28 feb 2009

Minestrina di pomodoro e basilico

Minestrina di pomodoro e basilico

1/2 litro di acqua

1 patata

1 pomodoro grosso

1/4 di finocchio

2 foglie di basilico

1 cucchiaino di olio EV

1 pizzico di sale

 

Puliamo le verdure e tagliamole a piccoli pezzi, eliminando i semi del pomodoro.

Mettiamole col basilico nell’acqua fredda salata.

Lasciamo cuocere per una ventina di minuti, poi verifichiamo che la patata sia ben cotta.

Passiamo quindi il tutto nel passaverdure e condiamo lo con l’olio.

 

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Pappa di ricotta

Pappa di ricotta

Ingredienti:

Gr 250 di brodo vegetale

Gr 50 di ricotta

2 o 3 cucchiaini di farina di cereali (o crema di riso)

1 cucchiaino di olio EV

 

Dopo aver portato a ebollizione il brodo di verdura, versate a pioggia la farina di cereali.

Lasciate cuocere per circa 10-15 minuti.

A parte sciogliete la ricotta (meglio non salata) in poca acqua e, quando sarà divenuta sufficientemente cremosa, incorporatela alla pappa.

Condite con l’olio.

 

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Regimi alimentari e dieta a zona

C’è quella a zona, la mediterranea, l’iperproteica.
Quando si parla di dieta l’elenco è lungo. E così, spesso risulta difficile orientarsi e capire quale sia la più adatta al proprio organismo. Fatto sta che stando ai dati sono molti gli italiani che avrebbero bisogno di smaltire i chili di troppo: più di due milioni di persone, circa il 10 per cento della popolazione secondo i dati Istat, si mettono a dieta clinicamente. E ancora, gli obesi sono quattro milioni e uno su tre è in sovrappeso. Certo la situazione è meno drammatica degli Stati Uniti, dove la percentuale di obesi sfiora 30%, ma comunque dobbiamo fare i conti con un problema che c’è. Proprio per questo spesso si ricorre a diete fai-da-te. In realtà bisognerebbe diffidare dai miti del dimagrimento facile e valutare attentamente quale sia il regime alimentare corretto. A fare il punto sul fallimento delle diete facili l’incontro “Si fa presto a dire dieta: i falsi miti del dimagrimento facile”, organizzato a Roma dalla Fondazione Paolo Sorbini, Istituto per la scienza dell’alimentazione. Ospite Barry Sears, inventore della cosiddetta 'dieta a zona' .

Dieta a zona, pro e contro. “La chiave per capire la dieta di zona – spiega Barry Sears, lo studioso americano che negli anni Novanta ha ideato la dieta a zona e presidente della Inflammation Research Foundation – è ragionare ormonalmente e non caloricamente. L’effetto ormonale di una caloria di carboidrati infatti è differente dall’effetto ormonale di una caloria di proteine o da una caloria di grasso”. In pratica il regime alimentare messo a punto da Sears parte dal presupposto che tutte le funzioni fisiologiche dell’organismo umano sono controllate dagli ormoni ed è proprio l’equilibrio ormonale che ci mantiene in salute. Nella dieta a zona il cibo è considerato come il mezzo per il controllo del rilascio degli ormoni, anziché una semplice fonte di calorie. “Perché funzioni – continua Sears – è necessario assumere i macronutrimenti (proteine, grassi e carboidrati) in proporzioni appropriate. Ogni pasto deve sempre comprendere il 40% di carboidrati, il 30% di proteine e il 30% di grassi”.

40/30/30, cosa significa. Quando si parla di 40% di carboidrati però si fa riferimento a quelli ‘favorevoli’, il che significa soprattutto frutta e verdura. “Hanno un indice glicemico basso, e ciò significa che entrando lentamente nella circolazione sanguigna contribuiscono a mantenere bassi e costanti i livelli di insulina, impedendo così i processi di immagazzinamento sotto forma di grasso corporeo”. Le proteine, invece, devono essere quelle che contengono pochi grassi saturi, vale a dire pollo, pesce, tacchino, albume dell’uovo. Le proteine da evitare sono quelle ‘sfavorevoli’, ovvero quelle ad alto contenuto di grassi saturati: come tuorlo d’uovo e carne rossa. Anche i grassi servono: a livello ormonale eliminano il grasso. “Senza una certa quantità di grasso, il corpo entra in uno stato di allarme e di conseguenza tenterà di immagazzinare il grasso come tessuto adiposo. Il cibo assunto in queste proporzioni – conclude Sears – diventa uno stimolatore di ormoni in grado di alterare o risolvere un processo infiammatorio generato dall’obesità”.

Dieta a zona in tavola? “La dieta a zona, come tante altre diete che periodicamente escono e promettono grandi dimagrimenti – spiega il dottor Luigi Fontana, ricercatore Dipartimento di Sanità alimentare ed animale dell’Istituto superiore di sanità – sono valide nel breve periodo. Funzionano, regolarizzano l’organismo e fanno perdere peso ma solo nell’immediato. In realtà l’unico modo per dimagrire e conservare gli effetti nel lungo periodo è adottare uno stile di vita sano”. Proprio in questa direzione si muove l’Iss, continua il ricercatore, ovvero nel promuovere un’alimentazione semplice fatta di pochi cibi raffinati, di cerali integrali, di molta frutta e verdura, di carne e formaggi una volta, massimo due, alla settimana e di pochi zuccheri. A questo va associato movimento e una distribuzione corretta dei pasti durante la giornata. “Bisogna adottare un approccio sistemico – conclude Fontana – e per farlo è necessario iniziare ad imparare uno stile di vita sano tutti i giorni. Abituare la nostra mente e il nostro corpo ad avere una giusta percezione di ciò che è sano e ciò che non lo è l’unico modo per evitare di ammalarci in futuro, di accumulare chili di troppo e di far soffrire le articolazioni”.

27 feb 2009

Cotolette di funghi alla milanese

Cotolette di funghi alla milanese

Ingredienti:

2 cappelle di funghi porcini

1 uovo

Parmigiano

Pangrattato

Sale

 

Tagliate a fette le cappelle, passatele nell’uovo sbattuto, nel quale avrete mescolato qualche cucchiaiata di parmigiano

e un pizzico di sale, poi passatele nel pangrattato.

Friggete le cotolette impanate in olio bollente.

 

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Torta fiorita con ovetti

Torta fiorita con ovetti

Torta fiorita con ovetti

Ingredienti:

Impasto alle mandorle:

Gr 200 di farina

Gr 200 di mandorle a filetti

Gr 200 di burro

Gr 200 di zucchero semolato

4 uova

1 scorza di limone

Un pizzico di cannella

Sale fino

 

Decorazione:

Gr 40 di zucchero semolato colorato giallo o rosa

Gr 200 di panna da montare

1 bustina di zafferano

Ovetti rosa o verdi

Fiorellini freschi brinati o violette candite

 

Gr 40 di Confettini di cioccolato

 

Preparazione impasto alle mandorle:

Distribuite i filetti di mandorle sulla placca del forno e fateli tostare sotto il grill per 2 o 3 minuti, mescolateli con un cucchiaio per evitare che coloriscano troppo. si possono anche far saltare in una padella antiaderente.

Raccoglieteli nel bicchiere del frullatore, unite 2 cucchiai di zucchero e riduceteli finemente. Versate la farina alle mandorle in una ciotola, amalgamate le uova, una alla volta, facendo assorbire prima una poi le altre. Fate ammorbidire il burro a temperatura ambiente.

Setacciate la farina sul piano. Versate lo zucchero rimasto al centro e mescolatelo alla farina. Poi formate al centro un foro. Lavate il limone e grattugiatene la scorza. Versate nel foro il composto di mandorle e uova ed il burro ammorbidito. Insaporite con la cannella, un pizzico di sale e la scorza del limone.

Mescolate l’impasto, facendo assorbire il burro alla farina intorno. Procedete amalgamando gli ingredienti con le mani fino a rendere il composto omogeneo.

Accendete il forno a 190°, imburrate ed infarinate uno stampo a forma di fiore. Aggiungete intanto all’impasto dei confettini di cioccolata, amalgamateli e versate l’impasto nella tortiera e cuocete per 40’.

Preparazione decorazione:

Versate intanto la panna molto fredda in una ciotola, meglio se prima la fate raffreddare e poi asciugandola. Montate a neve ferma la panna, aggiungete lo zucchero a velo e a bustina di zafferano e montatela ancora un pò. Raccoglietela in una tasca da pasticcere con bocchetta ondulata.

Sfornate il dolce, sformatelo su una gratella e fatelo raffreddare completamente. Formate con la panna un bordo ondulato per contornare i petali. Formate al centro di ciascun petalo delle piccole ciambelle di panna, lasciando libero il centro.

Formate anche in centro al fiore una ciambella un pò più grande. Cospargete la superficie rimasta libera con lo zucchero giallo. Collocate al centro delle ciambelle di panna gli ovetti di cioccolato colorato, mettendone 2 di colore diverso nei petali laterali e 3 nell’altro.

Completate la preparazione con alcuni fiori intorno al nucleo centrale. Trasferite il dolce su un piatto da portata e servite.

 

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Colomba farcita con fragole e ananas

Colomba farcita con fragole e ananas


Ingredienti:
1 Colomba pasquale
Ml 250 di latte
1/2 stecca di vaniglia
Gr 50 di zucchero
1 Tuorlo
Ml 10 di grappa di ciliege
3 fogli di gelatina
Ml 150 di panna fresca
3 fette di ananas
Gr 150 di fragole
1 confettino al cioccolato
Preparazione:
Fate ammorbidire la gelatina in una ciotola di acqua fredda. Versate il latte in una casseruola con metà zucchero e la stecca di vaniglia aperta con un taglio.
Togliete dal fuoco. Montate in una ciotola il tuorlo con lo zucchero rimasto per 2 minuti se usate la frusta elettrica.
Incorporatelo al latte, mescolate e rimettete la preparazione sul fuoco dolce, fate addensare 5’.
Tagliate nel frattempo a pezzetti le fette di ananas, tenetene da parte 1 intera per la decorazione.
Lavorate delicatamente le fragole, tamponatele con la carta da cucina e tagliatele a fettine o a dadini. Tenetene da parte 4 o 5 intere.
Togliete dal fuoco la crema pronta. Montate in una ciotola a neve ferma la panna. Unite la gelatina scolata e strizzata alla crema ancora tiepida, mescolate per farla sciogliere uniformemente. Tenete da parte 4-5 cucchiai per la decorazione finale.
Aggiungete la grappa, l’ananas e le fragole a pezzi al resto della crema. Mescolate delicatamente gli ingredienti.
Incorporate poco alla volta la panna montata, dal basso verso l’alto, per mantenere soffice la preparazione.
Tagliate la parte superiore della colomba delicatamente, circa 2 cm dalla superficie, con un taglio netto.
Svuotatela con un coltellino affilato e tenetelo da parte. Rovesciate all’interno la crema, stendetela con il dorso di un cucchiaio. Ricoprite la colomba e versate sulla superficie un leggero strato di sola crema tenuta da parte. Disponete sulle ali, all’estremità, una mezza fetta di ananas. Tagliate le fragole rimaste a ventaglio con il picciolo. Disponetene 1 per ciascuna ala, sistemate quelle rimaste sulla coda della colomba.
Disponete il confettino al cioccolato per formare l’occhio. Fate raffreddare in frigo per almeno 2h e poi potete servire.
N.B. Volendo si può realizzare questa preparazione utilizzando 500 gr di gelato alla crema o alla frutta.
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26 feb 2009

Indivia

Appartenente alla famiglia delle Composite, l'endivia o indivia (Cichorium endivia) si suddivide in due sottospecie: C. endivia crispum, che comprende le endivie o indivie, dette anche cicorie ricce, e C. endivia latifolium, comunemente detta scarola.


Caratteristiche:
Le endivie si contraddistinguono per la caratteristica lamina fogliare, divisa in profondità e molto increspata; le scarole invece hanno la lamina fogliare intera, ampia.
Pianta a ciclo biennale, possiede radice fittonante ed infiorescenza a capolino con piccoli fiori bianchi o azzurri.
Per la coltivazione, richiede terreni freschi, profondi, soffici, con pH vicino alla neutralità, ricchi di sostanza organica.
Le numerose varietà coltivate si differenziano per la dimensione del cespo, la precocità e la rusticità.

Le varietà:
Per quanto riguarda le endivie, ricordiamo Grossa o Grossissima di Pancalieri (a cespo grosso, precoce) ed Endivia di Rufec (a cespo serrato e con foglie molto frastagliate è una delle più resistenti al freddo) tra le cultivar invernali; Endivia d'Estate a cuore giallo (a forma di palla chiusa), S. Laurent (anch'essa a forma di palla chiusa) e Riccia di Meaux (rustica, resistente al caldo) tra quelle estivo-autunnali.
Relativamente alla scarola, invece, le varietà più diffuse sono Gigante degli Ortolani (con cespo grosso, compatto, e foglie larghe), Fiorentina (con foglie larghe e cespo compatto), Scarola a cornetto (le foglie si ripiegano sulla costolatura a forma di cornetto) tra quelle autunno-invernali; Bionda a cuore pieno (così chiamata per le foglie di colore biondo, è precoce ed ha cespo espanso) tra quelle estive.
E' rinfrescante, digestiva e poco calorica.
Contiene vitamina C e acido folico. E' anche ricca di emicellulosa importante x combattere la stitichezza.
Secondo una ricerca dell'istituto Agronomo di Montpellier, l'indivia è la verdura che assorbe meno fitofarmaci e pesticidi grazie alla struttura della sua cellulosa.
Si deteriora facilmente x questo va acquistata e consumata nel giro di un paio di giorni.La base del cespo deve essere di colore chiaro se tende al rossiccio non è fresca.

 

 

indivia

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Borragine

Originaria del Mediterraneo orientale, è una pianta erbacea annuale, diffusa allo stato spontaneo in tutta Europa; cresce nei campi e nei terreni incolti, ma viene anche coltivata perché commestibile sia cruda che cotta. Il suo termine scientifico “borago” sembra derivi dal latino tardo “borus”, usato per identificare il lungo mantello di lana di pecora ruvida indossato dai pastori. Su questa pianta c’è anche una leggenda che vede protagonista la Madonna: si dice che anticamente i fiori della borragine fossero candidi, ma che divennero dell’attuale colore perché vi si specchiò Maria. Le civiltà antiche usarono spesso la borragine contro raffreddore, bronchite e reumatismo per le sue proprietà sudorifere. Presso Greci e Latini questa pianta si guadagnò anche fama di tonico nervino consigliato nella cura degli stati depressivi. Tradizionalmente usata dagli antichi Romani nel decorare le case dove si svolgeva un matrimonio, la borragine era aggiunta al vino come antidoto contro la tristezza. Marziale la considerava l’unica erba capace di rallegrare il cuore dell’uomo, e al tempo stesso, qualora la si mangi sovente, di dargli forza e audacia.
In epoca medioevale si iniziò a pensare che la borragine aumentasse anche la portata lattea delle puerpere, per cui in certe zone veniva chiamata “erba delle balie”.
La borragine in cucina viene così usata. Le foglie fresche: nelle insalate per sostituire i cetrioli, nelle zuppe e nel tè freddo per aggiungere un sapore caratteristico. I fiori: nelle torte come guarnizione delicata (mantengono il colore dopo la cottura al forno), nelle tisana, per il sapore delicato e gli effetti calmanti.
In Francia e in Italia si usa friggere i fiori dopo averli passati nell’uovo. La borragine è una delle sette piante che compongono la tipica salsa verde di Francoforte, servita assieme a carne, pesce, patate e verdure.

 

borragine

 

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Funghi

I funghi contengono il 90% di acqua, il 3% di proteine e solo 20 calorie per 100gr. Contengono vitamina D e zinco. Sono ricchi di fibre e quindi utili x chi soffre di stitichezza.
I funghi prataioli (Champignon)      Champignon

e i porcini     Porcini sono i + adatti per il consumo crudo nell'insalata.

Per le cotture delicate, come un sugo sono da preferire gli Spugnoli          Spugnoli

 

e Pioppini o chiodini    Chiodini

Se vogliamo friggerli allora dobbiamo preferire i Gallinacci o Finferli   Finferli

 

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I cardi

Il cardo è una pianta molto simile al carciofo, ma non viene coltivato per le sue teste, ma bensì x le nervature e i piccioli.
viene chiamato anche carciofo selvatico e i mesi migliori x cucinarlo sono quelli da novembre a gennaio. Al momento dell'acquisto le foglie non devono essere appassite e curvandolo non si deve spezzare.
Si conserva appeso in luogo fresco x una settimana ed i suoi principali costituenti sono: cricina (una sostanza amara), calcio, fosforo e ferro, tannino, mucillagine e olio volatile.
E' diuretico ed è consigliato in casi di malattie epatiche, dello stomaco, inappetenza e nausea da gravidanza.
Alcuni tipi di cardi assumono una forma curva, vengono chiamati gobbi: hanno un bel colore avorio e sono + gustosi dei cardi comuni.

 

 

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Dieta scarsdale

Scarsdale è il nome dell'ennesima dieta nata negli Stati Uniti e dipinta come miracolosa dai suoi numerosi sostenitori. Sviluppata alla fine degli anni settanta dal Dottor Herman Tarnower, la dieta Scarsdale arriva a promettere una perdita di peso quantificabile in 450 grammi al giorno (1 libbra/die). Alla base di questi straordinari risultati vi è un regime dietetico che enfatizza la restrizione dei carboidrati senza preoccuparsi eccessivamente del contenuto calorico totale dei pasti. Il regime alimentare tipico della Dieta Scarsdale favorirebbe anche il mantenimento del peso raggiunto, evitando il pericoloso effetto yo-yo.

Nel libro intitolato "The Complete Scarsdale Medical Diet" si possono trovare numerosi consigli, menù personalizzati e strategie per pianificare al meglio la propria dieta.

La Scarsdale è la classica dieta dell'ultimo minuto, gli autori consigliano infatti di seguirla per 7-14 giorni rispettando uno schema dietetico ben preciso. La giornata inizia con una colazione a base di caffè o tè e agrumi. Pranzo e cena devono invece essere ricchi di alimenti proteici, poveri di carboidrati e privi di condimenti. Tra un pasto e l'altro la dieta Scarsdale bandisce alcolici e spuntini, incentivando l'utilizzo di preparazioni erboristiche in grado di tenere sotto controllo lo stimolo della fame.

Nonostante questa dieta non imponga di pesare gli alimenti è comunque attenta al rispetto del vincolo della restrizione calorica. Gli alimenti che propone (carne, uova, pesce) sono infatti particolarmente sazianti e per molte persone diventa difficile consumarne in grandi quantità.

La Dieta Scarsdale raccomanda di aumentare il consumo di liquidi, in modo da favorire l'eliminazione delle scorie azotate prodotte dalla metabolizzazione delle proteine.

La strategia dimagrante del Dottor Herman non prevede l'accoppiata vincente "dieta e regolare esercizio fisico". Il soggetto viene comunque lasciato libero di praticare attività moderate come una passeggiata di trenta minuti a ritmo spedito. A causa della restrizione calorica la pratica sportiva potrebbe comunque risultare molto più impegnativa del solito. Qualora si decidesse di svolgere comunque un po' di moto consigliamo di portare con sé qualche bustina di zucchero in modo da affrontare rapidamente l'eventuale comparsa di ipoglicemia (assumere lo zucchero quando compaiono sintomi come annebbiamento della vista, debolezza, fame intensa, vertigini e senso di malessere generale)

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Allergie o intolleranze?

L’allergia è una reazione anomala dell’organismo ad una sostanza comunemente innocua. Il soggetto allergico che entra in contatto con l’allergene manifesta una reazione immunitaria anomala: il sistema immunitario produce grandi quantità di immoglubine di tipo E (dette IgE). Dopo il contatto tra anticorpo e allergene, viene liberata una sostanza, l’istamina, che è la maggior responsabile dei sintomi tipici delle allergie alimentari.

I sintomi possono manifestarsi immediatamente dopo l’assunzione dell’alimento nocivo o l’avvenuto contatto con l’allergene. La diagnosi è possibile sottoponendosi a test di laboratorio (Rast test, Prist test, Prick test…) che stabiliranno un elenco preciso degli alimenti o delle sostanze che causano l’allergia.

 

L’intolleranza, invece, è la tendenza a sviluppare ipersensibilità verso una certa sostanza o un alimento.

Essa è una reazione su base immunologica non IgE mediata e segue meccanismi biochimici diversi da quelli delle allergie producendo anticorpi non identificabili che sfuggono agli esami di routine.I sintomi non sono immediati, spesso non riferibili alla sostanza assunta, sono caratterizzata da una reazione lenta, inizialmente un disturbo lieve che magari perdura nel tempo senza conoscerne il motivo. In alcuni casi l’intolleranza può essere latente durante l’infanzia e l’adolescenza e manifestarsi in età adulta. Esistono dei test non convenzionali che permettono di identificare le intolleranze verso alcuni alimenti (test citotossico, Dria test, Vega test..) E’ possibile curare l’intolleranza attraverso diete di eliminazione.

 

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Tutti a dieta per la Quaresima

40 giorni per rimettersi in forma
Solo acqua, zuppe, pesce e verdure.
E naturalmente niente alcool, sigarette e... sesso.
Tutti in penitenza. Anzi in Quaresima.
Comincia infatti per i credenti il periodo di purificazione religiosa in preparazione alla Pasqua, durante il quale la Chiesa invita i fedeli a trascorrere 40 giorni in meditazione e astinenza, come fece Gesù nel deserto, per purificarsi in vista della Settimana Santa.

Milioni di cristiani si attengono davvero a questo precetto religioso, con il cosiddetto digiuno quaresimale ovvero un solo vero pasto al giorno, più un leggero spuntino, una sorta di dieta di magro: niente carne, salumi e condimenti ricchi, ma solo alimenti leggeri a base vegetale.

Con scopi forse un po' più profani, si potrebbe però sfruttare questi 40 giorni per seguire diete ispirate alla Quaresima, veri e propri digiuni, ma anche yoga, meditazione, fitness, saune purificative, per rimettersi in forma insomma e prepararsi all'estate.

Attenzione però al digiuno. Si tratta di una pratica seria, da effettuare solo sotto controllo medico e alla condizione di godere di un buono stato di salute.
Si deve partire naturalmente con gradualità, passando da una diminuzione del cibo solido durante i primi tre giorni fino ad arrivare a consumare solo liquindi, succhi, brodi e acqua. Poi per due giorni si può praticare il vero e proprio digiuno badando bene a consumare almeno 3 litri di acqua e di ridurre ogni tipo di attività fisica.

Dopo bisogna ritornare, sempre gradualmente ad un consumo, moderato, di cibo. I vantaggi sono moltissimi sia a livello di purificazione del corpo che psicologici. Un digiuno infatti richiede una grande costanza e un saldo equilibrio interno.

Ma si può approfittare dei 40 giorni quaresimali anche per rimettersi in forma dopo gli stravizi invernali, senza passare per vie così drastiche.

Ecco allora qualche consiglio per essere sani e belli di Jill Cooper regina del fitness e volto storico di Mediashopping di Mediaset.

Tra le regole "sacrosante", e quindi, visto che siamo in Quaresima, da seguire senza sgarri, la Cooper invita a mangiare di meno, o meglio a stare attenti a cosa mangiamo, addomesticando il palato. Il palato può essere condizionato ad apprezzare il buon cibo al posto di quello pesante e grasso. Il segreto sta nel provare un nuovo alimento alla volta e provarlo per almeno due settimane di fila prima di passare a un altro prodotto o a sperimentare una nuova abitudine alimentare. Per esempio provare a mangiare i fiocchi di latte o formaggi freschi invece dei formaggi a pasta dura. Il latte scremato al posto di quello
intero, un taglio magro al posto di uno grasso di carne. Togliere le salse e provare a mangiare con meno condimenti. Semplici suggerimenti, che riducono le calorie eccessive rispetto al fabbisogno giornaliero. Importante è mangiare almeno 5 volte al giorno, perché così bruci calorie per digerire; invertire i pasti, mangiando di più alla prima colazione e meno a cena e soprattutto semplicemente mangiare più cibi “buoni” come frutta e verdura.

Un altro importanate passaggio di questo cammino verso il benessere del corpo e dello spirito, che Jill Cooper ha condensato in un libro "101 modi, sani e belli e con un corpo mozzafiato" già alla seconda ristampa, è quello dedicato alle tentazioni da non tenere in casa, la torta millefoglie, le patatine, il bauletto di gelato, quello doppia panna, scaglie di frutta secca, praline caramellate, cioccolata fusa e biscotti sbriciolati... Ecco allora un elenco essenziale di cibi consolatori e non troppo peccaminosi:
• Sorbetto di frutta.
• Gelato al latte da mangiare senza aggiungere grassi, come frutta secca o
cioccolato.
• Frutta esotica come mango, papaia, lychees, ananas.
• Cioccolato fondente a più del 70%, massimo un quadretto.
• Cereali alla crusca, da mangiare con un po’ di miele, latte scremato e un quadretto di cioccolato fondente.
• Pane di segale tedesco, quello molto compatto e basso.
• Prosciutto crudo, petto di tacchino, prosciutto cotto magro, bresaola.
• Tonno in olio di oliva ben scolato.
• Pasta integrale.
• Riso basmati o integrale.
• Mele secche.
• Yogurt magro con frutta.
• Budini fatti in casa, con poco zucchero.

Meglio sarebbe selezionare nel proprio menù dei Super food, alimenti ricchi di proprietà, come antiossidanti, proteine, grassi essenziali, fitoestrogeni, per dare la potenza indispensabile al corpo anche attraverso la dieta.
Nella lista della Cooper, da tener sempre presente, ce ne sono moltissimi, mangiarne qualunque ogni giorno aiuterà l'organismo a vivere meglio e in salute.
Si va dal cavolo verde a foglie ricce alla verza, dai frutti di bosco (tutti i tipi), all'Halibut, merluzzo selvatico, passando per il petto di pollo, il miglio, i legumi e lo zenzero, i pomodori e il kiwi.

Un'altra parola d'ordine è più sport e del movimento. In casa o all'aperto, bicicletta e jogging sopra tutto spcie con l'arrivo della bella stagione. Un metodo su tutti? Quello del G-Force Jump, metodo rivoluzionario importato dall'America, che con solo un tappeto elastico permette senza stress di ridurre i tessuti adiposi mentre rafforza
il tono muscolare.

Non ultimo un consiglio molto quaresimale ovvero lo Spirtual Fitness. Un corpo mozzafiato è solo l’ultima espressione esterna del mondo interiore e di quello che accade, ogni giorno, nell' animo. Se si sta in pace con se stessi, se ci si impara a voler bene, a rispettare per quello che si è, se si riesce a trovare degli spazi per meditare, riflettere e pensare, è più facile stare in pace anche con il mondo e con il proprio corpo.
http://www.tgcom.mediaset.it/

24 feb 2009

Focaccine alla ricotta

Focaccine alla ricotta
Gr 450 di farina
Gr.15 di lievito di birra
1 cucchiaino di olio
Acqua
Sale
Gr 200 di ricotta
1 cucchiaino di erba cipollina

Preparate la pasta:
Stemperate il lievito in poca acqua tiepida, unitelo alla farina col sale e l'olio, aggiungete ancora acqua tiepida fino ad ottenere un impasto morbido.
Suddividetelo in 4 parti e lasciatelo riposare 2 ore coperto ed in luogo tiepido.
Nel frattempo preparate il ripieno miscelando tutti gli ingredienti sino ad ottenere una crema liscia ed omogenea. Quando il volume dell'impasto sarà raddoppiato, dividete ogni panetto in 2 e tirate i singoli pezzi in dischi. Prendete metà delle sfoglie ricavate e spalmatevi sopra il ripieno di ricotta; coprite quindi con i rimanenti dischi di pasta, unendo i bordi per far aderire le 2 sfoglie.
Bucherellate la superficie con una forchetta, ungete con un velo d'olio, adagiate sulla placca coperta con carta da forno e cuocete a 200° x 30'

Corona di pane dolce


Corona di pane dolce


Gr 600 di pasta da pane già lievitata
Gr 200 di confettura di albicocche
Gr 50 di mandorle a lamelle
3 cucchiai di confettini di zucchero
7 cucchiai di zucchero semolato
3-4 cucchiai di farina x la lavorazione + 3 x la placca
2 uova intere
3 tuorli
Gr 100 di burro + 3 cucchiai x la placca

Infarinate il piano da lavoro, posatevi sopra la pasta e schiacciatela con le mani.
Formate una piccola cavità al centro. Rompetevi dentro l'uovo, unite 2 tuorli e sbatteteli leggermente con una forchetta, evitando di farli tracimare dalla conchetta.
Aggiungete 50 gr di burro ammorbifdito e 6 cucchiai di zucchero.
Lavorate gli ingredienti con le mani, incorporandoli piano piano alla pasta.
Dovete ottenere un impasto morbido.
Impastate finchè l'impasto non si attcca +.
Modellate l'impasto a palla. Spolverizzate la palla con poca farina.
Sistematela in una ciotola,anch'essa un pochino infarinata.
Copritela con un telo. Lasciate riposare x 60' in un luogo tiepido.
Riportate l'impasto sul piano da lavoro infarinato e lavoratela ancora x qlc minuto con le mani.
Stendetela con il mattarello in un rettangolo lungo e stretto, dello spessore di circa 4-5 mm.
Ritagliate i bordi del rettangolo con il coltello x ottenere una figura regolare. Tenete da parte i ritagli e sciogliete il burro rimasto e anche quello z la placca nel tegamino.
Spennellatene circa 50 gr sul rettangolo, da una sola parte.
Spalmate la confettura sulla pasta, con una spatolina, in uno strato uniforme. Lasciate un bordino di circa 1 cm intorno ai 4 lati. Cospargete la confettura con le lamelle di mandorle.
Chiudete la pasta su se stessa partendo da uno dei lati lunghi, formando un rotolo lungo circa 40 cm. Premete le estremità corte del rotolo con i denti di una forchetta, x sigillarle. Coprite la placca con un pezzo di carta da forno.
Foderate una ciotola con la carta di alluminio. Spennellate la carta e l'esterno della ciotola con il burro fuso rimasto. Infarinate carta e ciotola e posate quest'ultima nel centro della placca, capovolta.Modellate il rotolo intorno alla ciotola sovrapponendo le 2 estremità e saldandole con una pressione delle dita. Lavate e asciugate l'uovo rimasto e sistematelo sulla sovrapposizione, dopo aver creato nella pasta una leggera fossetta.
Lavorate gli avanzi della pasta e formate dei rotolini sottili, muovendo l'impasto cxon le mani sul piano infarinato. Ricavate 2 pezzetti dai rotolini e imprigionate l'uovo, incrociandoli fra loro. Fissateli al dolce con un pò di tuorlo sbattuto.
Mescolate un cucchiaio di zucchero col tuorlo e pennellatelo sulla superficie della corona, compresi i rotolini che tengono fermi l'uovo. Coprite la corona col telo e fatela riposare x 60' a temperatura ambiente. Riscaldate il forno a 180° e cuocete il pane dolce x 30'.
Spennellatelo con tuorlo e zucchero e cospargetelo di confettini. Cuocete 15' fatelo raffreddare, sfilate la ciotola e trasferite il dolce su un piatto da portata.

Colombe farcite


Colomba con mandorle e zucchero

Ritagliate una colombina da una base di pan di spagna, divisa in 3 parti. Spennellate ogni strato con succo d'arancia, senza bagnarlo troppo.
Spalmate sui 2 strati inferiori una crema ottenuta lavorando della ricotta freschissima con zucchero a velo e scorza di arancia grattugiata.
Ricomponete la colombina e appoggiatela su un piatto. Spennellate la superficie con poca confettura di albicocca e ricopritela di mandorle scure(ancora con la loro pellicola), facendole aderire bene.
Spolverizzate le mandorle con poco zucchero a velo, attraverso un colino a maglie fitte.
Completate il piatto con altro zucchero a velo.


Colomba di crema di cioccolato

Ritagliate una colombina da una base di pan di spagna al cioccolato, non diviso in strati.
Spennellate la superficie con poco caffè zuccherato. Spalmate la superficie con uno strato di nutella, usando la lama arrotondata del coltello. Fate cadere sulla crema delle briciole di pan di spagna ricavate dagli avenzi.
Spolverizzate con uno strato di cacao dolce, lasciato cadere da un colino a maglie fitte.
Completate con un cordoncino di panna montata che segue il contorno della colombina.
Decorate il cordone con confettini di zucchero e sistemate uno smarty l posto dell'occhio della colomba!

20 feb 2009

Carciofi alla triestina

Carciofi alla triestina

2 carciofi a testa

Pangrattato

Prezzemolo

Aglio

Olio

Sale

Pepe

Limone

Grana

Tagliate i gambi ai carciofi, togliete le prime foglie ed allargate le rimanenti. Mettete i carciofi per qualche minuto in acqua a cui avrete aggiunto il succo di mezzo limone.

Fate un composto di aglio e prezzemolo tritati, formaggio e pane grattugiato, sale e pepe.

Togliete i carciofi dall’acqua, scolateli e riempiteli col composto, metteteli in un tegame ben vicini, unite i gambi e cospargete di olio. Coprite con acqua e ponete a cuocere fino ad evaporazione completa.

 

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Fagottini di carciofi

Fagottini di carciofi

Ingredienti:

1 pasta sfoglia

Gr 200 di funghi

Gr 100 di zucchine

Gr 50 di porro

Gr 50 di carote

8 carciofi

Aglio

Timo

Limone

Vino bianco secco

Olio

Sale

Pepe

 

Privare i carciofi delle foglie esterne e dei gambi, svuotateli con cura e metteteli in pentola con acqua fredda e limone, 2 spicchi d’aglio, timo, 1/2  bicchiere di vino, 3 cucchiai di olio, sale e pepe. Poneteli a fuoco moderato e fateli cuocere per 10’.

Affettate i funghi e le zucchine, tritate la carota, il porro e fatelo appassire con un po' d’olio. Fate rosolare il tutto a fuoco vivo. Passare tutto nel tritatutto, poi aggiungete il sale ed il pepe e con questo composto farcite i carciofi.

Stendete la pasta, allineatevi i carciofi, copriteli con un lembo di pasta, premete intorno. Decorate ogni carciofo con alcune striscioline di pasta, pennellateli d’uovo ed infornate a 250° per 10’.

 

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Dolce al caffè

Dolce al caffè

Gr 200 di farina

Gr 100 di burro

Gr 150 di zucchero

2 uova

1 tazzina di caffè ristretto freddo

1 bustina di lievito vanigliato

 

Sbattere le uova con lo zucchero poi aggiungere il burro sciolto a bagnomaria, il caffè freddo, la farina, poca per volta, ed infine il lievito.

Lavorare il composto per 10’ poi mettetelo in forno a 180° per 30’ circa.

 

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Salsa ai peperoni

Salsa ai peperoni

Gr 250 di peperoni
2 spicchi di Aglio
Prezzemolo
Olio
Sale

Tagliate i peperoni a dadini.
Riscaldate, senza friggere, 1/2 bicchiere di olio e l'aglio, lasciate i 2 spicchi interi.
Aggiungete i peperoni e lasciate cuocere a fuoco moderato per 4',
salate e versate sulla pasta.
 
 
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18 feb 2009

BABA' AL RHUM - col Bimby

Babà al Rhum (Bimby)

INGREDIENTI:

250 g di farina
100g di burro morbido o margarina
1/2 misurino di zucchero
1 cubetto di lievito di birra
4 uova
1 pizzico di sale.

Per la "bagna"
2 misurini di acqua
1 mis. e 1/2 di zucchero
1 mis. e 1/2 di rhum



PROCEDIMENTO:

Inserire nel boccale uova, zucchero, sale, burro: 30'' vel 4
Aggiungere il lievito sciolto in un cucchiaio di acqua e far cadere la farina dal foro, con lame in movimento a vel. 4: lavorare spatolando, 20'' vel. 6.
Fermare il bimby e far lievitare per 1/2 ora.

Rimettere in funzione e lavorare 10'' vel 8 spatolando
Mettere l'impasto in uno stampo con il buco, di circa 26 cm e alto 10 , unto e infarinato. Lasciar lievitare in luogo tiepido non ventilato finchè non viene raggiunto il bordo.

Cuocere a 220° per 10' e a 180° per altri 25'.

Sfornare ed inzuppare con lo sciroppo preparato mettendo nel boccale acqua e zucchero
3' 60° vel 1. Infine aggiungere il rhum.

E' importante che sia il dolce che lo sciroppo non siano freddi, altrimenti il babà diventa secco e non si inzuppa bene.
Preparando più sciroppo
se ne può aggiungere mano a mano che questo viene assorbito dal dolce.

Per bagnare bene il dolce occorrerebbe metterlo su una gratella posta su un piatto
così il liquido in eccesso cola sotto.

 

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CROCCANTE DI MANDORLE, al microonde

Croccante di mandorle

500 gr. zucchero
250 gr. mandorle sgusciate

Fate cuocere per 15 min. a potenza massima lo zucchero in una pirofila dalle pareti alte, mescolando ogni 5 minuti.
Unite le mandorle amalgamando bene e cuocete ancora 10 minuti, mescolando almeno 3 volte durante la cottura.
Quando le mandorle saranno dorate, versatele su un piano di marmo ben unto oppure su un foglio di carta d'alluminio
anch'essa unta. Livellare le mandorle con un cucchiaio di legno o una spatola leggermente bagnati, lasciare raffreddare.
Quando il croccante sarà completamente freddo, spezzatelo con le mani e conservatelo in una scatola di latta o avvolgete ogni pezzo nella carta stagnola.

Biscotti al microonde

Biscotti al microonde

60 gr di Farina di Mais Fioretto
200 gr di Farina 00
100 gr di Zucchero
60 gr di Olio oliva
1 Uovo
1/4 Bustina Lievito
liquore a piacere


Mescolare gli ingredienti fino ad ottenere un impasto morbido, tipo pasta frolla.
Fare i biscotti delle dimensioni e forma degli gnocchi.
Intanto scaldare il forno a microonde 5 minuti.
Cuocere per 4 minuti 30' con funzione crisp.
Tenere d'occhio la cottura perché a volte dopo 4 minuti sono già pronti.
a volte sostituisco la farina di mais con peso uguale di cocco grattugiato o (ottimo) con nocciole.

Aumm Aumm


Aumm Aumm


Ingredienti:
400 gr. pennette
1/2 kg melanzane
5-6 pomodorini
Mozzarella di Bufala o Fiodilatte
Aglio, olio, basilico

Procedimento:
Tagliare le melanzane a tocchetti e friggerle in abbondante olio bollente.
In una padella riscaldare l'olio con l'aglio, aggiungere i pomodorini, far cuocere 5 minuti,

spegnere ed aggiungere le melanzane.
Cuocere la pasta al dente, scolarla e saltarla in padella con il condimento.
Aggiungere il formaggio tagliato a dadini ed il basilico.
Mantecare il tutto e servire subito.


Riso patate e cozze

Riso patate e cozze

300 gr. di riso
250 gr. di patate
600 gr. di cozze
2 cipolle
prezzemolo
pecorino
4 pomodori maturi
olio extra vergine di oliva
sale
pepe

Pulite le cozze, mettetele in una pentola sul fuoco e fatele aprire. Togliete i molluschi dai gusci, passate il liquido al setaccio e conservatelo. In una teglia da forno versate un filo d'olio, fate uno strato di cipolla affettata sottilmente, uno di patate affettate, uno strato di cozze, ricoprite con parte del riso, bagnate con l'acqua delle cozze, regolate di sale e pepe, unite prezzemolo tritato e pecorino grattugiato, condite con un filo d'olio e ripetete l'operazione fino ad esaurimento degli ingredienti. Terminate con i pomodori spellati spezzettati. Fate cuocere in forno a 180° per 45 minuti circa. Se necessario durante la cottura aggiungete un po' d'acqua.

Pasta fredda al salmone

Pasta fredda al salmone

500 gr. pasta (tortiglioni o fusilli)
400 gr. salmone fresco
70 gr. dragoncello fresco
1 peperoncino
3 cucchiai di succo di limone
5 cucchiai di olio extra vergine di oliva
sale
pepe


Mettere in una ciotola olio, succo di limone, sale, pepe, peperoncino a pezzi e dragoncello tritato.
Mescolare bene e lasciar riposare.
Intanto pulire e tagliare il salmone a stricioline sottili e metterlo in un piatto fondo: versare il condimento preparato.
Lasciar marinare il salmone per almeno 1 ora avendo cura di mescolare ogni tanto.
Intanto fa cuocere la pasta, scolarla al dente e poi metterla sotto un getto di acqua fredda per bloccare la cottura.
Versare la pasta in una zuppiera e condirla con il salmone marinato. Lasciar riposare un'altra oretta in frigo e poi servire.

Pennette alla grappa


Pennette alla grappa

400 gr. di pennette
500 gr. pomodori pelati e passati
3 salsicce
1 bicchiere di grappa
1 confezione di panna per cucina
origano
parmigiano

Sbriciolare le salsicce e farle rosolare a fuoco medio in una padella antiaderente dove avrete messo poco olio.
Unire 1/2 bicchiere di grappa e far evaporare .se volete potete ache farci la fiamma.
Aggiungere i pomodori passati e la grappa rimanente.
Lasciar addensare, aggiustare di sale e condire con un pò di origano.
Appena il sugo risulta sufficientemente addensato unire la panna da cucina e cuocere ancora per 10 minuti.
Unire qualche fogliolina di basilico.
Intanto cuocere le pennette in abbondante acqua salata, scolarle al dente e saltarle nella padella col sugo preparato e con del parmigiano per qualche minuto.
Spolverare con altro parmigiano grattugiato e servire ben calde.

17 feb 2009

Pane alle olive

Pane alle olive

INGREDIENTI

Primo impasto
300 g di farina
10 g di sale
200 ml d'acqua naturale
5 g di zucchero (1 cucchiaino)
15 g di lievito di birra

Secondo impasto

300 g di farina
100 ml d'acqua naturale
2 cucchiai d'olio extravergine di oliva
Altri ingredienti

olio extravergine di oliva
farina per la spianatoia
200 g di olive nere
6 rametti di timo


Preparazione del primo impasto

In una capace terrina setacciare la farina ed unire il sale. Mescolare bene.
Far appena intiepidire l'acqua in un pentolino e sciogliervi lo zucchero ed il lievito.
Fare un foro al centro della farina ed aggiungervi l'acqua con lo zucchero ed il lievito.
Impastare fino ad amalgamare gli ingredienti.
Formare una palla, coprirla e farla lievitare per mezz'ora in un luogo ben riparato.

Preparazione del secondo impasto

Trascorso il tempo di lievitazione preparare il secondo impasto.
In una capace terrina setacciare la farina, fare un foro al centro ed aggiungervi l'acqua e l'olio.
Impastare fino ad amalgamare gli ingredienti.


Prelevare il primo impasto, portarlo sulla spianatoia ben infarinata, aprirlo picchiettandolo con i polpastrelli ed appoggiarvi sopra il secondo impasto. Lavorarli assieme fino ad incorporarli l'uno nell'altro, ottenendo un impasto morbido ed elastico.
Ungere una terrina con un filo d'olio, riporvi dentro l'impasto, ungerne la superficie, coprire e far lievitare per un'ora in un luogo tiepido e ben riparato.
Nel frattempo snocciolare le olive, lavare il timo e selezionarne le foglie.
Preparare due teglie rettangolari rivestendole di carta da forno.
Al termine della lievitazione infarinare bene la spianatoia, portarvi sopra l'impasto e lavorarlo brevemente. Tagliarlo in 4 pezzi, tenerne sulla spianatoia uno e coprire bene gli altri con uno strofinaccio pulito.
Spianarlo con un mattarello in un rettangolo di 30x20 cm circa, disporvi sopra parte delle olive, una manciata di foglioline di timo ed arrotolarlo sigillando bene. Disporlo sulla teglia.
Preparare gli altri panini e quando sono tutti pronti ungerli con l'olio. Farli lievitare per un'ora.
Preriscaldare il forno a 220° C e cuocerli per 15 minuti circa.

Focaccia al prosciutto e formaggio

Focaccia al prosciutto e formaggio

500 gr di farina 00
25 gr di lievito di birra
Galbanino
prosciutto cotto.
1 bicchiere di olio extra vergine d'oliva
acqua e sale q.b.

Impastare per bene la farina acqua,olio,sale e lievito.
Lasciare lievitare almeno per 3 ore.
Disporre in una teglia ben oliata parte dell'impasto,spargervi sopra del Galbanino tagliato a fette e del prosciutto.
Coprire con il rimanente impasto.
Fare delle piccole fosse con le dita ed oliare.
Infornare a 200° per 20 minuti circa.

Frittata a trippa

Frittata a trippa

4 uova
50 g di parmigiano grattugiato
sale
pepe

per la salsa:
1 cipollina
olio exstravergine q.b.
500 g di passata di pomodoro
sale q.b.


Preparazione:
Preparare la salsa tagliando sottile la cipolllina: la si fa cuocere in una padella con l'olio finchè diventa dorata.
Si aggiunge la passata e il sale e la si fa cuocere per circa 10 minuti finchè non si addensa.
In un recipiente fondo prepariamo le frittatine: con una frusta battiamo le uova con sale, pepe e formaggio.
Riscaldiamo intanto una padella antiaderente appena unta d'olio e versiamo con un piccolo mestolo la frittata: dovranno diventare tante frittatine.

Ad una ad una dovranno essere appogiate in un piatto.
Finito l'impasto, tagliare a strisce le frittatine come fossero tagliatelle, non molto strette; a questo punto devono essere messe in una terrina.
Versare la salsa condire come se fosse la pasta e mettere in forno per 5 minuti a 180° ma va benissimo anche in padella con una cottura molto bassa e lenta per 10 minuti.

16 feb 2009

Casatiello


Casatiello (ricetta tipica napoletana)

Per la pasta:

farina, 1kg.

lievito di birra 2 cubetti
strutto (sugna): gr.100

poco sale, molto pepe

per il ripieno:

400 gr. di pecorino (oppure formaggi misti: provolone piccante, grana, emmenthal, fontina, ecc.)

400 gr. di salame tipo napoli

sale, pepe.

per la guarnizione:

5 uova

Preparazione:
Stemperate il lievito in acqua tiepida (che non sia troppo calda).

Disponete la farina a fontana, ponetevi al centro lo strutto, il sale, il pepe, il lievito sciolto nell'acqua, e aiutandovi con altra acqua tiepida, mescolate tutto fino a ottenere una pasta morbida che lavorerete con forza per una diecina di minuti battendola sul tavolo.

Fatela poi crescere in una terrina coperta, in luogo tiepido, per un paio d'ore o fin quando la pasta avrà raddoppiato di volume.

Tagliate tutti i formaggi e il salame a dadini.

Quando la pasta sarà cresciuta, staccatene una pagnottella e tenetela da parte.

Battete tutto l'impasto rimanente con le mani e stendetela allo spessore di un centimetro.

Disponete su tutta la superficie, uniformemente, il ripieno, e arrotolate con delicatezza la pasta, il più strettamente possibile.

Ungete di strutto un ruoto (uno stampo largo col buco centrale);

disponetevi il rotolo di pasta a ciambella, unendone bene le estremità e rimettetelo a crescere in luogo tiepido coprendolo con un panno.

Quando il casatiello avrà lievitato (accorreranno almeno due ore), disponete le 5 uova su di esso a intervalli regolari, e fermatele con delle striscioline incrociate fatte con la pasta che avete tenuto da parte.

Infine infornatelo a forno già riscaldato a 160° per i primi 10 minuti poi a 170°-180° per un'ora di cottura complessiva.

Sformatelo quando sarà tiepido.


Ricetta tipica napoletana presa da: http://www.casatiello.it/index.htm

Zuppa di lenticchie e patate

Zuppa di lenticchie e patate

100 gr patate
150 gr lenticchie in scatola
un pezzetto di cipolla
1 cucchiaino di olio extra vergine di oliva
mezzo dado vegetale
acqua
2 cucchiai di passata di pomodoro
rosmarino
pepe
facoltativo riso o psta o crostini abbrustoliti

Tritate la cipolla e farla rosolare in un tegame con un cucchiaino di olio ed un goccio di acqua.
Unite le patate tagliate a cubetti piccoli e lasciar cuocere finché diventano morbide. Mettere da parte un cucchiaio di questi cubetti di patate. Unite le lenticchie lessate e scolate avendo cura di lasciarne da parte un cucchiaio.
Aggiungere 250 ml di acqua, il dado, 2 cucchiai di passata di pomodoro, il rosmarino e lasciar cuocere per 10-15 minuti.
Frullare usando il mixer ad immersione e dopo unire le lenticchie ed i cubetti di patate lasciati da parte. Lasciar cuocere ancora finché non si ottiene una crema densa e morbida se volete potete metterci a cuocere il riso o la pasta o servirla con dei crostini.
Si consiglia una spolverata di pepe prima di servire.

Uovo Di Pasqua

Uovo Di Pasqua



Ingredienti:500gr di cioccolato fondente di copertura
termometro per dolci (detto anche caramellometro)
due mezzi stampi per uova di Pasqua di media grandezza



Preparazione:Portare ad ebollizione una grande pentola non completamente piena d'acqua;
Abbassare la fiamma ed immergere il pentolino con il cioccolato a pezzi; lasciare fondere completamente;
Controllare che la temperatura del cioccolato rimanga intorno ai 42 gradi centigradi;
Spegnere il fuoco; versare 3/4 del cioccolato su una superficie liscia (vetro, ceramica, porcellana o al limite marmo); il rimanente cioccolato rimetterlo a bagnomaria ma a fiamma spenta;
Lavorare il cioccolato con una cucchiaio di plastica, o qualcosa del genere,
sino a che raggiunga i 30 gradi centigradi;
Raccogliere il cioccolato lavorato e versarlo nel pentolino dove si trova il resto del cioccolato;
Controllare la temperatura: se è sensibilmente minore di 35 gradi, rimettere il pentolino a bagnomaria sino al raggiungimento di tale temperatura;
Versare in fretta il cioccolato nei due mezzi stampi facendoli roteare, in modo da foderarli completamente di cioccolato;
Dopo alcuni minuti il cioccolato inizia a solidificarsi; mettere in frigo per un paio di ore;
Togliere da frigo; per togliere le due metà di uovo,
premere delicatamente dietro i due mezzi stampi;
Prima di riunire le due metà, con un coltellino pareggiare i bordi.

Infornare una teglia da forno vuota nel forno gia caldo per 15 minuti;
Appoggiare per un attimo sulla teglia calda le due metà in modo fa ammorbidire leggermente i bordi ed immediatamente riunirle in modo da ricomporre l'uovo facendo combaciare i bordi.

PASTIERA NAPOLETANA

PASTIERA (classica ricetta napoletana!!)



INGREDIENTI (x la pasta frolla) :

Kg. 1 di farina
Gr. 400 di zucchero
Gr. 200 di burro
Gr. 200 di sugna
Nr. 2 uova
Nr. 2 rossi d’uova
Nr. ½ bicchiere di latte
Nr. 1 pizzico di sale
Aromi
Burro/sugna e farina per imburrare le teglie


INGREDIENTI (x il ripieno) :

Kg. 1 di ricotta di pecora
Kg. 1 di grano
Kg. 1 di zucchero
Gr. 300 di canditi
Nr. 12 rossi d’uova
Nr. 12 albumi montati a neve
Nr. 2 bustine di vanillina
Nr. 1 pizzico di cannella
Essenza di fiori d’arancio



PROCEDIMENTO :
Preparare la pasta frolla impastando velocemente tutti gli ingredienti con le mani fredde, formare un panetto avvolgerlo in pellicola trasparente e riporlo in frigo fino a 10 minuti prima dell’utilizzo.
Porre la ricotta in una capace ciotola, unirvi lo zucchero e lavorare finche il composto non risulti liscio e cremoso(questo passaggio si può fare anche qualche ora prima in modo che lo zucchero si sciolga per bene,ovviamente se si decidesse di farlo prima si metterà la ciotola con zucchero e ricotta in frigo e coperta fino al momento dell'utilizzo), unire i rossi d’uova uno alla volta e mescolare l’impasto affinché gli ingredienti si incorporino bene, aggiungere il grano (se questo si presentasse appallottolato o eccessivamente duro dargli una sbollentata in latte bollente aromatizzato con scorza di limone, lasciarlo in questo caso raffreddare prima di unirlo al composto di ricotta, zucchero e uova), i canditi tagliati a cubetti, la vanillina, la cannella, gli albumi (tenuti da parte e montati a neve ben ferma) avendo cura di mescolare dal basso verso l’alto affinché non smontino e infine l’essenza di fior d’arancio, assicurarsi che gli ingredienti si siano ben sposati tra loro.
Imburrare ed infarinare le teglie, stendere la pasta frolla della misura desiderare e foderare gli stampi, riempirli con il composto, che dovrà arrivare fino a 5 cm dal bordo, e coprire con strisce di pasta frolla cercando di incrociarle in modo da ottenere un disegno geometrico romboidale. Infornare a 180° e cuocere per circa 1 ora e ½.
Il colore dovrà essere ben dorato, quasi bruno.
A cottura ultimata fate raffreddare per bene adagiare in un piatto da portata e completare con un'abbondante spolverata di zucchero a velo poco prima di servirla.


CONSIGLIO
IN GENERE è SEMPRE MEGLIO ATTENDERE IL GIORNO DOPO, O LA SERA SE SI è PREPARATA IN PRIMA MATTINATA, PRIMA DI RIMUOVERLA DALLO STAMPO DI COTTURA PER EVITARE CHE SI ROMPA.E' UN DOLCE DAL RIPIENO MOLTO RICCO PER CUI MANEGGIARLA ANCORA TIEPIDA POTREBBE DANNEGGIARLA.

13 feb 2009

Babà da La Prova del Cuoco

Babà [puntata del 04.11.2006]



Ingredienti:
500 g di farina Manitoba (0)
160 g di burro
70 g di zucchero
7 uova
60 g di latte
1 cubetto di lievito di birra
1 pizzico di vanillina
2 cucchiaini di sale
scorza di limone grattugiata
per la bagna 1 litro e mezzo di acqua
650 g di zucchero
Mezzo bicchiere di rum
scorza di limone

Formare un panetto con il lievito di birra, poca acqua, 100 g di farina e un cucchiaini di zucchero. Far lievitare coperto per mezz'ora.
In una ciotola impastare la farina rimasta, 3 uova, lo zucchero, il burro, la vanillina e la scorza di limone. Lavorare energicamente aggiungendo poco alla volta il latte e infine il sale.
Aggiungere il panetto lievitato e lavorare bene finchè la pasta diventerà elastica, aggiungere un altro uovo e lavorare. Aggiungere poco alla volta le uova rimaste e lavorare la pasta fino a renderla filante.
Far lievitare la pasta per circa una o due ore. Imburrare 2 stampi per babà col buco e riempirli per 1/3 con la pasta.
Mettere a lievitare in un posto tiepido per 2/3 ore circa, la pasta dovrà triplicare il suo volume.
Infornare a 200° per circa 35'. Estrarre il babà dal forno, sformarlo.
Preparare la bagna: Far bollire l'acqua con lo zucchero, quando il composto sarà limpido spegnere il fuoco e unire la scorza grattugiata del limone e il rum. Far raffreddare, quindi inzuppare il babà con lo sciroppo fino al completo assorbimento.

Decoriamo una torta!

Panini dolci con gocce di cioccolata da La Prova del Cuoco

Panini dolci con gocce di cioccolatada "La prova del cuoco" novembre 2008

12 feb 2009

Spaghetti ai frutti di mare

Spaghetti ai frutti di mare

Ingredienti:
1/2 Kg di frutti di mare misti (vongole, noci, cozze...)
Gr 180 di spaghetti
uno spicchio d'aglio
un ciuffetto di prezzemolo
olio d'oliva
sale e pepe
alcuni pomodorini



Preparazione:
In un tegame, fate soffriggere l'aglio nell'olio ben caldo. Aggiungete i frutti di mare che avrete precedentemente provveduto a lavare accuratamente in modo da eliminare residui e impurità eventualmente presenti. A fiamma viva, rigirare i molluschi nel tegame, aggiungendo una buona spruzzata di pepe e i pomodorini tagliati a pezzetti; salateli pochissimo. Aspettate che evapori l'acqua dei frutti di mare lasciando all'olio il contenuto del tegame. Aggiungere il prezzemolo tritato. A parte, cuocere al dente gli spaghetti in abbondante acqua salata e, dopo averli ben scolati, uniteli ai frutti di mare. Rigirate il tutto e portate a tavola in una coppa di ceramica rustica, guarnendola con dei rametti di verdissimo prezzemolo.

http://www.amando.it/ricette/paste-asciutte/spaghetti-ai-frutti-di-mare.html

Zafferano: ne basta poco e il grasso se ne va


Lo zafferano si fa subito notare per due motivi completamente diversi:

il colore rosso acceso, che con la cottura si trasforma in un vivacissimo giallo, e il prezzo, decisamente elevato. Ma se non ci fossero entrambi gli elementi, questa polverina quasi magica non sarebbe tale. Lo dimostra il fatto che la curcuma, una spezia orientale vagamente simile e che per tanto a volte viene spacciata per vero zafferano, non ha lo stesso costo né la stessa tonalità cromatica, ma nei piatti “rende” anche molto di meno.

Lo zafferano non regala solo colore e aroma. Infatti, questa spezia può vantare diverse virtù. Innanzitutto, ha zero calorie (solo 0,5) per una bustina da 0,15 grammi. E poi aiuta la digestione, grazie agli aromi naturali che contiene, così come può essere utile per stimolare il metabolismo, al punto che viene utilizzato da sempre come ingrediente per la preparazione di vini aromatici, vermouth e altre bevande digestive. C’è poi un altro aspetto molto interessante: lo zafferano è un buon antiossidante, per via del fatto che contiene crocetina, crocina e picrocrocina, tre sostanze appartenenti alla famiglia dei carotenoidi, cioè quei pigmenti gialli, rossi e color arancio che si trovano in alcune verdure e frutti. Secondo alcuni ricercatori, già 0,05 grammi di questa spezia (circa la quantità di zafferano necessaria per preparare un piatto di risotto) frenerebbero l’azione di una quantità doppia di radicali liberi rispetto a quanto è in grado di fare la vitamina C. E, come è noto, un eccesso di radicali liberi riduce notevolmente il metabolismo. Inoltre, nello zafferano di ottima qualità, il contenuto di carotenoidi può raggiungere quota 8% (mentre la carota, ad esempio, ne contiene uno 0,008%). In pratica, questo vuol dire che in una singola bustina di zafferano ci sono circa 0,5 grammi di carotenoidi, pari al contenuto totale di tre etti di pomodori mangiati insieme a due etti di carote, tre etti di peperoni e due etti di spinaci. Altrettanto prezioso è l’apporto di vitamina B1 e B2, fondamentali per la crescita e per il metabolismo dei grassi.

7 feb 2009

Frittelle zuccherate

Frittelle zuccherate

frittelle zuccherate

Ingredienti

Gr 300 di farina

3 uova

Gr 50 di burro

Gr 50 di zucchero semolato

1 bustina di lievito in polvere

1 scorza di limone

Gr 20 di zucchero a velo

Ml 300 di olio

2 cucchiai di farina per la lavorazione

sale

Preparazione

Tagliate il burro a dadini. Mettetelo in una ciotola, lasciatelo ammorbidire per 20’ a temperatura ambiente.

Lavate il limone e grattugiate la scorza finemente, tenetela da parte.

Sbattete le uova in una ciotola. Versate la farina su di un piano di lavoro, formando un mucchietto, praticate una cavità e versatevi al centro lo zucchero semolato ed il sale. Unite la scorza, il burro, le uova ed il lievito. Mescolate con una forchetta, incorporando la farina dal centro verso l’interno.

Lavorate bene gli ingredienti con le mani. Infarinate uil piano di lavoro, stendetevi la pasta con il mattarello, deve essere all’incirca di 1 cm di spessore. Tagliate la sfoglia, formando dei rombi e dei cerchi.

Versate ora l’olio in una padella bassa e larga. Friggete i pezzi di pasta 3’ per parte, finchè diventano ben gonfi, tenendoli immersi con una forchetta. Friggeteli in più riprese, per non abbassare la temperatura dell’olio.

Sgocciolate le frittelle con un mestolo forato su un piatto coperto con carta da cucina. Cercate di togliere più olio possibile.

Trasferite le frittelle su di un piatto da portata e spolverizzatele in modo uniforme con zucchero a velo. volendo si può mescolare allo zucchero a velo 1/2 cucchiaino di cannella in polvere.

Servite le frittelle subito ben calde.

 

A chi piace può aggiungere all’impasto 30 ml di liquore all’arancia o all’amaretto.

 

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