collaborazione con l'Associazione Nazionale Città della Nocciola

15:30-16:30
I PasticciOni - I sessione pomeridiana

Sala Forno, Rocca Paolina
Laboratori pratici per bambini in collaborazione con Cioccolentino

16:00-17:00
Grand Marnier: il piacere di un dolce incontro

Centro G.Alessi - Via Danzetta
Deliziose degustazioni in cui i sapori e gli aromi profondi del Grand Marnier si uniscono alla dolcezza e corposità del cioccolato

16:00-18:30
La Bottega dello Sfizio by Olivia & Marino

Sala Caminetto - Rocca Paolina
Olivia & Marino, la nuova gamma di prodotti salati Pavesi, sposa la tradizione umbra di olio, vino, formaggio e salumi

16:30-17:30
I PasticciOni - II sessione pomeridiana

Sala Forno, Rocca Paolina
Laboratori pratici per bambini in collaborazione con Cioccolentino

17:00-18:00
Caffarel ti mette l'oro in bocca

Centro G.Alessi - Via Danzetta
La storica azienda piemontese leader nella produzione di gianduiotti presenta il più famoso cioccolatino nelle varianti gianduia, classico,fondente e la sua novità nel mondo del cioccolato: il Mandorlotto

17:30-18:30
La Bottega dello Sfizio by Olivia & Marino

Sala Caminetto - Rocca Paolina
Olivia & Marino, la nuova gamma di prodotti salati Pavesi, sposa la tradizione umbra di olio, vino, formaggio e salumi

17:30-18:30
I PasticciOni - III sessione pomeridiana

Sala Forno, Rocca Paolina
Laboratori pratici per bambini in collaborazione con Cioccolentino

18:30
Happy Hour Strade del Vino

Ex Enoteca Provinciale - Via U. Rocchi
Eccellenze enogastronomiche umbre diventano protagoniste

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Sagra della castagna

Appuntamento tutte le domeniche di ottobre con la Sagra della Castagna a Marradi (Fi).

 

Immagine mappa

Oltre alle castagne ci sarà lo possibilità di assaggiare la cucina locale come i Tortelli di Zucca. Diverse aziende bio della zona hanno aderito all’iniziativa ‘marron buono a metà prezzo’, così da poter acquistare le castagne ad un prezzo molto competitivo.

www.sagradellecastagne.it

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6 ott 2009

Cioccolato non provoca acne

Il cioccolato non provoca l'acne: lo afferma l'Aido, Associazione dermatologi ospedalieri italiani in occasione di Eurochocolate.
L'acne e' la malattia della pelle piu' comune tra gli adolescenti. Ne sono colpiti dal 70% all'87% dei ragazzi ma puo' interessare anche gli adulti. Le cause piu' comuni oltre ad aspetti genetici e autoinfiammatori, fumo e stress sono ipersecrezione sebacea, cheratinizzazione infundibolare, attivita' della flora microbica e azione di altri agenti.


http://www.ansa.it/

5 ott 2009

PLUM CAKE INGLESE


PLUM CAKE INGLESE

Ingredienti

Pasta:


(per uno stampo a cassetta lungo 30 cm)

250 g burro o margarina

200 g zucchero

1 bustina di Vanillina
4 uova

1 fialetta di Aroma Limone
1 pizzico di sale

500 g farina bianca

125 ml latte

1 bustina di LIEVITO
150 g uvetta

70 g Cedro candito
70 g Arancia candita

100 g Ciliegie candite
 
Lavorare il burro a crema e aggiungere gradatamente zucchero,


vanillina, uova, aroma e sale.

Impastare a cucchiaiate la farina setacciata, alternandovi a piccole

dosi il latte e aggiungere, per ultimo, il lievito  setacciato. Usare solo la quantità di latte sufficiente

per ottenere una pasta di consistenza tale da staccarsi pesantemente

dal cucchiaio.

Incorporare infine alla pasta l’uvetta e la frutta candita a dadini

infarinata.

Mettere l’impasto nello stampo a cassetta foderato con carta da

forno.

Cuocere per 60 minuti nella parte inferiore (media se a gas) del

forno preriscaldato (elettrico: 170°C, ventilato: 160°C, a gas:

180°C).

Dopo 15 minuti di cottura, aprire il forno e, senza estrarre il dolce

completamente, incidere con la punta di un coltello due solchi

di 1 cm sulla superficie, nel senso della lunghezza.
 

Tartellette appetitose


Tartellette appetitose


farina integrale 60g.,

farina bianca 75g.,

mezzo cucchiaio di senape in polvere,

zucchero 10g.,

olio di oliva,

un tuorlo,

un cucchiaino di senape rustica,

una carota,

una pera,

un cuore di sedano,

6 chicchi di uva rosata,

roquefort 60g.,

sale e pepe.



Riunite in una ciotola le farine, la senape in polvere, un pò di sale, lo zucchero, l'olio, il tuorlo e la senape, mescolate gli ingredienti fino ad avere una pasta consistente. Fatela riposare in frigorifero per una mezz'ora, avvolta in un foglio di pellicola.

Tagliate la carota e la pera a fettine, il sedano a pezzetti e i chicci d'uva in quarti. Stendete la pasta in una sfoglia di pochi millimetri e rivestite sei stampini da tartelletta foderati con carta da forno. Cuocete le tartellette in forno a 180° per 15 minuti circa.

Dividete la verdura e la frutta nei cestini, condite con il roquefort lavorato con olio, sale e pepe.



Torta di frutta di Cri


Torta di Frutta di Cri

Ecco la mia torta di frutta di pasta frolla.


Ho fatto la crema molto densa...

per la crema:

3 tuorli sbattuti con 3 cucchiai di zucchero belli pieni poi 4 cucchiai di farina pieni, una grattata di buccia di limone e una bustina di vanillina. Poi latte , però son andata ad occhio...freddo..sarà stato circa mezzo litro...

Portar sul fuoco a far addensare .... molto densa la faccio.




Poi ho preparato la frolla in questo modo...


Frolla:

500 gr farina

250 burro (meggle)

200 zucchero

2 uova intere

sale

scorza limone


messo farina cosparsa bene di sale e messo lo zucchero... mischiato un pò....

poi al centro messo il burro appena morbido ma ancora bello freddo a pezzetti e con le dita ho velocemente lavorato in modo da amalgamare tutto al burro in modo sbricioloso...poco e veloce.

POi fatto fontana messo le 2 uova e la scorza di un pò di limone gratuggiata sbattuto un pò con la forchetta e sempre con la forchetta ho amalgamato tutto "girando" la forchetta e schiacciandola di quà e di là...

insomma per buona parte ho diciamo "impastato con la forchetta" senza toccar con le mani...
Solo all'ultimo 2 manate per formare la palla e messa con pellicola in frigo per 1 ora circa.




Dopo 1 ora...ho steso la pasta mettendola fra 2 fogli di carta da forno e infarinandola...poi l'ho trasferita nella teglia lasciando la carta forno sotto così la sollevo bene senza romperla nè toccarla...




Ho fatto bene i bordi e bucato tutto con la forchetta...


Infornato a 170°C circa per circa mezz'ora...usando forno ventilato delicato poi ognuno conosce il proprio forno....

Eccola sfornata






Quando si è raffreddata l'ho cosparsa di crema che nel frattempo era in frigo... poi ho messo la frutta pulita e asciugata (lamponi fragole e pesca sciroppata) e poi sopra della gelatina seguendo le istruzioni di essa .

In frigo...




QUesta sarà circa un 28 di diametro...


me ne è uscita un'altra piccina di circa 20 cm di diametro....



Cri



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